Qualche settimana fa, monsignor Angelo Amato, dell’ex S.Uffizio, tuonò duramente contro la piaga “invisibile” dell’aborto (un miliardo di vite umane soppresse nel mondo in 40 anni: un miliardo!). Tempestivamente, all’indomani, il sito Repubblica.it, nella frequentata rubrica delle “Lettere al Direttore” (che è Vittorio Zucconi), pubblicava la missiva di un cattolico che, con la moglie al quinto mese di gravidanza, aveva deciso per l’aborto a causa di una diagnosticata malformazione del nascituro.
Il clamore mediatico di questi casi è sempre stato scontato. Fin dagli anni Settanta, la stampa più ideologicamente abortista, non volendo discutere serenamente e laicamente dell’aborto, usa dare risalto ai casi di questo tipo. Un modo per zittire chi solleva dubbi e far dimenticare, fra l’altro, che nella stragrande maggioranza degli aborti permessi dalla legge 194 vengono soppressi bambini sani. Continua

A che serve il Ministero della Pubblica Distruzione?
L’errore di quest’anno nel titolo del tema sulla Divina Commedia, non è uno dei tanti che di solito infarciscono i test per la maturità, a riprova del naufragio della scuola. No. Questo è una flop politico come la Finanziaria o l’indulto.

Il segnale infatti doveva essere l’esatto opposto. Volevano far capire che Dante era stato ormai sdoganato da Roberto Benigni diventando uno “de noantri” (di sinistra come la doccia e il caffè, mentre il thè e il bagno nella vasca restano “di destra”). Il genio di Veltroni – che già sdoganò a sinistra Alvaro Vitali ed Edwige Fenech – se fosse stato già al posto di Prodi avrebbe fatto un’operazione di successo. A ruota di Benigni che ha “ripulito” l’Alighieri rendendolo potabile allo snobismo dell’ “homo progressista”, il quale detesta e disprezza tuttociò che sa di cattolicesimo o parla “di santi e Madonne”. Il Dante di Benigni è diventato, da 5 o 6 anni a questa parte, un geniale compagno progressista che permette di ridere di Berlusconi, di Ferrara e dei preti come la Guzzanti e la Dandini. Un’operazione eccezionale. Continua

Certo, qualunque cosa è meglio di questo centrosinistra al potere. Ma se ci saranno elezioni non so se andrò al seggio. La rabbia monta nel Paese contro questi e contro quelli e se non è possibile fare lo sciopero fiscale, presto si passerà allo sciopero elettorale. Non si può sempre votare tappandosi il naso, costretti a mandare in Parlamento gente (perlopiù) di scarso valore, troppa (abbiamo il maggior numero di parlamentari in Occidente) e designata dai partiti stessi (ché a noi è stato sottratto pure il diritto di scegliere chi vogliamo). Continua

Dire che Destra e Sinistra sono un’unica casta solidale è qualunquismo? E’ la vituperata “antipolitica”? Sì. Ma perché la classe politica sta facendo di tutto per farlo pensare agli italiani in questi giorni alle prese con drammatiche dichiarazioni dei redditi? Perché ci mostrano un Palazzo abitato da una classe di privilegiati (vedi il libro di Stella e Rizzo) che si supportano a vicenda e fingono di litigare?
Prendiamo lo spettacolo di queste ore sulle intercettazioni a D’Alema, Fassino, Latorre e Consorte. E prendiamo l’atteggiamento dell’opposizione. Con un gioco di parole verrebbe da dire che il problema non è l’Unipol come compagnia assicuratrice, quanto l’Unipolo, nome comune dei due poli. E l’Unipolitica.
Infatti il centrodestra si sta facendo in quattro per dire che loro – per carità – di quelle intercettazioni non vogliono neanche sentir parlare: “grottesca diffusione di notizie”, “inaccettabile e incivile”, “clima sempre più orwelliano”, “no alle speculazioni politiche”, “non è necessario mettere altro fango”. Urlano addirittura contro l’uso “violento e politico” delle intercettazioni. Il “Corriere della sera” sintetizza con questo titolo: “Il Polo non attacca: niente speculazioni”. E La Stampa annuncia in un sottotitolo che “CDL e Unione fanno quadrato su Bnl-Unipol”. Continua

Quando a Lourdes, nel 1999, quell’ostia si sollevò…..guarda le foto e scarica il video in:
www.tonyassante/com/renzoallegri/eucar/indice.htm
(e leggete – dopo l’articolo – la mia lettera aperta al cardinal Bertone) Continua

Se Joseph Ratzinger potesse intervenire come semplice intellettuale (lo faceva in passato) consiglierebbe a tutti, ma specialmente alla Sinistra (politici, intellettuali, opinionisti) di leggere gli attacchi contro la Chiesa fatti da Adolf Hitler e dagli altri caporioni del nazionalsocialismo: Goebbels, Himmler, Rosenberg. Vedremo perché la Sinistra (ma non solo) dovrebbe riflettere su personaggi e ideologie ad essa antitetiche e da essa giustamente detestati (come da tutti noi). Continua

Batoste? In fondo a Sinistra. I socialisti francesi sconfitti da Sarkozy. Quelli spagnoli strapazzati dai Popolari. E il centrosinistra italiano sbaragliato dalla Cdl nel voto amministrativo di domenica. Sostiene Fassino che si tratta di “un campanello d’allarme”. Giordano, segretario di Rifondazione comunista, corregge: “semmai è una campana”. Precisamente da morto. Ma per chi suona la campana? Chi è il “reo”? La colpa della sconfitta – secondo i sindaci del centrosinistra battuti – è del governo e di chi ha preteso, quando ci fu la crisi, il ruolo di timoniere unico: il premier.
E’ il declino dell’Impero Romano? Lo spettacolo che sta andando in onda, se fosse un film, avrebbe questo titolo: “2007, fuga da Prodi”. E fuga dal Pd che sembra la targa automobilistica dell’attuale premier. Premier per modo di dire se il suo vice, Rutelli, spiega agli amici che “non c’è un Presidente del Consiglio”. D’Alema ripete anche lui “non c’è un premier” e aggiunge, con la sua squisita delicatezza: “A volte quando gli parlo non sai se è sveglio o se sonnecchia”. Continua