Non è vero che sull’Afghanistan il centrodestra è incastrato. La soluzione invece è a portata di mano: è possibile rifinanziare la missione nel paese asiatico e al tempo stesso far cadere il governo Prodi che non ha una sua maggioranza neanche su questo aspetto della sua politica estera.
Vedremo come, ma prima ricostruiamo il “trappolone” organizzato dal governo.

Il centrosinistra sa di non avere i voti sufficienti al Senato, perché l’estrema Sinistra non potrà approvare ciò che ha sempre condannato (l’ex Pdci Rossi, per esempio, tuona: “non si capisce perché Berlusconi e Bush sono dei sanguinari e si parla di Prodi come se indossasse i guanti. Vorrei vedere una Sinistra che sta ai fatti”). Continua

Nell’ultima intervista il card. Ruini ha invitato i cattolici a svegliarsi e accettare la “sfida” per evitare l’irrilevanza. Un intellettuale “cattoprogressista” intervistato dal Corriere della sera (5 marzo 2007) lo attacca: “Questo è il nodo cruciale. Il bisogno del nemico. Prima c’era il comunismo, ma ora non è più in commercio. E allora l’avversario è diventata la cultura e la società laica, il ‘laicismo’, la modernità”. Continua

Forse Emilio Fede al Tg4 potrebbe lanciare come una scoperta “berlusconiana” lo scoop su Caravaggio. Da anni gli specialisti erano alla ricerca del luogo e della vera data di nascita di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, uno dei più straordinari artisti della nostra storia.
Il 14 febbraio scorso è avvenuta la clamorosa scoperta del certificato di battesimo e l’altroieri la notizia è diventata pubblica sui giornali. Adesso sappiamo che l’artista è nato nel 1571 a Milano (non nel paese bergamasco da cui provenivano i genitori). Due particolari significativi per capire la sua opera. Ma ci sono anche due curiosità che potrebbero entusiasmare Emilio Fede (chissà se legge le pagine culturali….). Continua

Giovanni Paolo II definì il commissario Luigi Calabresi “testimone del Vangelo e eroico difensore del bene comune”. Il cardinal Ruini si mostra benevolente verso don Ennio Innocenti che chiede l’apertura del processo di beatificazione, “Avvenire” dedica al Commissario una bella pagina, dando ormai per aperta la sua “causa”, ma l’arcivescovo di Milano, competente per territorio, non dà il nulla osta. Continua

Una grande notizia se la si ascolta con l’esortazione della Chiesa che riecheggia le parole di Gesù: convertiti e credi al Vangelo !!! E’ Lui, il Figlio di Dio, che cammina fra noi, che ci salva! Ci viene a cercare, parla con noi, fissa su di noi il Suo sguardo: è Lui l’eterna giovinezza, la vita vera che non finisce e che va verso la Felicità totale e definitiva! Continua

L’uomo di spirito (stavolta senza riferimenti al paranormale) è Romano Prodi.
E’ fantastica la noncuranza con la quale ieri ha fatto buon viso alla manifestazione “contro il governo” che è stata allestita dai partiti del suo stesso governo. Ha detto che “c’è la libertà di manifestazione politica”. Come se la cosa non lo riguardasse. Chiunque al suo posto avrebbe avuto uno scatto di dignità, di orgoglio, di senso del ridicolo: avrebbe sbattuto la porta e se ne sarebbe andato. Ma lui no: la poltrona innanzitutto. “Resistere, resistere, resistere”. Che spettacolo! Continua

C’è un aspetto tutto interno al mondo cattolico nella polemica che si è scatenata sui “Dico”. Un gruppo di cattolici progressisti hanno lanciato un appello ai vescovi perché si auto-imbavaglino e non pubblichino la Nota annunciata da Ruini, che impegnerebbe i parlamentari cattolici a un voto in difese della famiglia. Continua

Che Gianfranco Fini voglia capovolgere l’identità di An è chiaro. Molti sospettano che la demolizione punti a una narcisistica “Lista Fini”. Ma che bisogno c’è di stravolgere – per questo tragicomico suicidio politico – 2.700 anni di storia patria come viene fatto nel surreale documento riservato che sta circolando tra i vertici del partito? Continua

Provate ad accostare queste due notizie. Un Ispettore Capo come Filippo Raciti viene mandato dallo Stato a farsi massacrare per 1.200 euro al mese (questo era il suo stipendio con 20 anni di carriera). Un normale agente rischia la vita per circa mille euro. Nel caso in cui vengano ammazzati le famiglie restano con una pensione di reversibilità di quel misero valore. Da fame.

Prendiamo ora la seconda notizia dalla copertina dell’Espresso di questa settimana: “Scandalo pensioni. Bastano cinque anni in Parlamento per maturare un vitalizio che va da 3.000 a 10.000 euro. Oggi lo ricevono 2.238 ex senatori ed ex deputati, possono sommarlo ad altri redditi e altre rendite e può essere preso già a 50 anni”.
Fra i privilegiati c’è – per esempio – Toni Negri che nel 1983 era “detenuto per associazione sovversiva e insurrezione armata”, fu eletto nelle liste di Pannella, mise piede a Montecitorio “solo per sbrigare le pratiche” e poi fuggì in Francia: ebbene oggi, stando ai dati dell’Epresso, “riscuote 3.108 euro di pensione parlamentare senza aver prodotto nemmeno una legge”. Continua