Tutta la stampa, la tv, gran parte della politica, dei nani e delle ballerine da una parte. Il 75 per cento degli italiani dall’altra. Perché non ne prendono atto? Perché non si dimettono?

E’ stato uno dei referendum più fallimentari della storia repubblicana. Eppure aveva avuto dalla sua un colossale apparato propagandistico. Il “Partito unico dei senza quorum” comprendeva tutti i potenti: dai più grossi giornali e media che bombardavano “a reti unificate”, a tutta la Sinistra (mobilitatissima, Cgil compresa), fino al quotidiano della Confindustria, poi pezzi della Destra e lobby di ogni tipo. Ma non hanno convinto neanche la metà degli elettori del solo centrosinistra. Non significa forse che i Fassino, i Bertinotti, i Prodi sono stati sfiduciati dal proprio popolo in questa deriva radicale che già Augusto Del Noce aveva colto? E’ stata per loro una disfatta di dimensioni storiche. Continua

La foto di Fini che vota in questi referendum (tre sì e un no) è da incorniciare. Dimostra quanto abbia capito il nostro Paese. Il formidabile articolo di Franco Bechis che rilanciamo dimostra che un politico di questo genere ha perduto ogni credibilità. Per sempre. C’est Fini. Continua

Nell’ottobre scorso, prima del cambio di direzione e della militarizzazione giacobina, sul Corriere della sera, si potevano ancora leggere editoriali di laici veri e competenti, come Ernesto Galli Della Loggia, sui temi della fecondazione artificiale e dei diritti umani.
Era il 6 ottobre 2004 e Galli poteva ancora scrivere: “Si ha l’impressione molto spesso, in Italia, che la vera sostanza del laicismo (cosa ben diversa dallo spirito laico) consista nella superficialità (talora assai rozza) con la quale esso è solito definire e/o interpretare la posizione cattolica.

Lo si sta vedendo ancora una volta da qualche tempo a proposito della legge sulla fecondazione assistita e di tutte le questioni relative.
Lo schieramento politico culturale laicista è infatti incline ad additare al pubblico disprezzo quanto sostiene la Chiesa e ricorrendo abitualmente ai graziosi epiteti di ‘oscurantista’, ‘medievale’, ‘nemico delle donne’, ‘reazionario’. Ne parla come un punto di vista fuori dalla storia, ma soprattutto privo della benché minima dignità culturale, intriso di pregiudizio antiscientifico e al servizio del puro e semplice desiderio della Chiesa e del clero di essere gli unici tribunali della coscienza. È difficile immaginare una delegittimazione piú radicale”. Continua

La trovata più esilarante di questa campagna referendaria è quella che il primo quotidiano italiano ha tranquillamente stampato il 15 maggio 2005, quando il referendario Umberto Veronesi ha solennemente proclamato: “gli embrioni degli scimpanzé sono progetti di esseri umani”.

In attesa che l’illustre luminare, coadiuvato dalle ostetriche del Corriere della sera, faccia nascere un bambino da un embrione di scimpanzé, vi regalo queste “perle” da antologia per capire l’importanza del NON VOTO (i miei commenti sono in corsivo). Continua

Nel giugno del 2003, i Ds, il partito di Fassino, D’Alema, della Melandri e di Turci, emanò questa decisa direttiva in vista del referendum sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori: “Noi diamo una indicazione di astensione attiva, consapevole, forte. Non è un modo ipocrita di nascondere differenze di posizione interne, non è alchimia politica di bassa lega, non è un modo per non scegliere, per neutralità o equidistanza, o per confondere le idee. E’ un preciso modo di scegliere e di indicare una posizione.
E’ proprio per questo che nei referendum abrogativi di leggi vigenti è richiesto il superamento del quorum. Per evitare che si decida sulla base della prevalenza di indicazioni di voto di una minoranza della popolazione. Per consentire di esprimere una precisa scelta, una volta non condiviso il referendum….L’astensione attiva è una espressione di voto, che evita il pronunciamento qualora si consideri inadeguato o sbagliato sia il voto positivo che quello negativo”. Continua

Il referendum è un salasso per le finanze statali e se raggiungerà il quorum altri 2 miliardi di vecchie lire andranno ai comitati promotori dalle casse pubbliche: evitiamo questo ulteriore sperpero facendo mancare il quorum.

Ci sono mille e un motivo per non andare a votare, cioè per far mancare il quorum ai referendum del 12 giugno i quali non saranno validi se non voterà il 50 più uno per cento degli elettori. Bisogna astenersi per difendere i diritti umani più elementari, per difendere la vita dei piccoli dall’arbitrio dei forti, per scongiurare la riduzione di esseri umani a cavie o a serbatoio di organi, per difendere veramente la salute della donne e per molti altri motivi (che ho cercato di spiegare, con Carlo Casini, nel pamphlet “In difesa della vita”). Infine anche per ribellarsi all’arroganza e al “pensiero unico” imposto da quasi tutti i giornali.

Ma c’è anche un motivo concreto di giustizia economica. Si apprende dal “Giornale” del 1 giugno (articolo di Francesca Angeli a pag. 12, vedi www.ilgiornale.it) che i referendum voluti da una ristrettissima minoranza di cittadini costeranno alle casse pubbliche, cioè a tutti noi, 365 milioni di euro (circa 700 miliardi delle vecchie lire).

Inoltre, se verrà raggiunto il quorum, dalle casse pubbliche sarebbero versati, come rimborso elettorale, ai promotori dei referendum, circa 1.032.953 euro (circa 2 miliardi di vecchie lire: perché la legge prevede un rimborso di 500 milioni di vecchie lire per ogni referendum).

Dunque facendo mancare il quorum si risparmiano concretamente 2 miliardi di lire che restano nelle casse pubbliche, si evita che i promotori di questi referendum usufruiscano di questo cospicuo rimborso e si dà un forte segnale negativo contro i promotori di referendum a raffica che fanno spendere un sacco di soldi pubblici inutilmente (infatti dal 1995 a oggi sono stati indetti 6 referendum e solo uno, nel 1995, ha raggiunto il quorum: soldi buttati al vento…).

Anche stavolta infatti il referendum si rivela uno strumento sbagliato, devastante e manicheo per intervenire – a colpi di accetta – in materie complesse, che hanno comportato anni di studio e di elaborazione da parte del Parlamento.

Se anche questo referendum non raggiungerà il quorum sarà evidente che bisognerà alzare di molto il numero di firme necessarie a richiedere una consultazione e si eviteranno probabilmente ulteriori sperperi per referendum inutili o dannosi.

DUNQUE NON VOTARE FA ANCHE RISPARMIARE MOLTI SOLDI !!! MEGLIO SPENDERLI PER GLI STUDI SULLE STAMINALI ADULTE CHE GIA’ OGGI SONO IMPIEGATE IN 58 PROTOCOLLI MEDICI DI CURA (mentre le staminali embrionali, scoperte da più tempo, non sono utilizzate e utilizzabili in nessuna terapia: si sono rivelate utili solo alla propaganda dei referendari).
PS: per capire il merito (drammatico!!!) del problema-referendum, leggete tutti e diffondete lo strepitoso articolo di Oriana Fallaci sull Corriere della sera di oggi: “Noi cannibali e figli di Medea”
Segnalo anche il mio articolo uscito sul Giornale, che potete trovare qui nel sito: per capire che non è solo in gioco ciò che la Fallaci spiega meravigliosamente, ma anche molto altro, specialmente per i cattolici.

Fonte: AntonioSocci.it

L’hanno trovato morto domenica scorsa, in casa sua, col cranio fracassato. La notizia non è andata oltre le pagine dei giornali di Vicenza. Forse nemmeno i suoi concittadini sapevano dell’amicizia di quest’uomo semplice con Madre Teresa e con papa Giovanni Paolo II a cui dava del tu. Era un tipo dai modi eccessivi, altissimo, un metro e novanta, ritenuto un po’ eccentrico. Ed è stato protagonista di un miracolo spettacolare. Un miracolo in cui proprio il papa ha avuto una parte decisiva.

La storia di Ugo Festa comincia nel dolore. Nasce nel 1951 e fin da giovane si ammala di sclerosi multipla. Si aggiungono poi a questa grave menomazione altre croci terribili: verso i trent’anni la distrofia muscolare e l’epilessia. Poi un grave problema di deformazioni alla spina dorsale e crisi convulsive ogni giorno. E’ inchiodato a una sedia a rotelle. La sua sembra una situazione così disperata che anche i medici gli confessano di non poter fare niente. Continua

Da oggi ogni 25 del mese rilanceremo i messaggi che la Madonna dà alla parrocchia di Medjugorje E A TUTTI NOI, attraverso Maria Pavlovicveggenti

“Cari figli,
di nuovo vi invito a vivere nell’umiltà i miei messaggi. Particolarmente testimoniateli adesso che ci avviciniamo all’anniversario delle mie apparizioni. Figlioli siate segno per coloro che sono lontani da Dio e dal Suo amore. Io sono con voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” Continua

Un editoriale semplicemente commovente !!!!

PRIMA DI SQUARTARE UN EMBRIONE PERCHE’ NON PIACE
Signori scienziati, ricordatevi di Michel Petrucciani petrucciani

di Roberto Paludetto

«Sometimes I think someone upstairs saved me from being ordinary». («Talvolta penso che qualcuno, lassù, mi abbia preservato dall’essere uno qualunque, una persona ordinaria»). C’è un nonsoché di trascendente in quel vocabolo così ordinario “upstairs”, che vuol dire “al piano di sopra, in fondo alla scala” quando si scopre che a dire questa frase è stato Michel Petrucciani, uno dei più rinomati ed amati jazzisti moderni, morto nel 1999 a 37 anni. Alto circa un metro, per 30 chili di peso, doveva camminare sempre con le stampelle e per suonare il pianoforte doveva applicare una protesi ai pedali, per poterci arrivare. Continua

Un utilissimo e sintetico vademecum delle nostre ragioni, per rifiutare questi referendum, preparato dal gruppo di Medicina e persona

Fecondazione assistita: I MOTIVI DELLA ASTENSIONE DAL VOTO
SOSTENIAMO LA LEGGE 40 CONTRO UN REFERENDUM ABROGATIVO SBAGLIATO E INUTILE Continua