A proposito della riforma del Mes, la segretaria del Pd Elly Schlein ha dichiarato al Corriere della sera: “Non è possibile per ragioni ideologiche bloccare tutto il resto d’Europa sulla ratifica di un trattato”. Continua
IN EUROPA (E NON SOLO) SONO TUTTI SOVRANISTI. SOLO ALL’ITALIA NON E’ PERMESSO (COSA C’E’ DIETRO LO SCONTRO SU PATTO DI STABILITA’ E MES)
Dal 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas a Israele, politici, giornali e intellettuali ripetono continuamente uno slogan: “Due popoli e due stati”.
Non entro nel merito del conflitto israelo-palestinese. Però stupisce che a sbandierare il vessillo dei “due stati” siano pure coloro che – in polemica con i cosiddetti sovranisti – hanno trascorso gli ultimi anni a ripetere che è finita l’epoca delle sovranità nazionali e che gli stati nazionali sono pericolosi. Continua
DIECI OTTIMI MOTIVI PER NON RATIFICARE IL MES (E COSI’ EVITARE PROBLEMI ALL’ITALIA)
Sulla riforma del MES – considerate le gravi conseguenze che la sua ratifica può produrre in Italia – dovremmo avere un dibattito argomentato e approfondito fra i partiti e sui media. Invece niente. Nessun confronto fra opposte ragioni.
Ieri, per esempio, il Corriere della sera aveva l’editoriale di Ferruccio De Bortoli che iniziava così: “Prima o poi l’odiato Mes bisognerà firmarlo. O meglio trangugiarlo. E allora sarà interessante ascoltare le motivazioni di un sofferto sì al Meccanismo Europeo di stabilità considerato a lungo – per ragioni di pura propaganda – il peggior nemico dell’interesse nazionale”. Continua
SE VAROUFAKIS (DI SINISTRA, AMICO DELLA SCHLEIN) PROMUOVE LA MELONI (SUL MES) E BOCCIA IL PD
Nei giorni scorsi Roberto Vicaretti, su RaiNews24, ha realizzato, con Giuseppe Liturri, una lunga e interessante intervista a Yanis Varoufakis che – com’è noto – era il Ministro delle Finanze nel primo governo Tsipras.
È colui che, durante la crisi greca del 2015, nelle trattative fra il governo di Atene e l’Eurogruppo, tentò di scongiurare il peggio per il suo Paese, dimettendosi dopo aver amaramente constatato l’impossibilità di far approvare le sue proposte. Continua
DOPO MESI DI POLEMICHE IL PD RIBALTA LE SUE POSIZIONI SU MES E DEBITO, DANDO RAGIONE A LEGA E FDI. NE AVETE SENTITO PARLARE?
In queste ore il Pd ha disinvoltamente rovesciato la sua posizione sul Mes e sulla cancellazione del debito, facendo sue le posizioni che da sempre sono sostenute dall’odiata Lega in Parlamento, sui media e nelle piazze.
La prova? Stava sulla prima pagina di “Repubblica” di ieri: “Sassoli: ‘L’Ue cancelli i debiti per il Covid e riformi il Mes’”. Ed Enrico Letta, sempre ieri, ha dato un’intervista alla “Stampa” il cui titolo dice tutto: “Gli Stati non si fidano, il Mes va superato, trasferiamo i fondi alla Commissione”. Continua
CONTE BOCCIA IL MES METTENDOSI CONTRO PD E RENZI. E ORA?
Nella conferenza stampa di domenica sull’emergenza Covid il presidente del Consiglio Conte è andato contro Pd e Renzi, bocciando solennemente il Mes come operazione inutile e pericolosa: ha detto che “non è una panacea, se prendiamo i fondi dovremmo aumentare le tasse e tagliare la spesa” e “c’è il rischio stigma” che metterebbe in allarme i mercati e in pericolo l’Italia.
Alberto Bagnai (Lega) gli ha riconosciuto “buon senso”. Claudio Velardi – che ha vissuto la Sinistra dal Pci, al Pd, fino a Renzi – ha twittato: “Sulla risposta data sul Mes qualcuno dovrebbe fare cadere il governo domani. Vediamo se hanno le palle di farlo, dopo aver ricevuto schiaffoni in piena faccia”. Continua
IL GRANDE TOYNBEE PREVIDE NEL ’47 CHE UN’UNIONE EUROPEA SAREBBE STATA DOMINATA DALL’IMPERO TEDESCO. RILEGGERLO OGGI PER DIRE “NO” AL MES
Ieri, un’intervista del “Sussidiario” al professor Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale alla Cattolica di Milano, era titolata: “L’ultima mossa tedesca: senza la firma del Mes l’Italia non avrà più aiuti dalla Bce”.
Basta questo per capire tutto. Se qualcuno vuole appiopparti ad ogni costo un prestito, con le buone o le cattive (e tutti peraltro si rifiutano di prenderlo), perfino un bambino capirebbe che è una trappola.
Il professor Mangia lo spiega bene e spiega pure chi è, in Italia, che lo vuole: “qualche partito che, a Mes attivato, spera di continuare a governare l’Italia per conto terzi, come sta facendo adesso”. Solo che le conseguenze per il nostro Paese sarebbero pesanti.
Una cosa è evidente: la Germania la fa da padrona in tutte le istituzioni europee e vuole un’Italia sottomessa, con un governo che obbedisce a Berlino. Sarebbe questo “l’ideale europeo” che tanto è propagandato dai media? Continua