Ci sono molti libri sulla preghiera, ma quello di Paolo Prosperi, Il canto della vita (Cantagalli) è davvero singolare.

A partire dalla Premessa in cui l’autore – sacerdote e teologo che ha insegnato a Mosca e Washington e oggi in diverse facoltà pontificie – scrive: “un grazie assolutamente speciale agli abitanti del bosco di Cabin Jones che così tanto mi hanno insegnato in materia di preghiera, nel corso delle tante, lunghe ore trascorse a pregare in loro compagnia. Ringrazio i cervi, innanzitutto, maestri di libertà e disinvoltura dell’anima. Ringrazio i raccoon, le volpi e gli scoiattoli, guizzanti e leggeri, agili e giocondi. Continua

Le devastazioni della “guerra dei cent’anni” sono immense come la desolazione della Giovanna d’Arco di Charles Péguy. Le sue parole (nel “Mistero della carità di Giovanna d’Arco”) traboccano della disperazione di tutte le guerre e di tutte le distruzioni: “tutti i nostri sforzi sono vani. La guerra è la più forte a fare la sofferenza”. Continua

Ippolit Terent’ev, assopito sul divano, si svegliò di soprassalto, guardò con aria attonita i presenti, presi dalle loro conversazioni salottiere, polemizzò in modo sconclusionato con Evgenij Pavlovic e infine si rivolse al principe Myskin: “ ‘è vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza? Signori miei’ gridò egli improvvisamente, rivolgendosi a tutti, ‘il principe afferma che il mondo sarà salvato dalla bellezza!… Quale bellezza salverà il mondo?… Siete un cristiano fervente, voi? Kolja dice che voi stesso vi attribuite il titolo di cristiano’ ”.

Questo passo dell’“Idiota” di Dostoevskij, ovvero la celebre frase sulla bellezza che salverà il mondo, è spesso citata, ma resta incompresa, sebbene rappresenti forse la pagina più celebre in Occidente dello scrittore russo di cui si celebrano i 200 anni dalla nascita. Continua