Buongiorno dottor Socci,

sono Max De Martino e coordino da sette anni il sito dedicato a Tiziano Terzani.
Sarei lieto se, da professionista quale la considero, pubblicasse questa mail senza tagli.
Sono felice che il vostro giornale dedichi spazio a Tiziano.
Mi dispiace però osservare che molte delle osservazioni sul “popolo di Terzani” (e su Terzani stesso) che lei espone nel suo articolo siano figlie di una analisi a mio giudizio sommaria e superficiale: non ha letto i libri di Tiziano.
Innanzitutto lei ripete più volte che noi consideriamo Terzani un “guru”. Nulla di più sbagliato. Se fosse venuto ad una delle oltre 100 proiezioni pubbliche dell’ultima intervista rilasciata da Tiziano, si sarebbe reso conto che, dietro a questo “popolo” di lettori ci sono operai, avvocati, manager, e, si immagina? Anche sacerdoti! Nessuno in cerca di un guru. Tutti però alla ricerca di una vita “altra”, in cui magari si possa dedicare più spazio ai sentimenti e meno alla materialità. Continua

Un triste scivolone quello del Vernacoliere. Il “mensile di satira, umorismo e mancanza di rispetto” (così si qualifica), famoso per le sue volgarità e le massicce dosi di pecoreccio, ma anche per le sue tendenze di Sinistra, stavolta è uscito dal seminato. Ieri è apparso il nuovo numero con lo strillo di copertina esposto in evidenza fuori dalle edicole. Eccolo: “Guerra nel Libano. Israele non risparmia sulle bombe. Stupore ner mondo: o che ebrei sono?!”.
Il senso è chiaro e si noti bene: non si parla di israeliani, ma di ebrei. Come spilorci, oltreché guarrafondai senza scrupoli. Chiedo a Giorgio Israel – docente alla Sapienza di Roma e attento studioso di questi fenomeni – una reazione a caldo: “Mi fa un’impressione tristissima. L’ebreo taccagno o usuraio è uno degli stereotipi più noti e banali dell’antisemitismo di tutti i tempi. Qui fra l’altro mi sembra di sentire l’eco di una famosa e macabra battuta che fece Starace, il gerarca del ventennio”. Continua

La trasformazione di Tiziano Terzani in guida spirituale per le nuove generazioni è la moda del momento. L’ha raccontata Alessandro Gnocchi su queste pagine e si sono scatenate le reazioni nel sito di quel “popolo di Terzani” che Furio Colombo esalta sull’Unità. Le loro risposte sono un po’ da “indignati speciali”, ma meritano attenzione. Intanto costoro esigono che Gnocchi “ragioni con il cuore”. Bello, ma perché poi trinciano giudizi spietati su chi dubita del loro guru? Il loro candido mondo ecopacifista, che non parrebbe attraversato da grandi letture critiche, sembra tuttavia rinfrescato da una sincera domanda religiosa. Infatti tuonano contro il “capitalismo” e la “società della tecnica” dove peraltro sembrano vivere agiatamente (come quelli del ‘68, la generazione di Terzani, incendiari diventati facoltosi pompieri). Ma si scagliano soprattutto contro il “materialismo”. E questa è una novità. Che vorrà dire questo inveire contro il materialismo? Continua

Si pensava che fossero stati gli azzurri a vincere i mondiali: Cannavaro, Materazzi, Totti, Gilardino, Toni, Del Piero, Zambrotta. E invece no.
E’ stato Romano Prodi e la sua Unione. L’ha rivelato lui stesso ieri al Corriere della sera. Testuale.
Sentite qua come l’ha sparata: “Berlusconi ha detto che non ce l’avremmo fatta ad eleggere i presidenti della Camera e del Senato, che non ce l’avremmo fatta ad eleggere Giorgio Napolitano al Quirinale, che avremmo perso le elezioni locali e poi il referendum. Non ha detto solo che avremmo perduto il Mondiale di calcio e abbiamo vinto pure quello”. Continua

Accade un fenomeno strano. Nell’epoca in cui sono stati spazzati via, delegittimati culturalmente, anticomunismo e antifascismo, si diffonde il disprezzo antropologico per “il democristiano”, squalificato moralmente e considerato come sinonimo di trescone, traditore e cinico.
Nonostante siano stati il meglio, la salvezza del Paese, i democrisatiani vengono presentati come “il peggio” della storia d’Italia, quasi l’emblema di quell’ “Italia alle vongole” che era il bersaglio delle invettive scalfariane e prima della scuola azionista.
Perché oggi tale disprezzo antropologico per il “diccì” è diffuso ed espresso nell’area di centrodestra piuttosto che a Sinistra ?
E’ strano, perché l’elettorato della Casa delle libertà è in gran parte quello democristiano, la classe dirigente di Forza Italia è in discreta misura di provenienza democristiana e Berlusconi nei suoi discorsi ufficiali ha sempre – e giustamente – rivendicato la continuità con le scelte di fondo di De Gasperi e con la cultura antistatalista di don Sturzo, anzi lui stesso ha rivendicato quella provenienza (ha raccontato di aver attaccato manifesti della Dc già da ragazzo nella mitica campagna elettorale del 1948). Continua

Lo confesso: sono interista. Nessuno è perfetto, si diceva fino all’altroieri, quando si veniva trattati come ridicoli sfigati.
Oggi si è scoperto che eravamo solo corretti e onesti. Insomma avrei mille motivi fondati di risentimento, vorrei vedere il mio amico Giampiero Mughini con la cenere in capo che ritratta tutti gli sberleffi ai nerazzurri (che spendono capitali e non vincono).
Ma buttare la Juventus in C e Lazio, Fiorentina e Milan in B è peggio che un’oscenità. E’ un errore. Vuol dire ammazzare il campionato di calcio più bello del mondo.
Vuol dire punire fantastici atleti che non hanno fatto niente di male e derubare milioni di italiani, vuol dire impoverire di colpo la nostra vita sociale. Quale gelida vendetta giacobina può chiamare giustizia una simile desertificazione? Continua

Oscar Wilde diceva: “Amo i partiti, perché sono l’unico posto dove non si parla di politica”.
In effetti consideriamo Forza Italia: l’Unione ha vinto le elezioni?
Ha occupato tutte le istituzioni e ha cacciato il centrodestra all’opposizione? Poi ha stravinto anche il referendum?
E’ stata una botta storica, dopo cinque anni di governo, tanto che lo stesso Fini parla di chiusura della Casa delle libertà?
Sì, tutto vero.
Ma dal partito di maggioranza non si ode voce. Hanno una direzione o un consiglio nazionale o un congresso, un luogo dove parlare di politica? Boh. Se c’è lo tengono nascosto bene. Non dico che sarebbe bello vederli mettere in campo analisi e proposte e addirittura votarle (non chiedo tanto), ma almeno discutere. Continua