Antonio Martino – economista e politico – si divertiva, provocatoriamente, a elogiare il padre di san Francesco, criticando il figlio. Nell’ottica liberista di Martino, infatti, Pietro di Bernardone, con la sua attività di mercante – facendo circolare merci e denaro – “ha aiutato i poveri molto di più efficacemente del figlio”, il quale “elogiando la povertà” secondo l’economista avrebbe “contribuito a diffonderla”.
Il ragionamento si basava sull’idea – molto diffusa, anche nella Chiesa – che san Francesco avesse abbracciato la povertà come valore sociale, vedendo positivamente la sua diffusione, una sorta di decrescita (in)felice. Ma la premessa è del tutto sbagliata e così pure le conclusioni. Continua