Ultimamente si leggono cose curiose su Antonio Gramsci e la cosiddetta “egemonia culturale”. Secondo Maura Gancitano (Repubblica, 13/1), “per come la intendeva Antonio Gramsci l’egemonia doveva essere un potere acquisito dalle persone comuni, soprattutto quelle ai margini della società e non una selezione operata da pochi. Qualcosa di plurale, condiviso, molteplice” e non “un autoritarismo culturale”.

Non si sa da dove Gancitano ricavi questa idea. Ma ieri lo storico Giuseppe Vacca, già dirigente e parlamentare del Pci, poi Pds, docente universitario, direttore e poi presidente dell’Istituto Gramsci, intervistato da “Libero”, ha chiarito molte cose. Continua

“È Tu scendi dalla stelle il più antico canto popolare italiano ancora in uso. Ed è il più antico non solo tra quelli religiosi. Composto intorno alla metà del Settecento dal missionario napoletano Alfonso de Liguori(1696-1787), questo canto natalizio risuona tutt’oggi nelle chiese”.

Così scrive Angelomichele De Spirito che al santo ha dedicato diversi saggi e il libro “Alfonso De Liguori vescovo a forza e moralista geniale”(Studium). Continua

“Il filosofo neo-marxista Ernst Bloch ha visto in Sherlock Holmes e nel suo ‘metodo detettivo’ il frutto migliore del positivismo, l’istanza rigorosa di un metodo che osserva i fatti sfuggendo alle fantasie, che sarebbe stata portata alla sua perfezione dallo stesso Karl Marx. C’è da credere che il povero Bloch avrebbe avuto qualche delusione dagli infortuni di Sherlock Holmes con le fate di Cottingley e con lo spiritismo. Tuttavia, da un altro punto di vista, non vi è nulla di ‘strano’ nella coesistenza fra positivismo e credenza negli spiriti e nelle fate in Conan Doyle”.

Così scrivevano Massimo Introvigne e Michael W. Homer nel 1992, presentando il libro di Arthur Conan Doyle, “The Coming of the Fairies” del 1922 (“Il ritorno delle fate”, Sugarco). Varie pubblicazioni ora tornano a parlarne e “Il Venerdì di Repubblica” ha dedicato loro un articolo intitolato “Conan Doyle lo spiritista”. Continua

L’ideologia dei diritti che ha portato Elly Shlein alla segreteria del Pd e che riempie le pagine dei giornali mainstream è da anni l’ideologia delle élite, abbracciata dalle grandi organizzazioni internazionali.

Lo storico Roberto De Mattei ha scritto: “Impotenti sul piano politico, l’Onu e l’Unione europea” si sono trasformati “da soggetti politici in laboratori ideologici” dei nuovi diritti. Continua

Enrico Mentana ha rilanciato sui social la foto di un cinghiale che, sotto la sede della 7, sta con il muso infilato in una montagna di rifiuti che fermentano sulla strada, attorno a un cassonetto. Cronaca quotidiana a Roma.

Roberto Gualtieri è diventato sindaco della capitale nell’ottobre 2021, promettendo di ripulire finalmente la città piena di spazzatura (in polemica con la precedente amministrazione di Virginia Raggi).

Ma le cose non sono cambiate. Ciò che in ogni grande capitale è normale, a Roma pare un’impresa impossibile. Continua

Sul “Corriere della sera”, da un paio di mesi diventato il “Guerriero della sera”, due grandi firme come Paolo Mieli e Angelo Panebianco, elmetto in testa, hanno lanciato, attorno al 24 maggio, l’ideona di un asse Pd-FdI in nome dell’atlantismo bellico, forse ispirati dalla data militaresca: “Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio/ dei primi fanti il ventiquattro maggio;/ l’esercito marciava per raggiunger la frontiera/ per far contro il nemico una barriera…”.

Il “nemico” sarebbe chi non s’infervora per l’invio di armi in Ucraina, ovvero Lega, Forza Italia e M5S, giudicati imbelli panciafichisti, o addirittura putiniani, per aver espresso dubbi sulla strategia bellicista di Biden, Stoltenberg e Draghi. Continua

APOCALITTICI INTEGRATI

Non c’è solo un certo sgangherato millenarismo dei Novax. C’è anche quello ecologista, che è molto mainstream e annuncia continuamente l’apocalisse per il riscaldamento globale che – a sentire la narrazione dominante – sarebbe dovuto alle attività umane.

Una ventina di anni fa Bjørn Lomborg pubblicò un grosso volume per contestare – punto per punto – l’allarmismo verde: “The Skeptical Environmentalist” (“L’ambientalista scettico. Non è vero che la terra è in pericolo”, Mondadori), un best seller che sollevò molte discussioni. Un libro da rileggere.

Nei giorni scorsi Lomborg, sul settimanale “Tempi” (5/12), ha scritto della recente conferenza Onu sul clima di Glasgow ironizzando su questo simposio che si è presentato come la nostra ‘ultima chance’ per contrastare la ‘catastrofe climatica’ e ‘salvare l’umanità’”. Continua

MERCATISMO

La polemica lanciata dal vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano contro il governo Draghi perché – fra gli altri – si avvale di due economisti “liberisti” è surreale per tanti motivi.

Ma ce n’è uno particolare. Il Pd – e ancor prima l’Ulivo – è stato totalmente immerso in quel “pensiero unico” che – come scrive Michael Sandel in “La tirannia del merito” (Feltrinelli) – considera i “meccanismi del mercato” come “i principali strumenti per realizzare il bene pubblico”. Continua

“Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del comunismo”. E’ il celebre incipit del “Manifesto del partito comunista” scritto da Karl Marx e Friedrich Engels nel 1848.

Lunedì scorso – invecchiato, camuffato e male in arnese – quello spettro si aggirava, affranto e rabbuiato, alla Direzione del Pd. Ed ha buoni motivi per essere preoccupato. Perché di qui a poco potrebbe anche essere rinchiuso definitivamente nell’urna (elettorale e funeraria).

Infatti, al di là delle cronache e dei retroscena di cui si dilettano i giornali, quello che sta accadendo nel Pd – e che a tratti appare risibile – potrebbe avere perfino una sua grandezza storica.

Perché può portare, nel Pd e nel Paese, alla disfatta (e alla sparizione politica) degli ultimi eredi del Pci, che hanno in D’Alema e Bersani i volti-simbolo (costoro rappresentano tutto un mondo di cui fanno parte, per esempio, anche l’Anpi e il sindacato).

La grande disfida sulla manifestazione del 29 ottobre, convocata da Matteo Renzi, se – come pare – sarà per il “sì” al referendum, dovrà mostrare da che parte sta “la piazza” della Sinistra, cioè il popolo del Pd. Quindi rappresenta un rischio altissimo per entrambe le parti in gioco. Continua