AVEVA COMPASSIONE DI TUTTI ED E’ VENUTO PER LIBERARE I FRATELLI DA OGNI MISERIA E INFELICITA’
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Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo un brano tratto da Luigi Giussani, “Una rivoluzione di sé. La vita come comunione (1968-1970)”, Rizzoli editore, pp. 324, euro 17 (in libreria dal 16 luglio).
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di don Luigi Giussani
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Vediamo, dunque, dapprima quello che significò la venuta di quell’uomo, il camminare per le strade di questo mondo di quell’uomo che era comunione col Padre. (…)
È venuto perché, attraverso il dono di Sé ai fratelli, il dono della Sua forza, il dono di qualcosa che Lui aveva dentro – pensiero, parola, potenza trasformatrice, taumaturgica –, i fratelli fossero liberati da ogni miseria. In Lui c’era una attenzione, dunque, profonda al fratello che il Padre Gli faceva incontrare. Il progetto Suo era grande come il mondo: «Venite a me voi tutti che siete stanchi e schiacciati e io vi libererò». «Senza di me nessuno può far nulla.» Continua