Trump ha rimesso in moto la Storia che si era infognata in una spirale di conflitti e nella decadenza (geopolitica, culturale ed economica) dell’Occidente. L’Italia di Giorgia Meloni ha assunto un rilievo inedito sulla scena mondiale dell’epoca trumpiana. Ma la palude politica composta da Dem Usa e Ue non tollera chi costruisce pace e sviluppo con idee innovative, rifiutando la loro ideologia woke. Continua
DAZI AMARI? PROBABILMENTE NON PER NOI. E COMUNQUE C’E’ UNA STORIA CHE NON VIENE RACCONTATA
Il mainstream vive di slogan e demonizzazioni. Lo abbiamo visto pure in questi giorni. La Sinistra e i media hanno dedicato più tempo e più spazio all’interpretazione (sbagliata) del braccio teso di Elon Musk che all’analisi seria dei contenuti e delle ragioni del programma enunciato dal nuovo presidente Trump.
Anche per liquidare tale programma del resto sono ricorsi alla semplificazione faziosa: per esempio i dazi. D’improvviso si è cominciato a gridare che gli annunciati dazi alle merci europee, esportate negli Usa, sono una mazzata tragica che il cattivo Trump sta per infliggerci (mentre la vera mazzata è stata il Green Deal europeo che loro hanno applaudito). Continua
CAPODANNO IN PIAZZA DUOMO. BANDIERE ARABE E INSULTI ALL’ITALIA. COSA SIGNIFICA?
Sui social ci sono immagini della notte di Capodanno, in piazza del Duomo a Milano, dove si vedono sventolare bandiere della Tunisia e della Palestina e si sentono urla di questo tipo: “Vaffanculo Italia! Polizia di merda!”.
Ovviamente sarebbe sciocco affermare che ciò sia rappresentativo di tutti gli immigrati o anche esagerare l’importanza di situazioni simili nella notte di fine anno. Però è frequente fra i giovani immigrati di seconda generazione – cioè nati qui in Italia – il risentimento verso il Paese che ha ospitato la loro famiglia. Continua
A SINISTRA NON PIACE LA PAROLA ”PATRIA”, INVECE I PARTIGIANI…
Nella sua brillante rubrica sul Giornale, Luigi Mascheroni, due giorni fa, ha riportato tre recenti dichiarazioni, assai simili. Anzitutto quella di Lilly Gruber: “mi sento poco bene a parlare di patria e di nazione”. Poi quella di Alessandro Milan: “La parola Patria mi provoca un brivido lungo la schiena”. Infine quella di Lella Costa: “Scusate, ma io non riesco a dire la parola nazione o patria”.
Ma perché? Sono parole da aborrire? Perché le usa Giorgia Meloni? Perché sarebbero “fasciste”? Evidentemente costoro – come molti che si ritengono antifascisti – ignorano che proprio tali parole risuonarono spesso sulle labbra (e nel cuore) dei partigiani condannati a morte prima della fucilazione (non a caso la Resistenza al nazifascismo si considerò il compimento del Risorgimento). Continua
LA FINE DELL’IMPERO ROMANO E IL NOSTRO TEMPO. C’E’ UNA SPERANZA…
“Il primo obiettivo di ogni totalitarismo è annientare la memoria”, scrive Roger Scruton. La memoria che abbiamo di noi stessi, come popolo, dovrebbe essere custodita e alimentata, ma – scrive il poeta – “tutto cospira a tacere di noi”. Le nostre radici, molto antiche, sono ignorate.
NASCITA DELL’ITALIA
Valerio M. Manfredi e Luigi Malnati, in un loro libro recente, citando Catone e Servio, ricordano che “quasi tutta l’Italia era stata un tempo sotto il dominio degli Etruschi”. Tuttavia pure altri popoli italici convivevano nella penisola e non c’era ancora la coscienza di un destino comune, che, secondo alcuni storici, si può già cogliere, grazie a Roma, nel periodo della Seconda guerra punica (218-202 a.C.). Continua
ARRIVA LA MAREA DEI TURISTI. MA COSA AMMIRANO DELL’ITALIA? COSA CERCANO? E NOI COSA SAPPIAMO DEL NOSTRO PAESE E DI NOI STESSI? CI ACCORGIAMO DELLA GRANDE BELLEZZA?
Nei giorni scorsi Federico Rampini ha annunciato che l’Italia – anche per il dollaro sopravvalutato rispetto all’euro – sta per essere presa d’assalto dal turismo d’oltreoceano: “Molti economisti americani rivalutano la famosa sigla del Club Med perché in questo momento le economie che tirano, anche grazie a questo boom del turismo, sono Portogallo, Spagna, Italia e Grecia. Molto più della Germania che invece è una locomotiva che perde colpi”.
Fra l’altro la crisi del sistema Germania appare chiara anche – in questi giorni – dai problemi organizzativi dei Campionati europei di calcio che fa emergere un’inefficienza insolita per quel Paese. È un sintomo del declino tedesco. Continua
L’ARROGANZA DEL POTERE. BOCCIATI DAL VOTO POPOLARE CERCHERANNO DI CONTINUARE A COMANDARE
La sgangherata architettura della UE è così caotica – non essendo uno Stato, non avendo né una Costituzione, né un Parlamento vero – che le procedure per definire la nuova Commissione europea – l’organo di governo – sono molto complicate e poco chiare.
Essa deve avere un delegato di ognuno dei Paesi della UE (con la carica di Commissario), ma deve esserci anche un qualche accordo politico fra i partiti che garantisca il consenso. Un meccanismo che induce a cercare maggioranze numeriche rabberciate, magari con accordi di potere nei corridoi. È una strada impervia. Continua
PERCHE’ IL PD E’ IMBARAZZATO DAL TRICOLORE? GIOVANNI PAOLO II HA INSEGNATO CHE IL PATRIOTTISMO E’ ADDIRITTURA UN COMANDAMENTO
La Giornata del Tricolore, ieri, è stata sofferta dal Pd: nessun leader del partito ha ritenuto di pronunciare una sola parola. Evidentemente sono imbarazzati da quella bandiera, cioè dal concetto di Patria (parola che invece il presidente Mattarella ha pronunciato) e dall’Italia evocata dal Capo del governo Meloni (“custodire le nostre radici”).
Ma così non si accorgono di regalare al centrodestra i valori che dovrebbero essere di tutti e che sono quelli della Costituzione (l’Italia, la patria, l’identità nazionale, l’interesse nazionale). Continua
IN EUROPA (E NON SOLO) SONO TUTTI SOVRANISTI. SOLO ALL’ITALIA NON E’ PERMESSO (COSA C’E’ DIETRO LO SCONTRO SU PATTO DI STABILITA’ E MES)
Dal 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas a Israele, politici, giornali e intellettuali ripetono continuamente uno slogan: “Due popoli e due stati”.
Non entro nel merito del conflitto israelo-palestinese. Però stupisce che a sbandierare il vessillo dei “due stati” siano pure coloro che – in polemica con i cosiddetti sovranisti – hanno trascorso gli ultimi anni a ripetere che è finita l’epoca delle sovranità nazionali e che gli stati nazionali sono pericolosi. Continua
IL DOLORE PER LA PICCOLA INDI E L’ORGOGLIO PER IL NOSTRO PAESE. QUELLA STRUGGENTI PAROLE DEL PADRE SUL PARADISO…
“Dicono che non ci siano molte speranze per la piccola Indi, ma fino alla fine farò quello che posso per difendere la sua vita. E per difendere il diritto della sua mamma e del suo papà a fare tutto quello che possono per lei”.
Da padre, che conosce per esperienza il dramma dei genitori di fronte al dolore dei figli, sono grato a Giorgia Meloni e sono orgoglioso che il Capo del governo del mio Paese abbia pronunciato queste parole, facendo di tutto per portare all’ospedale Bambino Gesù la piccola Indi, per curarla e accompagnarla. Continua