Papa Francesco è stato “scomunicato” dall’Inquisizione dell’ortodossia giornalistica. Ma siamo proprio sicuri che – dietro le polemiche sulla nota battuta – non ci sia dell’altro? Il vero tema – ignorato dai giornali – è piuttosto (come vedremo) lo scontro fra il Pontefice e la Cei a guida zuppiana.

E forse – come suggerisce qualcuno – sono venuti al pettine i nodi fra una presidenza della Cei che ha dichiarato guerra aperta sulle riforme istituzionali all’attuale premier – tirando la volata al Pd per le elezioni europee – e un Papa che invece continua ad avere, com’è noto, un grande rapporto di simpatia e di stima proprio con Giorgia Meloni(presente anche domenica alla messa del Pontefice). Cerchiamo di capire. Continua

Giovanni Paolo II iniziò il suo pontificato nel 1978, un periodo cupissimo per l’imperversare del comunismo nel mondo, con queste parole: Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura!” Continua

Di solito il Papa fa notizia quando parla dei temi sociali, politici, etici a cui i media sono sensibili. Probabilmente non farà notizia il suo bellissimo discorso di ieri, al Regina caeli, in cui ha toccato un tema (una ferita: l’accettazione di sé) che milioni di persone conoscono bene, soprattutto oggi, con l’epidemia di peste esistenziale che sembra dilagare nei cuori e nelle menti, specialmente fra i più giovani.

Questo approccio poetico, umano, rivolto alle persone comuni, è molto frequente in Francesco, caratterizza il suo pontificato, eppure sembra che i media – molto concentrati sulla politica – non se ne accorgano. Continua

È un inno all’“infinita dignità dell’uomo” il documento del Dicastero vaticano per la dottrina della fede pubblicato ieri, proprio con il titolo “Dignitas infinita”, e parla sia alla Chiesa che al mondo.

Dal punto di vista ecclesiale mostra la direzione di questo pontificato che – partendo dal magistero della Chiesa e in particolare degli ultimi tre pontefici – ricuce insieme due sensibilità che nel mondo cattolico sono molto acute: quella che contrasta gli attacchi alla dignità umana a livello etico (aborto, eutanasia, utero in affitto, ideologia gender) e quella che contrasta gli attacchi alla dignità umana a livello sociale (la povertà, la guerra, i migranti). Continua

Ci manca la Dc? Venerdì scorso Repubblica aveva un titolo sorprendente: “Gli italiani e la nostalgia della Dc. Caccia al 37% di elettorato cattolico”.

L’articolo partiva da un “rapporto curato da Quorum per Demos” (quest’ultimo è un gruppetto di cattolici di sinistra – vicini alla Comunità di S. Egidio – che orbita attorno al Pd).

Da tale rapporto risulta che per il 37% degli italiani “c’è bisogno di un partito che sostenga i valori cristiani e cattolici”. È un dato che fa impressione perché equivale alla percentuale storica di voti che aveva la Dc. Continua

Suggerisco la lettura del Messaggio Urbi et orbi del Papa per la Pasqua QUI.

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Il nome Pasqua viene dall’ebraico Pesach che significa passaggio (il passaggio degli Ebrei attraverso il mar Rosso, dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione). Per i cristiani è la resurrezione: il passaggio di Gesù dalla morte alla vita.

Ma in questi giorni sembra che la settimana di Passione non passi e resti inchiodata al buio del venerdì santo. Infatti il mondo rimane sull’orlo dell’abisso, fra violenze atroci e guerre che rischiano di diventare planetarie. Continua

Mercoledì scorso Avvenire riferiva che “circa 52.250 cristiani sono stati uccisi in Nigeria dal 2009, secondo un rapporto dell’Ong nigeriana Intersociety”. È solo un capitolo di un martirio mondiale. Il vero volto della Chiesa, che pochi conoscono, è questo.

Lo ha fatto capire il Papa, sempre mercoledì, all’udienza generale in Vaticano. Dove è accaduta una cosa imprevista. A un certo punto Francesco ha girato lo sguardo, nell’Aula Paolo VI, verso un anziano sacerdote con la porpora cardinalizia che era lì seduto. Continua

Ieri Papa Francesco, all’Angelus per la festa dell’Epifania, ha ricordato un evento molto importante, storico, avvenuto a Gerusalemme il 5 gennaio 1964: “Sessanta anni fa, proprio in questi giorni, il Papa San Paolo VI e il Patriarca Ecumenico Atenagora si incontrarono rompendo un muro di incomunicabilità che per secoli aveva tenuto lontani cattolici e ortodossi. Impariamo dall’abbraccio di quei due grandi della Chiesa sulla strada dell’unità dei cristiani, pregando insieme, camminando insieme, lavorando insieme”.

In effetti, da circa mille anni, la Chiesa di Roma e la Chiesa orientale sono divise, per ragioni che sarebbero superabili come dimostrò lo storico  Concilio di Firenze. Continua

Il Papa è così convinto dell’emergenza climatica che il 1° dicembre andrà a Dubai per la Cop28. Ma il professore Franco Prodi dichiara che, su questo tema, la Chiesa rischia di finire in un nuovo caso Galileo.

Il professor Prodi non è solo un cattolico, appartenente a una nota famiglia cattolica e progressista (è fratello di Romano, importante leader politico, e di Paolo Prodi, storico della Chiesa, docente universitario, membro dell’Accademia dei Lincei e fondatore del “Mulino”).

Franco è soprattutto uno scienziato del clima di fama internazionale, un docente universitario che ha diretto l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr. Un vero esperto. Continua

Con i venti di guerra che soffiano sul mondo ci mancava l’aurora boreale di domenica notte, fenomeno rarissimo alle nostre latitudini, per evocare le profezie di Fatima.

Un sito cattolico ha subito ricordato che la Madonna, il 13 luglio 1917, preannunciò una guerra peggiore di quella allora in corso (la prima guerra mondiale) se l’umanità non si fosse convertita e disse che il nuovo conflitto sarebbe stato annunciato da “una notte illuminata da una luce sconosciuta”. Continua