Rubrica 57
Sinistrati
“Come farebbe bene un po’ d’Isola dei famosi a gente come Michele Santoro, Sandro Ruotolo, Piero Sansonetti, Norma Rangeri.
Un po’ d’Isola per grattare via dalla loro dura scorza di combattenti qualche chilo di inutile ipocrisia e malriposta supponenza…
L’ unico modo, come suggerivano Fruttero & Lucentini, perché l’apodittico dubiti, il pontificante scenda dal pulpito, l’agitatore si sieda su una panchina, il gonfiato si sgonfi”.
Queste parole di Aldo Grasso (Corriere della sera 6/12) sembrano una stroncatura della scelta di Santoro, mentre il mondo è sull’orlo del baratro, di dedicare la puntata di giovedì alla vittoria di Vladimir Luxuria all’ “Isola dei famosi”, invocato letteralmente come l’Obama de noantri.
E’ stato detto infatti che Luxuria è l’unico comunista che prende i voti (non quelli religiosi, né quelli delle urne: quelli dei telespettatori dell’Isola dei famosi).
Qualcuno l’ha individuato davvero come il nuovo leader della Sinistra.
Grasso è sarcastico. Anche con la scelta di mostrare – ad “Annozero” – scene dall’ “Isola” e “non per ricavarne un qualche traino”, ma con un dichiarato intento pedagogico.
Osserva: “In Inghilterra, a fine ‘800, l’ ex primo ministro Mr. William Gladstone adescava le prostitute solo per adempiere alla pia missione di redimerle”.
Ma che cattiveria, professor Grasso! E se invece avesse ragione Santoro? Se ci avesse rivelato davvero il nostro futuro? Se la Sinistra fosse proprio questa? Se quella platea di operai perplessi e irritati con tale spettacolo rappresentasse ormai il passato, che la Sinistra ha abbandonato? Se la parabola del comunismo, iniziata con Vladimir Ilich Uljanov (Lenin) si compisse con un altro Vladimir: Luxuria?
E’ pur vero che ci sono al mondo 850 milioni di persone che stanno morendo di fame, ma è noto che appena si mostrano in tv quei bimbi africani col ventre gonfio, sporchi e le lacrime agli occhi, immediatamente lo spettatore fugge e lo share crolla (l’ho sperimentato).
Mentre è dimostrato che il racconto palpitante delle sofferenze isolane di Vladimir e di Belen Rodriguez che – poverini – hanno patito la fame su quell’Isola e temevano di morire lì, rastrella un mare di telespettatori.
Certo, questo non significa di per sé gradimento. Secondo alcuni i reality godono del noto “effetto gatto spiaccicato”. Su questo la discussione è aperta.
Roberto Brunelli (l’Unità 8/12) scrive: “Il Censis l’altro giorno ha rivelato che al 73 per cento degli italiani la tv generalista fa letteralmente schifo”. Secondo Brunelli “la maggior parte di quell’immenso 73 per cento la televisione la guarda comunque perché non ha alternative”.
Ma è vero? Non è proprio così. Perché, certo, ci saranno i “reality”, ma poi ci sono anche programmi come quelli di Santoro. So già cosa mi obietterete. Mi direte che in entrambi trovi Luxuria. Ma lui è un emarginato, un perseguitato, un discriminato! L’abbiamo visto in Parlamento e da Vespa, all’Isola e da Santoro. Ai “perseguitati” succede così: stanno sempre in tv.
Mica come quei cristiani che da mesi vengono massacrati in India per la loro fede. Subiscono ogni sorta di violenza e sono costretti a vivere braccati nella foresta, ma per loro niente informazione. Perché loro rappresentano il noto “potere clericale”, la Chiesa cattiva e oppressiva. Quella contro cui si vanno a fare i sit-in. E pure lì, al sit-in del 6 dicembre, riferito da tg e giornali, c’era Luxuria che si è mostrato davanti a S. Pietro col cappio al collo, perché, poverino, lui è il simbolo di emarginati e perseguitati dal potere.
Et orbi
Nell’occasione i giornali hanno riferito che per Vladimir “sarebbe una buona idea” se il Papa ricevesse lui e i compagni. Ma certo. Si affacci direttamente alla terrazza di San Pietro, al posto del Papa, il giorno di Natale per riferire urbi et orbi quanto ha sofferto sull’Isola e quanto si sente emarginato.
Fonte: © Libero – 9 dicembre 2008