Gli scivoloni del luogocomunismo “politicamente corretto” sono spesso assurdi e comici: “ce lo chiede l’Europa” va insieme a “non ci sono più le mezze stagioni” e “un tempo qui era tutta campagna”.

Prendiamo l’enfasi sulla scienza e sul clima: “lo dice la scienza, signora mia”.

Ma quale scienza? La scienza ci dice che il clima sulla terra (e sugli altri pianeti) cambia per ragioni naturali legate soprattutto alle attività solari. E non bisogna confondere i cambiamenti climatici con l’inquinamento.

CHE TEMPO CHE FA

Antonino Zichichi da scienziato non crede (come molti altri) alla storia catastrofica del “riscaldamento globale” causato dall’uomo: “infatti su Marte la Nasa registra variazioni climatiche senza che ci sia alcuna attività umana. Sbagliare sull’evoluzione del clima vuol dire buttare a mare miliardi di dollari/euro”.

Non merita ascolto? Allora prendiamo un Nobel come Carlo Rubbia: tempo fa ha parlato al Senato sul cosiddetto riscaldamento globale per cause umane e anche lui ha detto cose del tutto diverse da quelle che vengono propagandate da anni dalle caste europee, dai media e da papa Bergoglio.

Rubbia è uno scienziato che, per il suo lavoro scientifico, si è guadagnato il Nobel per la Fisica, mentre Bergoglio è perito chimico. E infatti si crede al secondo.

Così tutti gridano allo scandalo per la decisione di Trump di sfilarsi dal Trattato di Parigi. Trump sarebbe responsabile della distruzione del pianeta.

Eppure i dati dicono che negli ultimi quindici anni le temperature dell’aria sulla superficie terrestre non sono aumentate affatto (anzi) e proprio mentre aumentavano di molto le emissione umane di anidride carbonica (Co2).

Si noti peraltro che le emissioni di CO2 provocate dall’uomo sono solo il 4 per cento del totale: per gran parte sono emissioni d’origine naturale. L’anidride carbonica è fondamentale per la vita sulla terra: ne hanno bisogno le piante che così alimentano tutti gli esseri viventi.

VACCINOMANIA

A proposito. S’invoca la scienza pure sui vaccini. Però – almeno stavolta – non si può dire che ce lo chiede l’Europa, perché nessun Paese europeo ha 12 vaccini obbligatori (anzi, 15 paesi su 29 non ne hanno nessuno come obbligatorio).

In Italia il governo ha deciso che tutti i nostri bambini ora dovranno subire dodici vaccini obbligatori per essere ammessi all’asilo o alla scuola (altrimenti si rischia perfino la patria potestà).

Nel frattempo però facciamo entrare in Italia 180 mila migranti all’anno – perlopiù dall’Africa e dall’Asia – e non risulta che per loro vengano fatte dodici vaccinazioni obbligatorie.

Eppure quelle africane e asiatiche sono zone sanitariamente a rischio, tanto che per andarci dall’Italia si fanno – appunto – molti vaccini: sul sito del ministero della salute sono elencati.

E’ il socialismo surreale. Come diceva il Manzoni, il buon senso, se c’è, se ne sta nascosto per paura del senso comune. In tutti i campi.

PARADOSSI

Per esempio: è obbligatorio mettere il casco in moto perché lo Stato afferma che uno non ha diritto di rischiare la propria vita. Ma poi si dice che il suicidio assistito e l’eutanasia sarebbero leggi lodevoli. Da imitare.

A volte si producono strani paradossi. La droga va legalizzata. L’olio di palma o il burro vanno demonizzati. Mangiare l’abbacchio o fumare sono orrori. Abortire un bambino è un diritto.

E’ anche stupefacente il decisionismo esigente dei governanti illuminati. Per insegnare all’asilo infantile si dovrà avere la laurea. Nel caso in cui non si abbia la laurea si può fare il ministro della Pubblica istruzione.

A proposito di paradossi. L’articolo 47 della Costituzione recita: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio. Poi – in obbedienza all’Europa – approvano il bail-in che mette ko il risparmiatore, con tanti saluti alla Costituzione.

Del resto era “la Costituzione più bella del mondo” e andava difesa con le unghie e con i denti solo se a volerla cambiare era il centrodestra. Invece è un documento un po’ vecchiotto e da modernizzare se a volerla cambiare è il Pd.

Il doppiopesismo del “pensiero illuminato” vale anche oltre i confini.

La democrazia – secondo la casta – è la sovranità del popolo, ma solo quando decide secondo gli ordini delle élite. Il populismo è la sovranità del popolo che pretende di decidere di testa sua contro gli ordini delle élite.

Anche la scena internazionale si guarda con questi occhiali ideologici. Espellere clandestini è una prassi normale di cui non dare nemmeno notizia se praticata da Obama. E’ invece disumano se a farlo è Trump. Così pure per la vendita di armi.

A proposito, Trump è un pericoloso pagliaccio se vuole riportare gli investimenti negli Stati Uniti, se difende la vita e se dice che il suo Paese deve smetterla di far la guerra in tutto il mondo.

E’ invece un valido presidente americano se, dall’oggi al domani, senza alcun mandato Onu e senza alcun accertamento sulle responsabilità di eventuali bombe al gas, decide di bombardare la Siria.

Del resto bisogna ripetere sempre che l’Islam non c’entra niente col terrorismo. Anzi, l’Islam è una religione di pace. Come tutti sanno. Il Cristianesimo invece è oscurantismo, intolleranza e superstizione.

La Russia di Putin finché c’è stata una tirannia comunista che ha instaurato il terrore e ha fatto milioni di vittime è stata la patria del proletariato e del sol dell’avvenire o comunque una grande potenza da rispettare.

Oggi che è libera e non ha Gulag, è un pericolo pubblico da demonizzare e a cui imporre sanzioni.

Il Vaticano è la rovina dell’Italia, è un’istituzione teocratica e anacronistica se i papi si chiamano Giovanni Paolo II o Benedetto XVI. E’ l’unica leadership mondiale progressista da guardare e seguire ammirati se c’è Bergoglio.

Il Movimento 5 stelle è un interessante “partito di centro” con cui collaborare se si cerca di associarlo alla Sinistra. Rappresenta una pericolosa deriva populista se non si fa incantare dalle sirene “progressiste”.

La Lega è “una costola della sinistra” se abbatte il governo Berlusconi. La Lega è razzista e irresponsabile se vuole controllare l’immigrazione, se dice che l’euro e questa Ue sono sciagure.

A proposito. L’emergenza dell’Europa non è la disoccupazione, né il terrorismo, né la crescita economica agonizzante, né l’euro, né l’invasione dei migranti, né il declino demografico, né il vuoto democratico, né la perdita di identità. L’emergenza dell’Europa – a quanto pare – sono le fake news e gli hacker russi.

Per salvaguardare la democrazia bisogna imbavagliare la rete. Ci metteranno la mordacchia, ma lo fanno per il nostro bene. Dobbiamo esserne grati. O no?

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Antonio Socci

Da Libero, 4 giugno 2017

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