Caro presidente Casini, con la sincerità che si deve agli amici che si stimano devo dirti che la tua posizione sulla missione in Afghanistan mi sembra incomprensibile e nefasta (anche per te e il tuo partito).

Tu affermi che l’opposizione deve innanzitutto tener presente “l’interesse nazionale”. Ed hai ragione. Oggi l’interesse nazionale è liberare l’Italia da questo governo che – dice Antonio Martino – è certamente più dannoso per l’Italia dei Talebani. Del resto un governo fatto di ministri che passeggiano con un leader Hezbollah per le vie di Beirut, sottosegretari che telefonano amichevolmente al leader di Hamas e segretari Ds che riconosono politicamente i Talebani, come può partecipare davvero alla guerra al terrorismo? Solo una maggioranza diversa e seria potrà farlo e difendere il nostro interesse nazionale riguadagnandosi la stima degli alleati.

Dunque perché prendere la rovinosa decisione di votare per Prodi? Dicono che potresti aver combinato un accordo sottobanco con lui per ottenere la legge elettorale alla tedesca.
Non ci credo. Tu non sei così ingenuo da farti turlupinare da un premier politicamente morente. Sei un politico esperto, di antica scuola, realista: Prodi non è in grado oggi di garantire niente neanche a se stesso. Inoltre non posso credere che per un meschino baratto di bottega, tu accetteresti di esporre i nostri soldati come oggi sono esposti, dopo la disastrosa vicenda Mastrogiacomo, e senza adeguata copertura politica e militare. E sono certo che non tradiresti mai i tuoi elettori facendo da puntello, per miseri interessi di parte, a un esecutivo così devastante per il Paese e caratterizzato dall’odio ideologico contro il ceto medio, contro la Chiesa e contro l’Occidente (quanto di peggio per chi ha a cuore la storia della Dc e i suoi valori).

Peraltro è tutto da discutere che la legge elettorale alla tedesca sia per voi un affare. Certamente sarà un pessimo affare per l’Italia se martedì prossimo questo governo squalificato resterà al potere. I maligni sostengono che l’Udc voglia semplicemente salvare il governo Prodi, ma lo trovo impossibile e ridicolo: se tu volevi puntellare questa baracca avresti seguito Follini nel suo salto della quaglia. Salire su una nave che affonda è suicida, ma vi si possono ravvisare ragioni opportunistiche.
La tua scelta invece sarebbe solo suicida perché consolideresti le poltrone di questa maggioranza (ormai minoranza nel Paese) senza neanche compartecipare ai benefici del potere. Ma soprattutto sarebbe una scelta in totale contraddizione con la politica che finora hai perseguito. Tu stesso hai giustamente bocciato Follini perché, sostenendo Prodi, andava a puntellare “questo bipolarismo” che è la vostra bestia nera. Dunque come puoi martedì prossimo ripetere proprio tu quell’errore che hai così chiaramente denunciato?
Nell’intervista al Corriere avanzi altri argomenti, ma pure quelli mi sembrano infondati e sbagliati. Per esempio, tu dici che “la gestione del sequestro Mastrogiacomo” e il decreto sulle missioni all’estero sono “due questioni distinte”. Rimproverando al centrodestra di fare confusione.

Non hai riflettuto sul fatto che invece è stato proprio il centrosinistra che andresti ad appoggiare che ha rovinosamente sovrapposto la trattativa con una banda di criminali per liberare un ostaggio, con la trattativa per coinvolgere tale banda di criminali nei colloqui sul futuro dell’Afghanistan.
E’ stato questo governo a indebolire così pesantemente il governo Karzai e ad esporre drammaticamente i nostri soldati diventati ora preziosi obiettivi, come “merce” di ricatto.
E’ stato il Presidente della Camera di questo centrosinistra a celebrare la nascita di una presunta “diplomazia dei movimenti”, che delegittima di fatto le nostre istituzioni (non solo esercito e intelligence, ma come ha scritto Piero Ostellino, anche governo e Parlamento). E’ questo governo ad essere stato clamorosamente sbugiardato dal governo americano (incidente clamoroso!). E sbugiardato perfino da Emergency che ha precisato – contrariamente a quanto detto dal ministro D’Alema (“è difficile accusare il governo italiano di aver fatto trattative”) – che loro hanno contattato i rapitori proprio “su richiesta del governo italiano”.
E’ questo governo che ha provocato la protesta, oltre agli americani, degli altri alleati presenti su quello scenario. Ed è il governo che anche alla missione in Libano – da te citata – ha fornito un mandato “neutralista” e molto pericoloso se e quando riesploderà il conflitto.

Quindi – come vedi – la disastrosa gestione del caso Mastrogiacomo c’entra eccome con le nostre missioni all’estero.
Ha svelato che questa compagine di governo non ha credibilità, né affidabilità per inviare missioni militari nel mondo. Votare martedì con il governo significa approvare la sua devastante politica e dargli la possibilità di continuarla, a danno del nostro Paese (come tu stesso affermi) e dei nostri soldati.
Resta una sola ipotesi di spiegazione alla tua posizione (che spero tu riveda). Dicono che vuoi così differenziarti dal resto della Casa delle libertà. Ma sarebbe infantile, non sei certo tu (erede della storia Dc) uno disposto a giocherellare irresponsabilmente con la reputazione e il bene del nostro Paese e con la sicurezza del mondo in cui viviamo. Dunque anche questa ipotesi va scartata.

Del resto la via solitaria legittimamente intrapresa dall’Udc dopo le elezioni aveva un presupposto: “questo centrosinistra rimarrà al potere per cinque anni e si deve dunque preparare un’alternativa che guardi al futuro”. Era una strategia interessante. Ma l’implosione di questo governo dopo soli otto mesi obiettivamente cambia tutto e dovrebbe indurvi realisticamente a ripensare la vostra politica e il vostro rapporto con la Cdl.
Oltretutto il governo è andato in rotta di collisione non solo con l’alleato Usa, ma anche con la Chiesa. E’ uno scontro storico e la cosa dovrebbe farti riflettere.
Infine in tutti i sondaggi il centrodestra da mesi è alle stelle e il centrosinistra nelle stalle perché è stato socialmente devastante per il Paese. Uno studioso di area ulivista come Luca Ricolfi – specialista di analisi dei dati – sulla Stampa di mercoledì scorso è stato impietoso col centrosinistra: in campagna elettorale Prodi promise 1) di non aumentare le tasse, 2) di ridurre il cuneo fiscale a lavoratori e imprese entro un anno, 3) di abolire lo “scalone”. Vinte per pochi voti le elezioni del 9 aprile, Prodi accusa il governo Berlusconi di aver lasciato i conti pubblici in rosso e con questa scusa si rimangia tutti i suoi tre impegni. Facendo l’esatto opposto: “il problema pensioni viene accntonato, la riduzione del cuneo fiscale attenuata e dilazionata” e si vara una colossale stangata fiscale con la Finanziaria perché – con quella coalizione – non possono tagliare la spesa pubblica.

Sennonché da gennaio inizia un boom delle entrate fiscali (grazie alle politiche del governo Berlusconi), il deficit del 2006 si rivela essere non al 4,6 per cento (come dissero), ma al 2,4 e a marzo lo stesso governo Prodi ha dovuto riconoscere che i conti di Tremonti erano in ordine. Nel frattempo però la pressione fiscale imposta da questa maggioranza sta soffocando la ripresa. E’ una nuova conferma: c’è una sola emergenza per il Paese, mandare a casa questo governo. Subito. Anzi, martedì 27 marzo, anniversario della vittoria del Polo del 1994.

Fonte: © Libero – 24 marzo 2007

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