“Il titolo del libro ha a che fare con un mattino pungente. Don Giussani era un bambino, viveva a Desio, in Brianza, dov’era nato. Era ancora buio, quel giorno, solo all’orizzonte si poteva cogliere qualche segno dell’aurora. Lui uscì di casa tenuto per mano dalla madre per andare con lei alla prima messa. E la donna, una povera madre intrisa di sapienza cristiana, in quell’immenso silenzio della campagna lombarda, se ne uscì con un’esclamazione spontanea che si scolpì letteralmente nel cuore del bambino: “Com’è bello il mondo! E com’è grande Dio!”.

Don Giussani ha raccontato molte volte, nel corso degli anni, questo episodio. Perché davvero in quella voce dal sen fuggita c’è tutta la bellezza dello sguardo cristiano sul creato e sulla storia. Grazie a lui, in questa notte ancora fredda e pungente d’inizio millennio, che fa intravedere le luci dell’aurora, perfino noi abbiamo imparato ad accorgerci quanto è bello il mondo e come è grande Dio, com’è immenso il Suo operare, come sono commoventi i segni della Sua presenza fra noi, nella vita dei mortali. Abbiamo sperimentato così una gratitudine che scoppia dentro al cuore”. Così si legge nell’introduzione di questo libro che raccoglie una serie di storie, commoventi, dolorose, luminose dove si coglie il grandioso “corpo a corpo” di ciascuno di noi con Gesù Salvatore .