Rubrica 16
ROMANO E IL PONTEFICE
Ha fatto riflettere la concomitanza fra l’Angelus di solidarietà al Papa, che ha cancellato la sua visita alla Sapienza per l’opposizione di alcuni gruppi di Sinistra, e il crollo del governo Prodi.
Il centrosinistra al potere non ha fatto una bella figura. E probabilmente il mondo cattolico se ne ricorderà… Se a Sinistra, invece di trastullarsi col cardinal Martini, avessero letto il più consistente De Maistre, avrebbero imparato che… “Qui mange du Pape en meurt”.
Comunque, in mancanza di soda cultura, bastava almeno un po’ di sana consapevolezza romana. Bastava che avessero visto “Il Marchese del Grillo”, dove la mamma dell’aristocratico burlone, interpretato da Alberto Sordi, avverte: “Onofrio, chi tocca il Papa finisce sempre col culo per terra”.
PESTATI E APPESTATI
Joni Mitchell confessa in una intervista – ripresa dal Corriere della sera (19/1) “noi pacifiste ci odiavamo”.
Nei megaconcerti del Sessantotto e dintorni invitavano a mettere fiori nei cannoni, ma fra di loro si sarebbero presi a pugni.
Curiosamente il Corriere però, accanto a questa storia, pubblica un editorialino di Mario Luzzatto Fegiz che commenta il tutto sfottendo innanzitutto i ciellini. Che c’entrano? Non si sa.
Il giornalista evoca un fantomatico concerto rock (di chi?) tenutosi a Milano (quando? Dove?) durante il quale – a suo dire – “i ciellini” provocati da “elementi dell’ultrasinistra” avrebbero reagito “distribuendo cazzotti e malmenando gli avversari. Che chiesero stupiti: ‘Ma voi non siete quelli che porgete l’altra guancia?’. E i ciellini: ‘Sì, ma incominciamo dalla tua’ ”.
La storiella è inverosimile ed è raccontata senza particolari di tempo e di luogo. Il critico musicale del Corriere – come direbbe Pigi Battista – dovrebbe cortesemente fare i nomi e fornire ragguagli. E’ un episodio vero o è falso? Va appurato perché c’è un debito mai saldato dai mass media nei confronti dei ragazzi di Comunione e liberazione.
Negli anni Settanta, infatti, quando scuole e università erano invase da estremisti rossi e neri, c’era una sola presenza “aliena” e non-violenta: quella dei ragazzi di Comunione e liberazione. Che subirono centinaia di aggressioni, pestaggi e intimidazioni. Mentre i grandi giornali di quegli anni, vigorosamente orientati a Sinistra, anziché difendere il loro diritto a esistere, scrivevano peste e corna dei ragazzi di don Giussani.
E’ una pagina di storia dei nostri giornali ancora da chiarire. Ma intanto che i bastonati di ieri debbano oggi passare da bastonatori è un po’ troppo. Urge chiarire la verità. P.S. Chi scrive non è di CL.
DOPPIOPESISMO
Dunque esisteva un muro di confine anche fra Gaza e l’Egitto? Qualcuno ne aveva mai parlato? Qualcuno se n’era lamentato? Si erano viste manifestazioni di protesta? Sono mai usciti editoriali indignati sui giornali occidentali o arabi? Non sembra.
I muri che fanno indignare sono solo quello costruito da Israele sul confine con la Cisgiordania (muro che ha drasticamente fatto diminuire gli attentati); e il muro eretto dagli americani sul confine col Messico.
Del muro egiziano invece non c’erano notizie finché i palestinesi di Gaza non lo hanno sfondato per andare a rifornirsi in Egitto di generi alimentari, subendo le cariche della polizia egiziana che li ha accolti con idranti e manganellate (meraviglioso esempio di solidarietà araba e musulmana con “i fratelli palestinesi”).
Ma naturalmente la protesta è esplosa contro Israele che, non volendo più ricevere missili da Gaza aveva deciso di non dare più forniture a quel territorio. Come c’informa la Stampa (26/1) “nelle piazze del Cairo e Damasco centinaia di manifestanti protestano contro l’embargo israeliano”. Ti pareva…
Fonte: © Libero, 29 gennaio 2008