Bernard Henri-Lévy, nei giorni scorsi, ha scritto su X: “Sono cinque anni che documento i massacri dei cristiani da parte dei Fulani di Boko Haram! Cinque anni di avvertimenti sul Wall Street Journal e Paris Match sul rischio di un genocidio!… Gli Stati Uniti si svegliano. Finalmente… Grazie!”

È vero, Donald Trump, che è tornato alla Casa Bianca quest’anno, dimostra anche su questo una grande sensibilità che non c’era in epoca Dem. Ha tuonato: “Gli Stati Uniti non possono restare a guardare mentre tali atrocità accadono in Nigeria e in molti altri Paesi. Siamo pronti, disposti e in grado di salvare la nostra grande popolazione cristiana in tutto il mondo!”. Continua

C’è voluto il macello – con decapitazioni e sgozzamenti – di 144 giovani cristiani inermi, il giovedì santo, in Kenya, da parte di un commando islamista, per provocare un significativo “mea culpa” di papa Bergoglio, il venerdì santo.

Il papa ha infatti letto questa bella preghiera: “nel Tuo viso schiaffeggiato vediamo il nostro peccato, in Te vediamo i nostri fratelli perseguitati, decapitati e crocifissi per la loro fede in Te, sotto i nostri occhi e spesso con il nostro silenzio complice”. Continua

Dilaga nel mondo la persecuzione anticristiana.
Dalla Cina dei vescovi martiri, alla Siria, dove si ignora ancora la sorte delle centinaia di cristiani catturati dall’Isis, dalla Nigeria dove ormai si sono perse le tracce delle centinaia di studentesse cristiane catturate come schiave e convertite a forza da Boko Aram a tutti i regimi islamici (come il Pakistan e l’Arabia Saudita), siamo di fronte a un martirio planetario dei cristiani, che dovrebbe essere posto al centro della vita di tutta la Chiesa. Continua

Le terre islamiche grondano di sangue cristiano. Ma il mondo se ne frega. Altri sei cristiani ammazzati in Iraq, con 33 feriti, dopo la carneficina del 31 ottobre nella chiesa di Bagdad, dove le vittime sono state cinquanta.

Ma non solo. Domenica sera in Pakistan una madre di due figli, Asia Bibi, Continua