Come avevo promesso, cari amici, posso finalmente mettere nel blog altri due canti di Caterina come solista, con il coro Foné degli universitari di Comunione e liberazione di Firenze. Entrambi sono canti dedicati alla Madonna.
Lo faccio perché la sua preghiera alla Santa Vergine, nostra speranza e nostra consolazione, continui a risuonare, anche per le tante persone che mi scrivono, afflitte nel corpo o nello spirito, chiedendo la nostra preghiera.

Il primo canto, “Riu, riu chiu”, come ho già scritto, è dedicato alla Madre di Cristo. Caterina lo ha cantato come solista con il suo coro al concerto di natale del 2008.

E’ un canto bellissimo, spagnolo, che ci ha commosso dopo che per caso ho scoperto la traduzione:

“Riu riu chiu, canta l’allodola: Dio protesse dal lupo la nostra agnellina; il lupo rabbioso la volle sbranare, ma Dio onnipotente la seppe difendere….”

Come non pensare alla nostra Caterina quando si sente ripetere la “cordera”, l’agnellina? La canzone poi dice:

Riu, riu chiu la guarda ribera: Riu, riu chiu canta l’allodola:
Dios guardò el lobo de nuestra cordera.
Dio preservò dal lupo la nostra agnella.
Este que es nacido es el gran monarcha,
Colui che è nato è il grande Re,
Christo patriarca de carne vestido; Cristo Patriarca di carne vestito;
hanos redimido con se hazer ciquito,
ci ha redenti facendosi piccolo,
aunque era infinito, finito se hiziera. malgrado fosse infinito si rese finito.

Anche stavolta quel lupo rabbioso (che è il Nemico di Dio) sarà annientato dal Salvatore, il Signore Gesù, che è l’Amore stesso e che per una bambina morta pronunciò il suo “Talita Kum”, “agnellina, alzati!”, riportandola in vita.

QUI ASCOLTA RIU, RIU CHIU

Il secondo canto, ancora in spagnolo, cantato da Caterina con il coro, è “Sierra de luna”, dedicato alla Madonna del Pilar.

QUI ASCOLTA SIERRA DE LUNA

Ecco il testo della canzone

SIERRA DE LUNA

El Ebro guarda silencio,

al pasar por el Pilar,

la virgen està dormida (bis)

no la quiere despertar.

Un carretero que viene,

cantando por el rabal,

lleva en el toldo pintada (bis)

una Virgen del Pilar.

Con trigo de Cinco Villas,

viene da Sierra de Luna,

y en los collerones llevan,

campanas, campanas,

campanas las cinco mulas.

Besos de nieve y de cumbre,

Lleva el aire del Moncayo,

y las mulas van haciendo,

heridas, heridas,

heridas al empedrado.

Cruzando el Puente de piedra,

se oye una brava cancion,

y en las torres las campanas (bis)

estàn tocando a oraciòn.

Dos besos traigo en los labios,

“pa” mi Virgen del Pilar,

uno me lo dio mi madre (bis)

el otro mi soledad.

El perro del carratero,

juega con la mula torda,

y es que saben que han llegado,

llegado, llegado,

que han legado a Zaragoza.

El Ebro guarda silencio,

al pasr por el Pilar,

la Virgen està dormida,

dormida, dormida,

no la quiere despertar.

SIERRA DE LUNA

Il fiume Ebro tace,

quando passa vicino al santuario del Pilar,

la Vergine sta dormendo

e non la vuole svegliare.

Un carrettiere che passa,

Cantando per il sobborgo,

porta un’immagine della Virgen del Pilar

dipinte sul tendone (del carro).

Viene dalla Sierra de Luna,

con il grano dei paesini del Cinco Villas,

e i cinque muli portano,

campane sui loro collari.

L’aria del Moncayo,

porta baci di neve e di cime,

e gli zoccoli dei muli

battono sul ciottolato.

Attraversando il ponte di pietra

Si sente una bellissima canzone,

e dai campanili le campane

chiamano a pregare.

Porto sulle labbra due baci,

Per la mia Vergine del Pilar,

uno me lo diede mia madre,

l’altro la mia solitudine.

Il cane del carrettiere,

gioca con il mulo bruno,

perché sanno che sono arrivati

a Saragozza.

Il fiume Ebro tace,

quando passa vicino al santuario del Pilar,

la Vergine sta dormendo

e non la vuole svegliare.

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