Anna Marchesini, in un programma tv, domenica scorsa, ha detto: “Non ho ancora capito perché si sta in vita”.
Cara Anna, questa è la grande domanda dell’esistenza: qual è il senso della vita?
E’ possibile trascorrere tutto il proprio tempo sulla terra senza mai porsi coscientemente questo interrogativo. Che pure ogni giorno il cuore ci ripete, che ogni evento ci sussurra…
Certo, sembra, ai superficiali, una domanda che si pongono le persone che soffrono, le persone provate da una grave malattia.
Ma io, cara Anna, posso farti conoscere molte persone che – dentro le prove più tremende, dentro malattie durissime – vivono con la luce negli occhi e nel cuore, sapendo benissimo qual è il senso e il valore immenso dell’esistenza.
A lei, Anna, che è una donna così brava e intelligente, auguro di incontrare e conoscere Colui che è il senso della vita di ciascuno: “il più bello fra i figli dell’uomo”, così la Sacra Scrittura parla di Gesù.
Perché è per incontrare, conoscere e amare Lui, che siamo nati, che siamo stati voluti dalla notte dei tempi.
E Lui è lì, quando ci accasciamo per il dolore, ad abbracciarci.
Quando noi ci perdiamo nella notte, Lui viene a cercarci e ci dice: “!non temere, sono qui Io”.
E’ Lui che si carica sulle spalle i nostri fardelli. “Per le Sue piaghe noi siamo stati guariti”…
Lui è la nostra unica salvezza.

Antonio Socci

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