LA PAROLA DELL’ANNO? QUELLA ATTRAVERSO LA QUALE TUTTO ESISTE DALLA NOTTE DEI TEMPI (LA CREAZIONE E’ TUTTORA IN CORSO)
L’Enciclopedia Treccani, per il 2024, ha scelto la parola “Rispetto”. Così il quotidiano “Libero” ha chiesto ad alcune sue firme quale parola sceglierebbero. Questa è la mia scelta: Amore.
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“Amor, amore grida tutto l mondo,/ amor, amore omne cosa clama”(Jacopone da Todi). Tutt. grida salvezza. L’universo stesso “geme e soffre nelle doglie del parto” (Rom 8, 22-23).
Nel 2024 è uscito il best-seller di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies, Dio. La scienza. Le prove (Edizioni Sonda). Ci dice che tutto comincia 13,8 miliardi di anni fa dal Big Bang che ha dato origine contemporaneamente al tempo e allo spazio: da un punto infinitesimale e misterioso è iniziata l’espansione dell’universo.
In questa corsa le stelle hanno prodotto gli elementi che sul pianeta terra, con una serie di “coincidenze” inspiegabili, hanno dato origine alla vita.
Il caso? O l’amore? Dante ce lo dice nel verso finale della Divina Commedia: “l’amor che move il sole e l’altre stelle”. Tutto corre all’impazzata verso l’Amore da cui l’universo è sgorgato. Come ogni atomo di noi stessi, che è polvere di stelle. Fra le braccia dell’Amore che promette “nuovi cieli e una nuova terra”.
Questo proclama la bellissima enciclica pubblicata quest’anno da Papa Francesco: “Dilexit nos – Lettera sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo”.
Perché l’Amore che “omne cosa clama” è un bimbo nato a Betlemme. Lui è la Parola. “Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui” (Col 1, 16).
Antonio Socci
Da “Libero”, 18 dicembre 2024