La lettera dei cardinali al papa contro l’imbavagliamento del Sinodo e contro le tesi dei modernisti bergogliani è un fatto clamoroso, anche per l’autorevolezza delle firme. Ma quello che è accaduto poi per screditarla e mettere in ombra i suoi esplosivi contenuti, va raccontato.

Anzitutto si è fatta passare quella Lettera come il sintomo di un clima da congiura da parte dei cosiddetti “conservatori”, ovvero i cattolici.

Marco Tosatti, vaticanista serio e indipendente, ha giustamente notato che una lettera privata al papa, firmata con nomi e cognomi, è la cosa più trasparente, leale e coraggiosa che si sia vista di questi tempi in Vaticano (considerato che lo stesso Bergoglio – a parole – chiede franchezza). Continua

“Arranca la spavalda macchina da guerra?”, si chiede un vaticanista svizzero. In effetti al Sinodo la macchina da guerra argentina con motore tedesco (i vescovi progressisti) si è impantanata: si sa, di questi tempi i “motori” tedeschi sono da rottamare e la carrozzeria argentina è un ferrovecchio, impastato di peronismo e di rugginosa teologia della liberazione.

PRIMA SETTIMANA

Infatti il Sinodo si è aperto con la relazione del cardinale Erdo che ha ribadito la dottrina cattolica demolendo le eresie di Kasper (e facendo irritare Bergoglio).

Inoltre, dopo questa prima settimana, uno dei relatori delle commissioni, l’australiano Mark Coleridge, ha sintetizzato così la situazione: “Se il Sinodo finisse oggi, il 65 per cento dei padri voterebbe contro l’ipotesi di ammettere alla comunione i divorziati risposati”. Continua

Appena iniziato, questo Sinodo (imbavagliato e “teleguidato”) è già finito. Infatti la conclusione è già scritta: l’arbitro argentino ha stabilito in anticipo la vittoria – a tavolino – della fazione “di sinistra” che lui stesso capeggia.

Dopo non si sa cosa potrà accadere fra ortodossi (cioè fedeli all’insegnamento del Vangelo e della Chiesa di sempre) ed eterodossi che vogliono sottomettere la Chiesa alle mode ideologiche del momento (san Pio X definiva il modernismo “la sintesi di tutte le eresie”). Continua

“Il Castello, di cui ti ho detto, è la stessa santa Chiesa, costruita con il Sangue mio e dei miei Santi, cementata con il cemento della mia carità; in essa posi i miei eletti ed amici. Suo fondamento è la fede, e cioè il credere che io sono Giudice giusto e misericordioso. Ma ora è scavato il fondamento, perché tutti mi credono e predicano misericordioso, però quasi nessuno predica e crede che io sono giusto Giudice. Continua

Pur prossimo agli ottant’anni, papa Bergoglio è instancabile, un vero ciclone. Ma il suo travolgente viaggio americano ha fatto sorgere in alcuni cattolici una domanda: quali obiettivi persegue? Per chi lavora?

E’ improbabile che lavori per il Dio dei cattolici, dal momento che lui stesso ha dichiarato a Scalfari: “non esiste un Dio cattolico”. Rimanda a un’idea generica di Dio che può trovar posto solo in una vaga religione universale postcristiana.

Il fatto che venga acclamato ed esaltato da tutto l’establishment politico e mediatico che ha sempre avversato la Chiesa Cattolica inquieta molti credenti. Continua

I fratelli Castro – una dinastia comunista – tengono sotto il calcagno il popolo cubano da quasi sessant’anni e hanno tanto pelo sullo stomaco da essere sopravvissuti, con il loro regime, al naufragio dell’Urss.

Pure in questi giorni lo hanno dimostrato. Infatti, con il tacito consenso del Vaticano di Bergoglio, hanno trasformato la messa del papa argentino di domenica scorsa in una manifestazione del Partito comunista cubano. Continua

Circola un’indiscrezione su un presunto scontro fra papa Bergoglio e Benedetto XVI, ma io ritengo che non possa esserci stato. Se non altro per il carattere dei due, politico-gesuitico il primo, mite e gentile il secondo. Entrambi molto attenti ad osservare forme rispettose.

Può essersi trattato di una lamentela, con il sapore della velata critica, da parte di Bergoglio, ma lì in Vaticano anche un lieve sussulto è il segnale di un sommovimento profondo.

Sembra infatti che Bergoglio non abbia gradito l’elogio pubblico che Benedetto XVI ha fatto del cardinale Robert Sarah, il prelato africano che ha appena pubblicato in varie lingue il libro “Dio o niente”. Continua

Continuamente si annunciano fulmini su Medjugorje. Venerdì sera è tornato alla carica il sito di Gianluca Barile. E’ lo stesso che nel giugno scorso lanciò questo dirompente titolo: “Medjugorje, il Vaticano boccia le apparizioni ed isola i veggenti”.

A quel tempo si scatenò una polemica fra vaticanisti e alla fine si appurò che non c’era stata nessuna bocciatura vaticana delle apparizioni, ma che in effetti erano in arrivo provvedimenti dell’ex S. Uffizio. Tuttavia ancora nulla era stato deciso e tutto era rimandato all’autunno.

L’altroieri lo stesso sito ha lanciato questo titolo: “Medjugorje, dal Vaticano nuova bocciatura per i ‘veggenti’: ‘basta testimonianze in parrocchia’ ”. Continua