La vicenda dei “bambini del bosco” sembra una novella. Forse eccessivamente drammatizzata: si spera che finisca bene, risolvendo le criticità rilevate dalle autorità che obiettivamente ci sono.

Poi c’è il solito dibattito. Per esempio l’Associazione nazionale magistrati ha ritenuto di intervenire non solo per chiedere (com’è legittimo) il “rispetto del ruolo della giurisdizione”; non solo per polemizzare con “le strumentalizzazioni di certa politica”; ma anche per entrare nel merito dell’ordinanza (“si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi”). Continua