L’intervento del card. Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht, sabato scorso, al convegno romano di Voice of the Family su “Salute dei malati e salvezza delle anime”, è un colpo durissimo per l’ideologia dei cattolici novax e nopass.

Non solo perché la relazione ( QUI ) illustra con competenza – e non con slogan e teoremi deliranti – la questione dei vaccini (il cardinale ha una formazione medico-scientifica) e risponde sui problemi etici sollevati per l’uso di linee cellulari derivate da aborti (è un esperto di bioetica).

Non solo perché dunque dimostra la fondatezza della Nota della Congregazione per la dottrina della fede che ha dichiarato la liceità morale dell’uso dei vaccini anti-Covid.

Il cardinale arriva a sostenere che vaccinarsi probabilmente è addirittura “un obbligo morale” per il Bene Comune.

E l’aspetto che più mette in scacco i catto-novax è questo: il card. Eijk è un prelato che – culturalmente – rimanda al magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, quindi è uno di quelli che i media, semplificando, definiscono “conservatore”. Continua