Giorni fa “Der Spiegel” ha riferito le parole di papa Bergoglio ad alcuni fedelissimi: “Non è escluso che io passerò alla storia come colui che ha diviso la Chiesa Cattolica”. E’ per questo che il suo amico Eugenio Scalfari lo considera il più grande “rivoluzionario”.

Tempo fa una copertina di “Newsweek” si chiedeva se il papa è cattolico (“Is the pope catholic?”). E un’altra dello “Spectator” lo rappresentava su una ruspa demolitrice col titolo: “Pope vs Church” (il Papa contro la Chiesa). Coglievano un sentire diffuso.

In effetti a quattro anni esatti dalla “rinuncia” di Benedetto XVI e dall’irrompere di Bergoglio, la situazione della Chiesa cattolica si è fatta esplosiva, forse davvero al limite di uno scisma, più catastrofico di quello del tempo di Lutero (che peraltro oggi viene riabilitato nella chiesa bergogliana). Continua