Dal 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas a Israele, politici, giornali e intellettuali ripetono continuamente uno slogan: “Due popoli e due stati”.

Non entro nel merito del conflitto israelo-palestinese. Però stupisce che a sbandierare il vessillo dei “due stati” siano pure coloro che – in polemica con i cosiddetti sovranisti – hanno trascorso gli ultimi anni a ripetere che è finita l’epoca delle sovranità nazionali e che gli stati nazionali sono pericolosi. Continua