Papa Bergoglio è tornato a mettere in discussione la proprietà privata(che “non è intoccabile”) e a parlare di comunismo. La prima lettura della messa di domenica gliene ha offerto l’occasione e lui ha commentato: “Gli Atti degli Apostoli raccontano che ‘nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune’. Non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”.

In effetti, condividere i propri beni non è affatto comunismo. Quando hanno preso il potere i comunisti hanno condiviso i beni altrui, anzi hanno preteso di abolire la proprietà privata in nome della proprietà statale. Che poi è il dominio del Partito.

Tuttavia è assai discutibile che quella pagina degli “Atti degli apostoli” sia “cristianesimo puro”. Inoltre usare quel passo per discettare di economia e di politica, come fa Bergoglio, è storicamente infondato. Continua