“La democrazia” scriveva Arnold Toynbee “è una pagina strappata dal Vangelo”. Infatti lì sono state proclamate la libertà personale e la sacralità (non del Potere, ma) di ogni essere umano. Il limite invalicabile all’arbitrio del Potere.

Oggi l’importanza del cristianesimo nella formazione della civiltà occidentale è contestata. Anzi, è un’eredità rifiutata. Così i cristiani spesso reagiscono più con battaglie di civiltà (pur comprensibili e giuste), a difesa di un’eredità, che concentrandosi sull’essenziale. Ma cos’è l’essenziale? Continua

È il mondo alla rovescia. In Piazza Duomo, a Milano, nel corso degli anni si è visto di tutto: dalle bandiere rosse delle manifestazioni comuniste ai sit-in Lgbt con bandiere arcobaleno fino alle folle di musulmani a pregare Allah rivolti verso la Mecca.

Eppure a far insorgere a velocità supersonica un vescovo ambrosiano, sabato scorso, è stato Matteo Salvini “reo” di aver di aver evocato il Vangelo. In particolare le parole di Gesù, “gli ultimi saranno i primi”, riferendole agli italiani che oggi vengono trattati da stranieri in patria.

Nell’occasione Salvini – anticipando simbolicamente davanti alla sua gente il giuramento che dovrebbe fare come Capo del governo, nell’ipotesi di una vittoria elettorale – ha solennemente proclamato: “mi impegno e giuro di essere fedele al mio popolo, ai 60 milioni di italiani, di servirvi con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo”.

Immediatamente è insorto monsignor Mario Delpini intimando: “Nei comizi si parli di politica”.

Assistiamo così al singolare spettacolo di un vescovo di Milano che invece di criticare partiti e politici che avanzano programmi anticristiani, si scaglia contro un leader politico che afferma di voler difendere le radici cristiane dell’Italia e di far tesoro dell’insegnamento evangelico. Continua