“Perché sei proprio come questo mare: immenso ed arcano, che sempre lo senti dire un suo misterioso pensiero profondo, che capisci, ma non sai ridirtelo a te stesso con parole comprensibili e determinate;

questo mare che ora è calmo ed a stento l’odi appena ansare sulla riva e sembra che sogni, e dopo poche ore è tutto tribulato ed ansimante ed appassionato, e non sai il perché –

… ma calmo od agitato, silenzioso od irato, il mare ha ogni giorno ed ogni istante un minimo comun denominatore, un significato base unico ed inesorabile, che è la sua grandezza: il senso travolgente di una immane aspirazione all’infinito, al mistero infinito.

Così l’anima tua… così la tua vita, nelle vicissitudini angosciose o serene che s’incalzano apparentemente senza motivo: c’è una voce, una passione, una agonia che sta alla base di tutto: ed è la voce la passione l’ansia di Lui, Felicità, Bellezza, Bontà Suprema.

E le esperienze della vita ad altro non possono servire che a farcene sentire sempre più profondo, travolgente, esclusivo il bisogno: soprattutto le esperienze dolorose, soprattutto le più dolorose, soprattutto le più terribilmente dolorose: ed è per questo che esse sono la più grande benedizione. Perdonami: ed è l’unico modo di sentirsi davvero Suo amico”.

Luigi Giussani
Da Lettere ad Angelo Majo
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