BEATITUDINI

E’ memorabile la battuta di Angelo Cecchelin: “Beati gli assetati di giustizia, perché saranno giustiziati”. Ma si può fare di meglio. C’informa la Repubblica (23/6) che il vescovo di Salerno, nella sua omelia domenicale, ha affermato: “Beati i perseguitati dalla giustizia. E’ loro il regno dei cieli”. Se non è una gaffe, è una battuta da 10 e lode.

CACCIARI E “IL NEGRO”

Quando i giornali hanno cercato Massimo Cacciari per chiedergli perché neanche lui s’è fatto vedere all’assemblea del Pd, ha sbottato polemico: “Sono il sindaco di Venezia e ho da fare cose più serie della politica…” (Corriere della sera, 21/6). Continua

IN VITO

Vito Mancuso, definito “teologo cattolico”, è andato al programma di Lord Corrado Augias che era, come al solito, “perfetto nel suo vestito sartoriale”.
Sostiene Aldo Grasso (Corriere della sera, 8/6) che a un certo punto di quella puntata Umberto Galimberti ha sentenziato che “dentro di noi s’agita un ospite inquieto: il nichilismo” e Lord Augias ha fatto notare che Mancuso aveva “una giacca sbagliata” e “c’è un bottone che lo stringe”.
C’informa Grasso che allora Lord Augias ha fatto “sbottonare in diretta il teologo” che, timido e imbarazzato, alla fine di una così alta prestazione teologica si è fatto sfuggire “una frase elogiativa, tipo ‘complimenti per la trasmissione!’ ”.
Conclude Grasso: “studiare tutta la vita teologia per poi dire ‘complimenti per la trasmissione’ significa che qualcosa non quadra”. Ma c’è di peggio per i circoli che contano: andare ospite nella sartoria di Lord Augias con la giacca sbagliata. Un’eresia. Continua

Vorrei difendere la Rai, dove lavoro, su questo giornale che le è spesso ostile.
La Rai sarà più che mai una ricchezza per il Paese se saprà aprirsi e rinnovarsi come sta facendo la classe dirigente italiana (il Papa stesso ha riconosciuto l’inizio di tempi nuovi, dicendosene lieto). Ma come farlo?

Ieri, sulla Stampa, Paolo Martini, uno dei giornalisti più esperti di televisione, ha anticipato il prossimo palinsesto della Rai per l’informazione.
Lui, che certamente non è di centrodestra, ha tratto questa conclusione: “La tv di Stato, a sorpresa, si offre sul mercato con un volto così arroccato a sinistra, che nemmeno ai tempi del governo Prodi ha mai avuto”.
Il servizio pubblico è tenuto al massimo pluralismo e, in questo momento storico, l’area politico-culturale di sinistra è ai minimi storici nel Paese (così dicono le urne): possibile che invece in tv, come dice Martini, detenga l’esclusiva? Se così sarà, scoppieranno polemiche infuocate. Si possono evitare? E come? Continua

COGITO INTERRUPTUS

Il “tutto è politica” ha prodotto effetti incredibili. Ma a 40 anni dal ‘68 vengono ancora alla luce nuove modalità di invasione politica del “privato”.
Per esempio sulla pagina “Salute” del Corriere della sera (8/6) la lettrice Raffaella scrive: “quando faccio l’amore non riesco a pensare ad altro”, invece “il mio uomo ogni volta, nel bel mezzo dell’amplesso, ha la pretesa di intavolare discussioni” e “perfino accanite discussioni in tempo di elezioni o di accadimenti politici. Se gli chiedo di rimandare la discussione a più tardi lui protesta. Sbaglia lui o sbaglio io?”

La sessuologa Gianna Schelotto risponde: “Lei ha ragione: è piuttosto bizzarro che il suo uomo apra discussioni e addirittura impegnati dibattiti politici durante il rapporto sessuale. Ma questo strano comportamento potrebbe risultarle più comprensibile se lo si considerasse una delle tante possibili modalità per eccitarsi”. Continua

E’ proprio vero che Dio rende nota la potenza della sua salvezza attraverso la letizia di certi volti…

Vasco Rossi ha preso cappello per il mio corsivo di martedì scorso. E ieri ha scritto una risentita replica sulla Stampa. Pensavo che, presentandosi come trasgressivo, irriverente e anarchico, avesse un po’ di senso dell’umorismo e di autoironia. Invece si prende maledettamente sul serio. Mi spiace. Saper sorridere anche di sé rende più simpatici. Continua

VITE SPERICOLATE

Fu la mamma che iscrisse Vasco, fin da piccolo, alla scuola di canto del maestro Bononcini. E a 13 anni lui vinse l’ “Usignolo d’oro” che era – ci spiega Wikipedia – “una manifestazione canora modenese, nata per contrastare lo Zecchino d’oro”. Già allora stava contro il Potere impersonato da Mago Zurlì?
Fatto sta che giovedì Vasco Rossi ha iniziato il suo concerto (Rai 2, ore 21) citando Spinoza contro il Potere.
Va detto che lì per lì, causa la sua pronuncia bolognese, sembrava avesse detto “Spinosa” e veniva da pensare che si riferisse al giornalista Antonio Spinosa. Invece intendeva proprio citare Baruch, quasi che lui e Spinoza siano da sempre pappa e ciccia.
C’è perfino chi l’ha preso sul serio deducendone che il cantante evoca il filosofo secentesco perché “deve sentirselo vicino” (La Stampa, 30/5).
Ecco cosa fa Vasco nelle sue notti insonni: legge Spinoza, s’immerge nell’ “Ethica more geometrico demonstrata”, fa le ore piccole sul “Compendium grammatices linguae hebreae”, approfondisce il “Deus sive natura”, si concentra sulla “doppia causalità” e la sostanza come “causa sui”. Continua

Oggi due notizie:
1. Le parole della Madonna nell’apparizione del 2 giugno a Mirjana
2. Cosa c’entra la monnezza di Napoli con secoli di arte, con Van Gogh e Picasso, con Heidegger e san Paolo e anche con Gesù ? Continua

NEUROPA

L’Occidentale del 20 maggio lancia questa notizia: “In Olanda la polizia ha fatto irruzione nella casa del disegnatore Gregorius Nekchot e lo ha trascinato in galera per alcune vignette ritenute offensive dell’Islam…
La denuncia era partita da un olandese convertito alla religione musulmana. Né in Olanda né nel resto d’Europa si è sollevata una sola critica a questo provvedimento”.
Strano che l’Italia, sempre zelante nel difendere il diritto di satira, se ne infischi altamente. E’ strano che l’Europa, sempre pronta a sollevare scandali contro l’Italia per presunte lesioni ai diritti umani, non abbia ritenuto di convocare il suo Parlamento per discutere dell’accaduto.
Ma forse è meglio. Se l’avesse fatto probabilmente sarebbe stato il disegnatore a essere condannato.

L’Occidentale pubblica anche la foto di una sfilata di moda in Austria dove “un noto produttore di lingerie inglese” ha fatto sfilare “due modelle in guèpiere che trascinano in catene un finto cardinale”.
Il giornale osserva che “nessuno si sarebbe azzardato a mettere in passerella, non dico un finto profeta ma neppure un imam o un ayatollah”. Continua

Ormai ogni sortita dell’ex arcivescovo di Milano è sempre più desolante. Come una deriva solitaria, sempre più triste e incomprensibile… In questa esternazione, di cui parlo qua sotto, ce ne sono di cose incredibili (per esempio quanto dice sul Corano: ne ha scritto Camillo Langone sul Foglio del 21 maggio), ma io ho dovuto concentrarmi su ciò che dice a proposito di Lutero e della Chiesa…. Continua