Caro Matteo (Renzi),

negli ultimi anni (come sai) non ho condiviso quasi nulla delle tue idee. Ciò non mi impedisce di riconoscere che sei (e resterai a lungo) uno dei più abili protagonisti della politica italiana. Giganteggi in un centrosinistra di mediocri.

Lo ha dimostrato la nascita (per me sciagurata) di questo esecutivo, che si deve solo alla tua scaltrezza tattica, anche se non ti viene riconosciuto da chi ne ha beneficiato.

Sia chiaro: vederti scendere in campo (seguito dal Pd) per scongiurare il voto degli italiani (perché avrebbe dato la vittoria al centrodestra), vederti capovolgere le tue posizioni sul M5S, passando di colpo da “mai con i 5 stelle” a “facciamo un governo con il M5S”, facendo leva sul terrore dei grillini di perdere la poltrona in parlamento, è stato uno spettacolo avvilente (per me e molti italiani).

Ma riconosco che – politicamente parlando – il tuo è stato un colpo da maestro (del resto vieni dalla città di Machiavelli). Lo scopo che perseguivi l’estate scorsa è stato raggiunto. Ma tu stesso, già in autunno, ti sei reso conto che questo esecutivo non era all’altezza dei problemi dell’Italia e subito ti hanno accusato di destabilizzarlo per le tue critiche.

Poi, imprevista, è arrivata pure questa tempesta epocale. E ora la nostra povera Italia paga un prezzo salatissimo trovandosi a vivere la più drammatica crisi della sua storia repubblicana col peggior governo che si sia mai visto, un governicchio tanto dilettantesco e incapace quanto presuntuoso e arrogante.

Vogliamo lasciare un paese afflitto da questa tragedia nelle mani dell’avvocato di Volturara Appula che si concepisce come un uomo solo al comando, che fa continui reboanti annunci e non conclude nulla?

Tu sai meglio di tutti che Conte, trovatosi per caso a Palazzo Chigi, è un dilettante allo sbaraglio, in politica, abile solo nel trasformismo. Anche se ora – barricato nella sua stanza adibita a studio televisivo – sotto la guida di Rocco Casalino si è convinto di essere Churchill nella Seconda guerra mondiale.

Siamo seri. La sua imbarazzante inadeguatezza è evidente a tutti e lo scivolone di venerdì scorso dimostra pure che se ne infischia degli inviti all’unità di Mattarella e del bisogno del Paese di compattarsi.

Tu sai che questo esecutivo non è all’altezza, non ha visione e non può guidare un’Italia che è davanti a una catastrofe economica e che conta i suoi morti a migliaia.

Siccome sei tu che hai messo in piedi questo governo, oggi tu hai il dovere di liberarcene, anche perché solo tu nel centrosinistra ne hai la capacità e la forza.

Non mi aspetto che tu anteponga l’interesse della nazione a quello della tua fazione. Ma stavolta l’interesse politico tuo, del tuo partito e l’interesse vitale dell’Italia coincidono: c’è l’assoluta necessità di mandare a casa questi incapaci ed è anche ora che torni in campo tu al posto delle riserve(mi pare che il tuo partito stia pagando salatamente – stando ai sondaggi – la sua marginalità e la permanenza di questo governo disastroso).

Sappiamo tutti che non sarebbe un salto nel buio perché non si può andare a votare adesso e perché c’è un’ampia convergenza sull’idea di un governo di unità nazionale che riunisca il meglio e rappresenti veramente tutto il Paese per trascinarlo fuori dalla pandemia e dalla catastrofe economica.

In queste ore mi ha incuriosito Davide Serra, amministratore delegato del fondo Algebris, che credo sia ancora un tuo amico (lui è sempre un tuo tifoso).

Dunque Serra su twitter rilancia sarcasticamente le disastrose dichiarazioni di Conte che il 27 gennaio, di fronte all’incombente epidemia, affermava “siamo prontissimi” e, sempre su twitter, Serra bombarda a tappeto premier e M5S (“Conteballe rappresenta il Populismo che mente sempre. 2018 era contro Euro. Ora Pro Euro. Lui vive nel Grande Fratello. E pensa dicendo balle possa governare… In Europa mai lo ascolteranno. E fanno bene!”).

Mi ha incuriosito che fra questi tweet di attacco a Conte e di sostegno a te, ne abbia inserito uno dove, pur in un italiano zoppicante, dice: Unico modo Italia si salva è avere Mario Draghi Premier e poi Presidente della Republica. Governo con il meglio della Competenza / Esperienza / Intelligenza”.

Dire Draghi oggi significa evocare la politica da lui indicata nel suo ultimo intervento. Inoltre egli non scenderebbe mai in campo se non col sostegno di uno schieramento di unità nazionale.

Non so se è questa l’aria che tira dalle tue parti. Di certo solo tu puoi iniziare il “Conte alla rovescia”. Se li manderai a casa l’Italia te ne sarà grata. Ma fate presto!

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Antonio Socci

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Da “Libero”, 12 aprile 2020