Di corbellerie, contraddizioni e assurdità il mondo Novax è prodigo. C’è chi diffonde addirittura l’idea della “psico-pandemia”

Alcuni nel corso dei mesi hanno ripetuto che il Covid è come un’influenza, che è drammatizzato per ragioni oscure, che il vaccino è peggio del virus e le varie misure precauzionali fanno solo danni. Se provate a controbattere, dati alla mano, rischiate spesso di essere bersagliati di insulti.

C’è chi ritiene che il famoso don Ferrante dei “Promessi sposi” sia un tragicomico antesignano di questo genere di persone (egli però, se non altro, non insultava il prossimo).

L’ESPERTO

Don Ferrante entra nella narrazione manzoniana quando, con la moglie, donna Prassede, dà al cardinal Federigo la sua disponibilità ad ospitare Lucia.

Il Manzoni tratteggia con umorismo il temperamento della moglie: “Con l’idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care”.

Don Ferrante voleva essere “uomo di lettere” e “passava di grand’ore nel suo studio, dove aveva una raccolta di libri considerabile”. Lui – che aveva Aristotele come filosofo di riferimento – si piccava di essere esperto di politica, di scienza, di cavalleria e perfino di magia e di stregoneria. Ma soprattutto nell’astrologia “era tenuto, e con ragione, per più che un dilettante”. Continua