Durante la conferenza stampa aerea di ritorno dal Bangladesh, il 2 dicembre, (vedi QUI e il Post Scriptum di Sandro Magister QUI ) la giornalista francese Etienne Loraillère ha posto questa domanda a Bergoglio: “Qual è la sua priorità: evangelizzare o dialogare per la pace?”.
La risposta di Bergoglio – dopo una sequela di assurdità inconcepibili – alla fine arriva in questi termini inauditi:
“La sua domanda: cosa è prioritario, la pace o la conversione? Ma quando si vive con testimonianza e rispetto, si fa la pace. La pace incomincia a rompersi in questo campo quando incomincia il proselitismo, e ci sono tanti tipi di proselitismo, ma questo non è evangelico”.
In pratica Bergoglio sostiene che annunciare il Vangelo (fare proselitismo) crea divisione e il senso della presenza dei cristiani nel mondo è dialogare, “fare la pace”. MA LA CHIESA NON E’ L’ONU. ESISTE PER ANNUNCIARE GESU’ CRISTO A TUTTI GLI UOMINI.
Come ha osservato Riccardo Cascioli ( QUI ) questa risposta di Bergoglio rende sostanzialmente inutili (se non dannose) le missioni e i missionari e di fatto delegittima i tanti martiri cattolici che ci sono stati nella storia (i quali, evidentemente, hanno fatto l’errore di anteporre l’annuncio di Cristo all’andare d’accordo con tutti)
Una risposta del genere, che poi è perfettamente in linea col comportamento di Bergoglio che di fatto sconsiglia le conversioni, pone una questione molto più grande e grave .
MI CHIEDO SE QUESTA SIA LA RISPOSTA DI UN PAPA… IL MANDATO APOSTOLICO DI GESU’ E’ UN ALTRO ED E’ MOLTO CHIARO:

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