Ciò che sta accadendo in Russia in queste ore è del tutto incerto. Ma, di sicuro, se Vladimir Putin avesse fatto tesoro della lezione del “Principe” di Niccolò Machiavelli non dovrebbe oggi fronteggiare la sollevazione guidata di Evghenij Prigozhin, capo della Brigata Wagner (27 mila mercenari armati fino ai denti) che, di fatto, proprio a Putin deve la sua esistenza. Continua

La liberazione dell’Italia dal dominio straniero e la sua unificazione – com’è noto – è avvenuta nell’Ottocento, dopo secoli di decadenza politica, in enorme ritardo su quasi tutti gli altri paesi, per via militare, con l’intromissione di altre potenze e con guasti storici colossali, soprattutto al Meridione d’Italia.

Ma pochi sanno che il sogno di un’Italia libera avrebbe potuto realizzarsi già nel Cinquecento. In quegli anni l’Italia era la capitale culturale del mondo, nelle corti europee si imparava l’italiano come oggi si studia l’inglese. Le città italiane erano le più ricche e fiorenti d’Europa.

La Firenze rinascimentale e la Roma papale illuminavano la civiltà europea e perciò mondiale. Dunque un’Italia libera e potenzialmente unita, in quel momento storico, sarebbe stata una potenza di primissimo piano. Continua

E ora c’è chi tifa spread? E’ del tutto legittimo, in democrazia, criticare la manovra economica del governo, ma c’è un partito trasversale (forte nel Palazzo e debole nel Paese) che ha un’irresistibile e inaccettabile tentazione: appunto tifare spread.

O comunque “tifare Mercati” o Unione Europea o Macron o Merkel o qualunque altra entità che possa creare problemi al governo. E magari metterlo in crisi e abbatterlo, replicando quello che accadde nel 2011 al governo Berlusconi.

Non voglio affatto dire che tutti coloro che avversano questo governo “tifino spread” o confidino nello straniero. Anzi, spero sinceramente che solo una piccola minoranza cada in questo errore. Ma temo che la tentazione sia di molti.

Di fatto vuol dire tifare contro l’Italia, anche se gli interessati non lo confesseranno mai neppure a se stessi. Anzi, diranno di voler difendere l’Italia dal populismo gialloverde. E sosterranno sentirsi chiamati a far argine contro gli irresponsabili. Continua