Vittorio Messori è uno degli scrittori italiani viventi più conosciuti e più tradotti nel mondo. Se non fosse un cattolico Doc (di quelli che non frequentano i salotti) sarebbe osannato come un mito dal sistema mediatico e dalle accademie.

È amato dal popolo cristiano, ma non dalle élite intellettuali verso le quali lui – conoscendole bene – non ha mai avuto i complessi di inferiorità clericali, anche perché il suo approdo alla Chiesa Cattolica è dovuto a una conversione adulta, avvenuta quando era già ventenne. Continua

Esattamente trent’anni fa, alle elezioni politiche del 27-28 marzo 1994, accadde un evento che avrebbe segnato la vita pubblica dei decenni successivi: la vittoria di Silvio Berlusconi che aveva appena fondato Forza Italia e aveva costruito – in tempi strettissimi – una coalizione di centrodestra (diversificata per territorio) prima inimmaginabile.

È ormai un avvenimento che appartiene alla storia. Si faranno studi e analisi sulle vicende di quegli anni, ma bisogna porsi anche una domanda di più largo respiro sui cambiamenti culturali che il “berlusconismo” politico comportò. Continua

Suggerisco la lettura del Messaggio Urbi et orbi del Papa per la Pasqua QUI.

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Il nome Pasqua viene dall’ebraico Pesach che significa passaggio (il passaggio degli Ebrei attraverso il mar Rosso, dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione). Per i cristiani è la resurrezione: il passaggio di Gesù dalla morte alla vita.

Ma in questi giorni sembra che la settimana di Passione non passi e resti inchiodata al buio del venerdì santo. Infatti il mondo rimane sull’orlo dell’abisso, fra violenze atroci e guerre che rischiano di diventare planetarie. Continua

Il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, Libero, Il Giornale e la Verità hanno pubblicato tre anticipazioni del mio libro (già oggi sugli scaffali delle librerie), “Dio abita in Toscana. Viaggio nel cuore cristiano dell’identità occidentale” (Rizzoli).
Si possono vedere Qui , QUI e Qui . Continua

C’era una volta una regina… O una principessa destinata a diventare regina. Sembra l’inizio di una favola felice.

Del resto chiunque (fino a venerdì) pensava che Catherine Middleton, per tutti Kate, giovane e bella, madre di tre fanciulli e moglie di William, principe di Galles ed erede al trono, fosse stata fortunata e avesse avuto tutto dal destino per essere umanamente felice. Ma cos’è la condizione umana!

“Ho un cancro e sono in chemioterapia”, ha reso noto nel video di venerdì, dove appare stanca, pallida e provata (anche per il recente intervento chirurgico). Quanto siamo fragili e quanto è precaria la nostra esistenza sulla terra, anche se abitiamo castelli e facciamo parte di famiglie reali. In un attimo la felicità è spazzata via. Continua

Tempo fa lessi questa straordinaria pagina di Joseph Ratzinger:

“Il male non è affatto – come reputava Hegel, e Goethe vuole dimostrarci nel Faust – una parte del tutto di cui abbiamo bisogno, bensì la distruzione dell’Essere. Non lo sipuò rappresentare, come fa il Mefistofele del Faust, con le parole: ‘io sono una parte di quella forza che perennemente vuole il male e perennemente crea il bene’. Il bene avrebbe bisogno del male e il male non sarebbe affatto realmente male, bensì proprio una parte necessaria della dialettica del mondo. Con queste filosofia sono state giustificate le stragi del comunismo che era edificato sulla dialettica di Hegel vòlta in prassi politica da Marx. No, il male non appartiene alla ‘dialettica’ dell’Essere, ma lo attacca alla radice” (da “Fede, verità e tolleranza” edizioni Cantagalli). Continua

Martedì 26 marzo esce in tutte le librerie il mio nuovo libro, Dio abita in Toscana. Viaggio nel cuore cristiano dell’identità occidentale (Rizzoli).

Si può già prenotare sul sito della Rizzoli  QUI . 

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In vista delle elezioni europee – e quindi del redde rationem – a sinistra è iniziato il fuggi fuggi da questa UE, governata dalla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, che fu votata dalla coalizione Ppe, Socialisti, liberali e Macron (con l’aggiunta del M5S).

Evidentemente si rendono conto di quanto sono impopolari le politiche fanaticamente ideologiche (e pure inutili) che – anzitutto su spinta della sinistra – hanno imposto ai popoli, con costi insostenibili per la gente comune. Continua

Il cosiddetto “caso Di Cesare” non deve essere ridotto a una polemica di giornata o a provvedimenti contro la professoressa Donatella Di Cesare (che io, francamente, eviterei). È invece un’occasione per fare finalmente una seria riflessione culturale e politica. Che non è mai stata fatta davvero.

L’antefatto è il tweet che la Di Cesare, docente di filosofia all’Università La Sapienza di Roma, ha scritto per la morte della brigatista rossa Barbara Balzerani. In quel tweet, poi cancellato dalla docente, si leggeva: “La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna”. Continua