Di recente sono stato a Pontremoli a presentare il mio libro sulla Toscana, nella bella piazza di quella cittadina della Val di Magra.

Per arrivarci sono passato vicino a Luni che dà il nome alla Lunigiana, la terra che è fra il mare e quelle Alpi Apuane in cui Michelangelo trovava il marmo per capolavori come il Mosè e la Pietà vaticana(coltivò addirittura il sogno di scolpire una di quelle montagne perché il colosso si vedesse dal mare). Mille suggestioni vengono in mente percorrendo la nostra terra. Continua

Per il filosofo francese Michel Onfray (La Stampa 31/7) Macron ha fatto della cerimonia di apertura delle olimpiadi “un grande specchio narcisistico che ha esibito in mondovisione con i miliardi del contribuente prelevati dalle casse di un Paese in fallimento… una baracconata vanagloriosa del sistema… una parata oscena e sprezzante”. Continua

Il giorno in cui la Francia macroniana ha mostrato in mondovisione una grottesca parodia dell’Ultima Cena di Cristo, era l’ottavo anniversario del martirio di padre Jacque Hamel.

Il 26 luglio 2016, nella chiesa di Santo Stefano di Saint-Étienne-du-Rouvray, a Rouen, questo sacerdote di 85 anni, alla fine della Messa (che, fra l’altro, è proprio l’attualizzazione dell’Ultima Cena), fu sgozzato da due estremisti fedeli allo Stato islamico. Il vecchio sacerdote fu costretto a inginocchiarsi, ma prima di essere sgozzato disse: “Vattene, Satana!”, “lontano da me, Satana!”

Nella Francia reale un prete viene sgozzato sull’altare e bruciano chiese e cattedrali (a partire da Notre Dame) per curiosi incidenti. Nella Francia ufficiale, quella del potere, si allestisce in mondovisione una parodia di quell’Ultima cena in cui Cristo ha istituito l’eucaristia. Il caso ha voluto che la sceneggiata parigina avvenisse proprio nell’anniversario dell’ultima cena, cioè l’ultima messa di padre Hamel. Una coincidenza che fa riflettere. Continua

L’evento culturale dell’estate non è innanzitutto la visita turistica a città d’arte, mostre o musei, ma il ritrovamento fisico della natura per uomini che vivono prevalentemente in ambienti urbani o comunque costruiti dall’uomo.

Si può giustamente obiettare che anche il cosiddetto paesaggio è in parte una realtà culturale, cioè plasmata dall’uomo (la Val d’Orcia, per esempio, è un capolavoro collettivo di molte generazioni di nostri padri) e spesso, per tanti motivi, è ancora più bella della cosiddetta “natura incontaminata”.

Tuttavia ci sembra che in estate una natura originaria e non antropizzata arrivi ai nostri sensi in maniera diretta e imponente: è il caso del cielo stellato e del mare. Continua

L’epoca Biden finisce (male) come è cominciata. Era iniziata infatti con la catastrofica e sgangherata uscita dall’Afghanistan. Il modo in cui quel popolo fu di colpo abbandonato ai talebani – con una partenza delle truppe Usa che sembrò a tutti una fuga – dette al mondo una tale impressione di debolezza, confusione e inaffidabilità della superpotenza – come leader planetaria – da indurre i suoi avversari illiberali a occupare spazi.

Da qui l’esplodere di conflitti (anzitutto in Ucraina e Medio Oriente) che hanno fatto montagne di morti, che ci hanno portato alla soglia di una terza guerra mondiale, che hanno provocato la saldatura fra Russia e Cina e hanno disastrato le economie, anzitutto quelle dei paesi europei. Continua

“L’inizio della vita del figlio non si può leggere senza leggere la vita della mamma; e la vita dopo la nascita non si capisce se non si legge la vita prima di nascere”.

Quando si parla di “utero in affitto” – invece di considerare la donna come se fosse un forno intercambiabile in cui si fa cuocere un pane (che resta estraneo al forno) – bisognerebbe tener presenti le parole citate, tratte dal bel libro del neonatologo Carlo Bellieni, intitolato I primi 1000 giorno d’oro (Ancora). Continua

Il quotidiano dei vescovi Avvenire è cristiano? L’abc della fede è la gratitudine per quello che Dio ci dà. Papa Francesco invita a ringraziarlo “riconoscendo che tutto il bene è dono suo” e così ha fatto Donald Trump dopo essere scampato per un centimetro alla pallottola.

Ma Avvenire ieri lo ha attaccato per questo paragonandolo al patriarca di Mosca che evocò Dio per giustificare l’invasione dell’Ucraina. I due fatti sono del tutto opposti. La gratitudine di Trump è casomai identica a quello di Giovanni Paolo II quando, anch’egli, sopravvisse all’attentato. Continua

Un anno fa sui media italiani si è cominciato a parlare della cantante Taylor Swift che negli Stati Uniti aveva acquisito una straordinaria popolarità. Da noi era dunque famosa per essere famosa (oltreoceano).

In Italia – come è stato notato – nessuno conosceva le sue canzoni(poche le eccezioni). Eppure quando – poco dopo – è stato annunciato il suo tour europeo è iniziata la “febbre” che poi ha portato migliaia di persone allo stadio milanese di San Siro per ascoltarla. Continua

Mentre propongo il mio articolo sull’attentato a Trump, ricordo che è in corso negli Stati Uniti il grande pellegrinaggio (voluto dai vescovi per preparare il Congresso eucaristico). Si tratta di due itinerari che tracceranno una croce su quel Paese, attraversando 27 stati e 65 diocesi e coprendo una distanza complessiva di 6.500 miglia a piedi. Portando Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento per le strade e le città di quella nazione i vescovi americani implorano la benedizione del Cielo. Ne ho scritto QUI. Una bellissima iniziativa (come un grande esorcismo) che avrà effetti benefici per questo grande Paese e, di conseguenza, per il mondo.

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Il proiettile che volava verso la testa di Donald Trump, per un piccolo movimento dell’ex Presidente nell’ultima frazione di secondo, ha colpito solo il suo orecchio. Così ha avuto salva la vita.

Senza quel movimento sarebbe stato un colpo mortale per lui e pure per la pace negli Stati Uniti che, secondo Paolo Mieli, “sarebbero precipitati nella guerra civile”. Infatti la pallottola, ferendo l’orecchio, è passata a un centimetro dal cervello. Continua