Gad Lerner, nel suo blog, prima di occuparsi della fondamentale causa delle sue galline, ha fatto “una modesta proposta ai vescovi italiani”: sostituire Dino Boffo alla direzione di “Avvenire” Continua

Ezio Mauro e Vittorio Feltri: due autogol? Cominciamo dal primo. Il caso è buffo. Mercoledì scorso Benedetto XVI ha pronunciato parole di così grande attualità che sono finite nei titoli di apertura di tutti i tg, nei siti internet e ieri su tutti i giornali. Proprio perché toccavano i temi più scottanti. Continua

Cosa sta accadendo nella Chiesa italiana? Tanti – specie cattolici – se lo chiedono in questi giorni. Ritengo che si drammatizzino troppo vicende di cronaca come lo scontro tra Feltri e Boffo, il quale, forse, dall’attacco del Giornale potrebbe ricavare addirittura una proroga della sua direzione. Continua

E’ in corso un assedio da parte di Repubblica alla Chiesa. Proponendosi come pii e austeri custodi della morale sessuale cattolica, i censori   di Ezio Mauro ed Eugenio Scalfari, paladini della più rigorosa castità, anche ieri hanno “sparato” un editoriale di Adriano Prosperi (specializzato in sgangherati attacchi anticlericali) per inventarsi, nientemeno, una “Chiesa che punta il dito sulla moralità del premier”. Come loro vorrebbero. Continua

Ci sono giornali e intellettuali che strattonano la Chiesa esigendo la condanna del peccatore. Si rassegnino: Berlusconi è corazzato da quel Gigante che attraversa le pagine dei Vangeli e che è la Misericordia fatta carne. Non è “protetto dai preti” (per qualche losco interesse), ma da Gesù stesso (come ciascuno di noi peccatori). Continua

Una proposta del governo approderà all’aula di Montecitorio la settimana prossima: chi presenta false dichiarazioni per regolarizzare le colf rischia da uno a sei anni di carcere. Ripeto: da uno a sei anni di carcere. Così poco? Ma perché non si commina direttamente la pena di morte?
Difficile dire se un’idea tanto magnanima e saggia sia dovuta alla straordinaria cultura liberale di qualche politico – passata inosservata al consiglio dei ministri e all’Istituto Leoni – o sia direttamente un effetto della calura estiva. Continua

Se si legge con attenzione l’enciclica …
C’è un personaggio inquietante e apocalittico che Benedetto XVI evoca, a sorpresa, nella recente enciclica “Spe salvi”: l’Anticristo. Per la verità il papa non cita direttamente questo oscuro soggetto che è drammaticamente preannunciato fin dal Nuovo Testamento, ma lo chiama in causa attraverso una citazione di Immanuel Kant che fa una certa impressione rileggere in questi tempi in cui l’Europa sembra in guerra contro la Chiesa, spesso strumentalizzando alcuni gruppi sociali (come gli immigrati musulmani o le donne o gli omosessuali) per sradicare le radici cristiane e per limitare la libertà dei cattolici e della Chiesa. Scriveva Kant: “Se il cristianesimo un giorno dovesse arrivare a non essere più degno di amore (…) allora il pensiero dominante degli uomini dovrebbe diventare quello di un rifiuto e di un’opposizione contro di esso; e l’anticristo (…) inaugurerebbe il suo, pur breve, regime (fondato presumibilmente sulla paura e sull’egoismo). In seguito, però, poiché il cristianesimo, pur essendo stato destinato ad essere la religione universale, di fatto non sarebbe stato aiutato dal destino a diventarlo, potrebbe verificarsi, sotto l’aspetto morale, la fine (perversa) di tutte le cose”.
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Santoro e altri martiri

Sul bimestrale dell’Università Cattolica, “Vita e pensiero” (3/2009) interviene Riccardo Iacona, storico reporter di Michele Santoro, oggi autore del programma “Presadiretta” su Rai 3. Titolo dell’articolo: “Cattiva politica e cattiva televisione”. Iacona spiega i temi di cui si occuperà la prossima serie di “Presadiretta”, poi fustiga la politica che sposta l’attenzione su questioni fittizie (per non occuparsi dei problemi veri) e infine attacca il giornalismo che, a suo dire, la supporta: “lo stesso meccanismo di ‘spostamento’ viene fatto dal sistema dell’informazione del nostro Paese, con un’interessante alleanza tra ‘cattiva politica’ e ‘cattiva televisione’, dove di fatto l’una alimenta l’altra e tutt’e due si adoperano fortemente a cancellare la realtà… Vi pare possibile che bisogna aspettare una puntata di Presadiretta o di Report per vedere un reportage su come funziona la scuola?”.

Ma questa “cattiva televisione” chi la fa? Non sono quasi tutti di sinistra? Consideriamo gli approfondimenti dell’anno appena trascorso. Il lunedì avevi Gad Lerner in prima serata sulla 7, il martedì toccava a Floris su Rai3 con Ballarò, il mercoledì c’era Ilaria d’Amico sulla 7, il giovedì era la volta di Santoro, il venerdì vedevamo Riotta del Tg1 e “Mi manda Rai3”. Il sabato e la domenica dilagava a Fabio Fazio e andava in onda l’Annunziata. Quindi Report della Gabanelli e Presadiretta di Iacona. Infine ogni sera sulla 7 c’è “Otto e mezzo” di Lilli Gruber. Mi chiedo di quale “cattiva televisione” parli Iacona se dappertutto ci sono i “buoni” e sempre e solo i “buoni”. Santi e naturalmente martiri.

Vian col vento

Il direttore dell’Osservatore romano, Giovanni Maria Vian ha voluto in prima pagina l’elogio dell’eretico Calvino firmato da Alain Besançon. E su un simile giornale ha destato qualche sorpresa.
Intervistato dalla Stampa (3/7), Vian definisce Calvino “grande umanista”, aggiungendo che “credeva ai dogmi” (a tutti?).
Gli ha risposto lo storico cattolico Franco Cardini lamentando che “i cattolici non sanno la storia”.
Giudizio duro visto che il direttore dell’Osservatore è, appunto, uno storico, come pure Lucetta Scaraffia che è definita dalla Stampa “promotrice di questa operazione”.
Nel merito Cardini spiega che, secondo lui, i riabilitatori cattolici di Calvino “dimenticano le sanguinose guerre e divisioni provocate in Europa e le centinaia di povere donne… che Calvino ha fatto bruciare”. E ancora: “Calvino creò un sistema liberticida, totalitario, un regime radicale e intollerante… Rivalutarlo è pericoloso”.
Secondo Cardini l’operazione è fatta da “neoconvertiti e ferventi insospettabili” nel clima di “distensione verso il mondo protestante”, dopo anni in cui è stata forte l’influenza di “fondamentalisti Usa dell’era Bush”. Dunque “attraverso Calvino si vuol lodare il capitalismo e le sue origini” (riprendendo vecchie e confutate idee weberiane).
Che dire? Cardini fa il dietrologo e ci va giù troppo pesante. Ma le posizioni di certi neoferventi lasciano interdetti quando sono pubblicate dall’Osservatore e molto amplificate da ambienti culturali non cattolici (forse perché l’Osservatore non lo legge nessuno).

E chi se ne frega

“Silvio Muccino scopre l’Africa” (La Stampa, 11/7).
“Gad Lerner non ha più le zanzare in campagna” (Il Foglio 11/7).
“La Arroyo finge di avere l’influenza e si fa rifare il seno” (La Repubblica, 10/7)
“E Bossi annuncia dal palco. ‘Renzo è stato promosso’ ” (Corriere della sera 12/7). P.S. Il Corriere spiega questo titolo informando che “il figlio del Senatur” ha preso la maturità scientifica “dopo tre bocciature”
“Noemi sogna da attrice: vorrei fare il cinepanettone” (Corriere della sera, 4/7)
“Marino: mi candido per vincere” (La Repubblica, 5 /7)
“Carra: la scissione? Non la escludo” (Corriere della sera, 10/7)
“Garden Party a Kensington Palace dai principi di Kent” (Il Foglio 7/7, rubrica “Alta società”).

Fonte: © Libero – 12 luglio 2009

L’industria mediatica celebra ed esalta, da anni, la generazione sessantottina anche perché è quella che oggi ha in mano il potere e il contropotere (nei giornali, nel cinema, nella cultura, in politica). Quindi celebra se stessa. Una generazione imbottita di ideologia che ha preteso di essere (e d è) la lotta e il governo, la sovversione e l’establishment. Continua