Cosa sta succedendo nella Chiesa Cattolica? Siamo alla vigilia di un terremoto? Molti segnali inducono a pensarlo e quello arrivato ieri dalle colonne di “Repubblica” – a firma di Alberto Melloni – è davvero clamoroso, perché mostra il duro divorzio di certe aree cattoprogressiste da papa Bergoglio che prima sostenevano entusiasticamente.

Melloni – simbolo della “Scuola di Bologna” e dell’ala “progressista” della Chiesa – inizia la sua requisitoria sottolineando che il cardinale tedesco Marx, nella sua recente lettera di dimissioni, “ha di fatto chiesto le dimissioni del Papa”. Continua

Il presidente americano Joe Biden – rinsaldato l’asse Usa-Gran Bretagna-UE – chiede ai Paesi del G7 di rispondere uniti alla sfida cinese. Ci sono infatti delle misure da prendere contro l’espansionismo di questa superpotenza dittatoriale.

La lista dei problemi è lunga e va dalla violazione dei diritti umani alla concorrenza sleale, dalla “Via della seta” fino alla verità sulle origini del Covid 19, il devastante virus che ha messo ko il mondo e che potrebbe essere sfuggito dal laboratorio di Wuhan.

Il nostro premier Mario Draghi è fra i leader del G7 che comprendono le preoccupazioni della Casa Bianca (infatti ha raffreddato i rapporti con la Cina rispetto al precedente governo), ma nella maggioranza che sostiene il suo esecutivo c’è una Sinistra che non concorda con l’obiettivo atlantico di contrastare e contenere la superpotenza cinese.

Fra l’altro è un’area politica che, su questo ed altri temi, prefigura un vero e proprio “partito anti-Draghi”, partito che medita di vendicare il governo giallorosso crollato. Continua

CONTE IN ROSSO

È nota la telefonata che la cancelliera tedesca Merkel fece, nell’esatte 2019, al vertice Pd perché sostenesse un secondo esecutivo Conte.

Già allora ci si chiese perché la leader tedesca interferisse così per evitare il voto degli italiani e per organizzare un nuovo governo in casa altrui, per di più un governo Pd-M5S-Leu, il governo più “a sinistra”. Che interesse aveva la Germania?

Ora un giornalista non sospettabile di essere contro Conte, come Marco Travaglio, rivela (Il Fatto, 9/6) un ulteriore episodio egualmente stupefacente.

Nei giorni della crisi del Conte 2, nel gennaio 2021, scrive Travaglio, “il capogruppo del Ppe Martin Weber, merkeliano di ferro, chiamava Lorenzo Cesa per spingerlo ad aiutare il Conte-2 con ‘responsabili’ dell’Udc”. Continua

Oggi, nella politica italiana, c’è un paradosso di enorme importanza, ma sembra che nessuno voglia vederlo. E c’è un motivo.

Il paradosso è questo: Donald Trump fu decisivo, nell’agosto 2019, per far nascere in Italia il governo Conte 2 (il famoso tweet su “Giuseppi”).

Con il successivo arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden, si è creato il contesto politico internazionale che ha propiziato l’avvento, in Italia, del governo Draghi il quale ha riportato al governo il Centrodestra (quantomeno Lega e Forza Italia).

Non è curioso? Il presidente repubblicano che sembrava più in sintonia con il Centrodestra ha dato un contributo decisivo per la nascita del governo più di sinistra della storia recente, quello giallorosso.

Mentre con il presidente Dem, che è in sintonia con la Sinistra (in realtà ha un rapporto di amicizia soprattutto con Matteo Renzi), torna il Centrodestra in maggioranza. Continua

LA UE RILEGGA TOYNBEE

Ecco le solite “raccomandazioni” dell’Unione Europea. Non è ancora finita la pandemia e già si riparla di riattivazione del Patto di stabilità nel 2023 e di richiamo dell’Italia al rigore. Non a caso Wolfgang Schäuble torna a “bombardare” Draghi e l’Italia e si intravede in controluce il futuro conflitto fra Germania e Mario Draghi che però non rappresenta solo l’Italia.

Su “Limes” si legge: “Gli Stati Uniti temono che il modello di sviluppo tedesco, di cui la divisa dell’Eurozona è funzione, destabilizzi il loro impero europeo”. Continua

Gli ecclesiastici – ricordando una battuta di Pio XI – dicono che di solito in Vaticano si smentiscono solo le notizie vere. Perciò, i tre studiosi che sulla rivista scientifica “Heritage” hanno pubblicato una ricerca sulla possibile individuazione della tomba di San Pietro (vedi “Libero” del 23 maggio), possono essere soddisfatti, infatti il Vaticano ha (ufficiosamente) controbattuto con un’intervista, a “Vatican news, del professor Vincenzo Fiocchi Nicolai, del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana.

Abbiamo dunque chiesto a Liberato De Caro,  Fernando La Greca ed Emilio Matricciani, di rispondere alle sue obiezioni.

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Una svolta ha preso forma in quest’ultimo mese, nella politica e nel sentimento popolare, in Italia. Si può rappresentarla anche numericamente. Lo ha fatto il sondaggio di Ipsos pubblicato ieri dal “Corriere della sera”.

Anzitutto colpisce il dato relativo ai partiti, perché crescono Lega e Fratelli d’Italia, cosicché il Centrodestra ormai raggiunge il 50 per cento. Invece crolla il Pd di Letta (dal 20,9 al 19,4%, raggiunto da FdI) e cala anche il M5S (dal 16 al 15,4%).

Il distacco fra Centrodestra e Centrosinistra dunque si colloca fra 10 e 15 punti percentuali. Questa fortissima maggioranza di Centrodestra del Paese è da tempo una costante (confermata anche dalle elezioni europee e regionali) ed è un fatto di cui il governo dovrà tener conto in un momento storico in cui, dopo la pandemia, si ridisegna il Paese. Continua

La possibile provenienza del Covid 19 dai laboratori cinesi di Wuhan(probabilmente una fuoruscita accidentale) un anno fa era già stata illustrata, fin nei dettagli, dal professor Joseph Tritto nel libro “Cina-Covid 19. La chimera che ha cambiato il mondo” (Cantagalli). Un libro uscito ad agosto 2020 e snobbato dai media mainstream.

La ricostruzione della vicenda fatta da Tritto è stata sospettata di “disinformazione” dalla polizia del pensiero della rete, fino alla censura.

Nessuno sembrava interessato a capire se era vero o no ciò che riportava il libro. Il fatto stesso che confermasse, con argomenti scientifici, quanto andava dicendo da mesi il presidente Donald Trump, bastava a renderlo tabù.

Accennare al laboratorio di Wuhan era sufficiente per essere bollati come trumpiani o liquidati come “complottisti”.  Dovevamo rassegnarci tutti alla storia del pipistrello a cui era addebitato tutto lo sfacelo umanitario ed economico provocato dal Covid nel mondo intero. Continua

MA LETTA COS’HA LETTO?

E’ uscito il libro di Enrico Letta, “L’anima e il cacciavite” (Solferino), dove il segretario del Pd scrive: “È proprio pensando a quei volti che mi è tornato in mente l’ammonimento di Pirandello: ‘Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti’. Ha ragione, quante maschere. Nella mia vita, sì, posso dire di averne incontrate tante, tantissime”.

La frase attribuita a Pirandello gli è piaciuta così tanto che l’ha scelta come esergo del volume. In attesa di conoscere le “tantissime maschere” che l’autore dice di aver incontrato nella vita (farà nomi e cognomi?) una domanda sorge spontanea sulla citazione: dove l’ha trovata? Su Internet dilaga da tempo, solo che non è mai riportata l’opera da cui proviene e qualche sito – per esempio “Aforismario (sito di riferimento per tutti gli appassionati di aforismi)” – la colloca fra le “citazioni errate e frasi false che circolano su internet”. Continua

A cento giorni dalla nascita del governo Draghi, si è dissolta di colpo la cortina fumogena della propaganda ed è apparsa una realtà opposta a quella che, per mesi, i media e il Pd, avevano raccontato:il grosso problema dell’esecutivo non è la Lega, ma il duo Pd-M5S.

A dire il vero, i mal di pancia dentro al Pd, per la defenestrazione del governo Conte e l’arrivo di Draghi, c’erano fin dall’inizio e sono noti da tempo.

Goffredo Bettini, lo stratega di Zingaretti, insinuava: “Non voglio usare la parola complotto, ma per la caduta del governo presieduto da Giuseppe Conte si è mosso qualcosa di più grande di Matteo Renzi”.

Ieri Marcello Sorgi, che conosce bene l’ambiente Pd, scriveva sulla “Stampa” che “il Pd di Zingaretti e Bettini”, dopo la crisi di governo, pur di bloccare Draghi, si è “adoperato fino all’ultimo per convincere Renzi al varo impossibile del Conte-ter”.

Poi, con il cambio di segreteria e l’arrivo di Letta, si è voluta accreditare l’idea che il suo Pd fosse diventato il più convinto sostenitore di Draghi, quasi “il partito di Draghi”. Ora però si rende evidente che è il contrario: Draghi, per i Dem, è un avversario. Continua