Un film, “Le cronache di Narnia” e l’attacco dei media….(con una risposta a Pigi Battista)

Non poteva sfuggire all’Unità e a Repubblica che lo scandalo di Natale – al cinema – è il pericoloso kolossal: “Le cronache di Narnia”. Perché è pericoloso per questa polizia del pensiero? Perché finora la Disney aveva fatto da cassa di risonanza del conformismo “politically correct”. I suoi film trasudavano buonismo ecologista e menavano i bimbi sulla via noiosa del “luogocomunismo”, l’ideologia dominante. Continua

Inchiesta sulla nascita di Gesù: le ultime scoperte rivelano che…

Le tracce anagrafiche di Gesù ci portano sul Campidoglio di Roma, da dove si gode una veduta mozzafiato dei Fori imperiali. Il fazzoletto di terra tra il Tabularium – che sta alle fondamenta dell’attuale municipio – e l’Aerarium del Tempio di Saturno, duemila anni fa era il centro del mondo. In quel punto erano custoditi i documenti del censimento di Augusto, secondo Tertulliano “teste fedelissimo della natività di Nostro Signore”. Continua

Posso (finalmente) svelare un fatto riguardante Joseph Ratzinger e Karol Wojtyla. Nell’autunno 2004 alla Fiera di Francoforte fu anticipato il nuovo libro di Karol Wojtyla, “Memoria e identità”, della Rizzoli, con flash scioccanti perché l’editore, alla presenza del capo della sala stampa vaticana, puntava a richiamare l’attenzione sul volume.
Così incautamente si volle far passare l’idea che il papa riabilitasse il comunismo.
Il giorno dopo infatti tutti i quotidiani titolavano sul Papa che – a loro dire – giudicava il comunismo come “male necessario” e “utile”, quasi come fosse una medicina dal sapore sgradevole, ma salutare e benefica per l’umanità. Idea fuorviante e falsa. Continua

Un miliardo di vite innocenti soppresse dall’aborto legalizzato nel mondo è un orrore su cui riflettere o una statistica da liquidare con indifferenza facendo spallucce?
E i 4 milioni e 200 mila aborti realizzati legalmente negli ospedali italiani dall’introduzione della legge fino al 1 febbraio 2004 sono un fatto di cui rallegrarsi o una dolorosa tragedia che ci spinge a fare qualcosa?
Le donne, che sono le prime vittime di questa situazione, sanno bene qual è la risposta. Infatti non c’è una sola donna che si sia convinta a rifiutare l’aborto e poi se ne sia pentita. Mentre tantissime fra coloro che hanno abortito si portano addosso per anni un immenso carico di sofferenza, di rimorso e anche traumi fisici pesantissimi, vere vittime, come i loro figli.

Le donne dunque sanno bene, sulla propria pelle, che l’aborto è un male e sarebbe meglio non trovarsi a viverlo.
Nessuna ha mai detto che è un bene. Per questo – che è il “vissuto” della donne – anche il cosiddetto fronte abortista ripete sempre, continuamente, che “l’aborto è un dramma”, che non c’è nessun “movimento per la morte” e che nessuno è “per” l’aborto, ma solo “per la libertà di scelta”. Continua

Rilancio questo straordinario documento che Fausto Carioti ha lanciato nel suo sito. Prima la sua presentazione e poi il documento sconvolgente…

Non solo Guantanamo: lettera di un cristiano dalle carceri di Castro Continua

Il calcolo complessivo delle vittime dell’aborto supera il miliardo di vite umane…Non si dovrebbe fermarsi un attimo e riflettere?

Ieri l’Unità riportava in prima pagina questo titolo: “La fame uccide sei milioni di bambini ma a noi non importa nulla”. Credo anche io che sia una tragedia immane che si consuma ogni anno e che non dovrebbe farci dormire tranquilli. Giustamente Walter Veltroni scrive che “dovrebbe essere la notizia principale per tutti i giornali del mondo”. Continua