Nella memoria di santa Caterina, il 29 aprile, voglio sottolineare che questa ragazza straordinaria – che è stata proclamata Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia, di Roma e compatrona d’Europa, era semplicemente Caterina Benincasa: quando scriveva queste lettere (andando anche di persona, a piedi, fino ad Avignone, per riportare il Papa a Roma e salvare la Chiesa) era una giovane donna analfabeta sui venti anni, di famiglia popolare, laica e terziaria domenicana.
Agli amici che la seguivano ripeteva: “Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia”.
Di Caterina parlò Dio stesso alla mistica Maria Valtorta, in un dettato indirizzato a papa Pio XII: «Altri tuoi predecessori ascoltarono i miei mezzi. e se la chiesa è ancora romana è perché un Pontefice si arrese a Caterina.»

Quindi, mentre ammiriamo la fede, la carità e il coraggio di Caterina, dobbiamo ammirare anche l’umiltà di papi, vescovi e cardinali che – pur immersi in costumi corrotti – seppero ascoltare i richiami veementi di una giovane donna riconoscendo nella sua voce il richiamo di Dio stesso. Sciagurata quell’epoca in cui i Pastori della Chiesa non sanno riconoscere la voce dello Spirito e non vogliono seguirla, per obbedire invece alle potenze delle ideologie mondane. Continua

Janet Doman, è CEO degli “Institutes for the achievement of Human Potential” che, da sessant’anni, lavorano a Filadelfia ottenendo straordinari risultati nella riabilitazione delle cerebrolesioni (dalla nascita o acquisite).

 

La parola “cerebroleso” evoca una situazione terribile che, normalmente, viene considerata sinonimo di ritardo mentale. Invece voi affermate che non c’è nessun rapporto fra una lesione cerebrale e l’intelligenza. Perché?

 

Non vi è alcuna correlazione tra lesione cerebrale e intelligenza. È possibile essere cerebrolesi e molto intelligenti, così come è possibile non essere cerebrolesi ed essere intellettivamente limitati. Vi è una forte correlazione tra lesione cerebrale e la capacità di esprimere l’intelligenza. Le persone cerebrolese molto spesso non sono in grado di parlare o emettere suoni, oppure parlano molto male o quando lo fanno dicono cose che non hanno senso. Proprio per questo si pensa che non parlino perché non sono abbastanza intelligenti da avere qualcosa da dire, o quando parlano male o dicono cose che noi non comprendiamo, ciò significa automaticamente che hanno una scarsa capacità di ragionamento oppure non capiscono. In moltissimi casi invece queste persone hanno una perfetta comprensione, ma scarse capacità di esprimere la propria intelligenza perché hanno seri problemi respiratori e quindi non riescono a respirare abbastanza bene da parlare o hanno gravi problemi uditivi e non riescono a tirare fuori le parole di cui hanno bisogno e che vogliono usare. Come potrà immaginare, ciò crea un’enorme frustrazione in queste persone, perché vengono trattate come se fossero stupide.

 

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I migranti morti nel Mediterraneo dal 2000 ad oggi, secondo calcoli approssimativi, sono stati circa 27 mila. E’ un’orribile tragedia e va fermata. Ma da qui a definirla – come ha fatto ieri papa Bergoglio a Lesbo – “la catastrofe umanitaria più grande dopo la Seconda guerra mondiale” ce ne corre.

Debole in teologia l’attuale vescovo di Roma appare debolissimo in storia contemporanea. Basta ricordare una tragedia che Bergoglio dovrebbe conoscere bene: la dittatura militare argentina dal 1976 al 1983 ha fatto circa 40 mila vittime.

TRAGEDIE IGNORATE

Parlando di catastrofi umanitarie dal 1945 ad oggi (ma morti ammazzati, mentre così non è per i migranti), va ricordato il genocidio del Sudan dove, nel 1983, fu imposta la sharia anche a cristiani e animisti: alla fine del 2000, su 30 milioni di abitanti, si contavano quasi 2 milioni di vittime, 4,5 milioni di sfollati, 500 mila profughi all’estero e centinaia di donne e bambini ridotti in schiavitù. Continua

12 APRILE

SAN PAOLO : ANCHE SE FOSSE UN PAPA A PREDICARVI UN VANGELO DIVERSO, SIA ANATEMA!

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ECCO COME L’APOSTOLO AMMONISCE I TRADITORI CHE IN UN ATTIMO HANNO VOLTATO LE SPALLE ALLA VERITA’ DI CRISTO SEGUENDO UN FALSO VANGELO…
“Io mi meraviglio che così presto voi siate passati da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Ché poi non c’è un altro vangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire l’Evangelo di Cristo. Ma quand’anche noi stessi, quand’anche un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che v’abbiamo annunziato, sia egli anatema. Come l’abbiamo detto prima d’ora, torno a ripeterlo anche adesso: se alcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema. Vado io forse cercando di ottenere il favore degli uomini o piuttosto quello di Dio? O cerco io di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo”.
San Paolo (Galati 1: 6-10)

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13 APRILE

IL “FARISEO” BERGOGLIO

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Anche oggi, all’udienza del mercoledi, Bergoglio attacca coloro che non sono d’accordo col suo “nuovo vangelo”, che ha appena espresso nella sua Esortazione, dove ribalta il magistero di sempre della Chiesa.
Il “misericordioso” vescovo di Roma si scaglia violentemente contro quanti difendono la dottrina cattolica e li chiama sprezzantemente “farisei” (dimenticando, fra l’altro, le proteste del rabbino capo di Roma per l’abuso di questo termine).
Bergoglio dunque bombarda pesantemente quelli che restano fedeli alla dottrina cattolica, citando gli scontri dei farisei con Gesù, e quindi identificando se stesso con Gesù.
Solo che, nella sua continua manipolazione dei testi evangelici, dimentica (o finge di dimenticare) che sull’indissolubIlità del matrimonio (che è il vero oggetto dell’Esortazione perché legittima il secondo matrimonio, le convivenze ec) i cosiddetti “misericordiosi” (cioè i bergogliani del tempo) erano proprio i farisei, mentre Gesù era il “rigorista” che condanna il ripudio e il secondo matrimonio (Mt 19, 3-12) e chiama all’amore per sempre, elevando a sacramento il matrimonio (VEDI QUI).
Quindi, tuonando contro i cosiddetti “rigoristi”, in realtà Bergoglio tuona contro Gesù stesso (VEDI QUI). Lo fa in nome della misericordia, ma Gesù è proprio la Misericordia fatta carne. Ed è Lui la vera misericordia che salva, perché è anche la Verità fatta carne.
Noi non siamo stati redenti da Bergoglio (e dalle sue dottrine solo apparentemente misericordiose), ma da Gesù Cristo, vero Figlio di Dio, morto e risorto per noi.

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Pochi conoscono, fra le apparizioni della Madonna a Roma, quella avvenuta il 12 aprile del 1947 (oggi è l’anniversario), alle Tre Fontane, sulla strada per l’Eur, proprio dove nel 67 dC fu martirizzato san Paolo.

Il protagonista è Bruno Cornacchiola, che a quel tempo aveva 34 anni. La storia di questo “ragazzo di vita” sembra uscire da un film neorealista ed è ambientata in quelle misere borgate romane, fatte di baracche, poi raccontate da Pasolini. La sua era stata fino a quel momento, a tutti gli effetti, “una vita violenta”. Continua

Un vaticanista ultrabergogliano oggi pubblica un articolo con questo titolo: “Papa Francesco chiude i conti con il Concilio Trento”.
E’ vero. E’ esattamente quello che è accaduto con la “AMORIS FURBIZIA”, ma c’è poco da gioirne. Perché nessun papa ha il potere di rinnegare la legge di Dio e il magistero costante della Chiesa.
Peraltro Bergoglio, con il suo documento, chiude anche i conti con il Vangelo. Perché la Parola di Gesù sull’indissolubilità del matrimonio è chiarissima (“non osi l’uomo separare ciò che Dio congiunge” Mt 19,6) e sempre la Sacra Scrittura comanda: “chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore” (1Cor 11,27).
E – come dice Gesù nel Vangelo di Giovanni – “la Scrittura non può essere annullata”.
Bergoglio si è messo sotto i piedi la Parola di Dio e la Legge di Dio e stamani da Santa Marta tuona contro “i dottori della lettera”, cioè contro coloro che gli ricordano la Parola di Dio e la Legge di Dio.
Egli li paragona a quelli che hanno condannato santo Stefano.
Ma santo Stefano, al contrario, è stato martirizzato proprio perché difendeva la verità, la dottrina cristiana! Era lui il vero dottore della lettera, così come san Francesco d’Assisi predicava il Vangelo “sine glossa”, cioè il Vangelo alla lettera, ricordando a tutti: “guai a quelli che morranno nelli peccata mortali”. Continua

L’ideologo del cattoprogressismo Alberto Melloni, su “Repubblica” di ieri, c’informa che l’Esortazione bergogliana (ribattezzata da taluni “Familiaris divorzio”) è un “elogio della gioia erotica”.

Così la fa sembrare quasi un giocoso trattato sul porno da pubblicare su Dagospia col titolo “Coito ergo sum”.

Ma non è patetico un Vaticano a luci rosse (per sedurre)? In effetti il “modernismo” bergogliano di oggi fa pensare alla signora ottantenne che indossa minigonna e tacco 12 lanciando le tette al vento: anche sulle questioni sociali Bergoglio recupera gli slogan ammuffiti di quelle esecrabili “luci rosse” (profondo rosso) anni Sessanta che oggi sono in età da Alzheimer o da catetere. Continua

Aveva ragione il card. Kasper che un mese fa annunciò la “ grande rivoluzione”? Con l’Esortazione apostolica “Amoris laetitia” Bergoglio ribalta il magistero della Chiesa, ponendosi al di sopra delle parole di Cristo e dei comandamenti di Dio?

A parole no, dice che non cambia la dottrina. Ma di fatto da oggi si apre a qualcosa che finora la Sacra Scrittura e la Chiesa proibivano.

L’operazione “doppia verità” è celata nell’ambiguità di discorsi fumosi e fuorvianti. Perché? Per camuffare la “rivoluzione”, non essendo ammesso nella Chiesa ribaltare la legge di Dio?

Sì, ma anzitutto per prudente gradualità: è la strategia della rana bollita quella che si sta applicando alla Chiesa. La rana buttata di colpo in una pentola d’acqua bollente salterebbe fuori. Se invece viene messa in una pentola d’acqua tiepida che a poco a poco viene fatta scaldare, finisce bollita senza rendersene conto. Continua

E’ il febbraio 1974. In Francia esce “Arcipelago Gulag”, monumentale atto d’accusa contro il comunismo. Su Aleksandr Solgenitsyn si scatena la tempesta.

Quello di Breznev è un comunismo marcio, ottuso, tirannico e fallimentare che a Praga ha soffocato la “primavera” con i carri armati e in Polonia ha represso gli scioperi del dicembre 1970 facendo sparare sugli operai.

Le mummie comuniste del Cremlino fanno fronte al dissenso interno – oltre che con i lager – inventando i “manicomi politici”.

Ugo Finetti ricostruisce nel suo volume “Botteghe Oscure” (Ares), cosa accade nel Pci – guidato da Enrico Berlinguer – dopo che, il 12 febbraio, Solgenitsyn viene arrestato ed espulso dall’Urss come “diffamatore della patria” e “marionetta al servizio del fascismo e della reazione”. Continua

Ogni anno a Pasqua si celebra la resurrezione di Cristo. Ma nessuno s’interroga sulla verità della notizia: Gesù è davvero risorto? O è il più clamoroso falso della storia?

Molti cristiani credono che sia risorto, ma non sanno dare le ragioni di questa fede e gli agnostici o atei non vi credono in modo egualmente irrazionale. Senza ragioni.

Sanno dire solo: è impossibile. Ma è proprio così? Un vero scettico dovrebbe andare fino in fondo e dubitare pure del proprio scetticismo. Continua