C’è voluto il macello – con decapitazioni e sgozzamenti – di 144 giovani cristiani inermi, il giovedì santo, in Kenya, da parte di un commando islamista, per provocare un significativo “mea culpa” di papa Bergoglio, il venerdì santo.

Il papa ha infatti letto questa bella preghiera: “nel Tuo viso schiaffeggiato vediamo il nostro peccato, in Te vediamo i nostri fratelli perseguitati, decapitati e crocifissi per la loro fede in Te, sotto i nostri occhi e spesso con il nostro silenzio complice”. Continua

Le cronache sulla tragedia dell’aereo precipitato in Alta Provenza descrivono tutto nel dettaglio, ma ne manca sempre uno. Essenziale.

Anche nei giorni del dolore di tante famiglie, nell’elaborazione del lutto, quando si cerca di arginare l’oceano di lacrime che sale dal cuore con la rabbia, manca dalle cronache la sola presenza capace di illuminare la notte oscura del male e della morte: Dio. Continua

Caro Francesco Guccini,

già a 16 anni amavo le tue canzoni (e il tuo poetare “di-vino”) e mi fa un po’ ridere scoprire che ti sei messo a parlare di me in tv, perché in fondo mi penso sempre come il figlio di un minatore delle colline senesi.

Tu nel ’74 eri già un mito (disgraziatamente di sinistra) quando io imparavo la fede cattolica e il disgusto del comunismo da mio padre che era un fiero militante democristiano, che aveva rischiato grosso prima con i rastrellamenti dei tedeschi, poi con le elezioni del 1948 ed era scampato in miniera agli scoppi di grisù (lui ebbe “solo” una mano tranciata). Continua

L’ha rifatto. E’ chiaro che Eugenio Scalfari ha una curiosità speciale (forse anche una certa inquietudine) per il nostro destino eterno.

Domenica scorsa, 15 marzo, nel suo editoriale su Repubblica, il “fondatore” ha di nuovo attribuito a papa Francesco, di cui è amico, confidente e intervistatore, delle tesi imbarazzanti e a dir poco esplosive.

Ecco cosa scrive Scalfari: Continua

L’Anno Santo appena indetto sarà centrato su Gesù Cristo, come i precedenti, o su papa Bergoglio?

Dovranno essere molto decisi, il papa e la Chiesa, nel chiarire l’equivoco perché ieri i titoli dei maggiori giornali, tutti laicisti, ma entusiasticamente bergogliani, erano unanimi.

Corriere della sera: “Il Giubileo di papa Francesco”. Repubblica: “L’Anno Santo di Francesco”. La Stampa: “E’ il Giubileo di Francesco”.

Concetto assurdo perché non si celebra col Giubileo un papa, ma il Signore. Il papa deve essere il “Servo dei servi di Dio” e non si può mettere al posto di Dio. Continua

C’è un altro «dettaglio» temporale importantissimo che la mistica tedesca (la Beata Anna Caterina Emmerich) ci fornisce: «Se non sbaglio sentii che Lucifero sarà liberato e gli verranno tolte le catene, cinquanta o sessant’anni prima degli anni 2000 dopo Cristo, per un certo tempo».

Questa è una rivelazione importantissima perché la si ritrova, negli stessi termini, nella terribile visione che ebbe papa Leone XIII a fine ottocento (…).

Leone XIII, fu Papa dal 1878 al 1903 (…). Ebbene il fatto misterioso di cui parliamo gli accadde il 13 ottobre 1884. Continua

Il nostro futuro è quello tratteggiato nel romanzo “Sottomissione” da Michel Houellebecq? In realtà già il nostro presente europeo mostra scene di allarmante sottomissione ideologica, politica ed economica all’Islam. E non c’è neanche bisogno (per ora) di un partito islamico. Continua