Karol Wojtyla dall’età di ventisei anni viveva delle autentiche esperienze mistiche. È questa una delle notizie che il libro di Antonio Socci offre, con testimonianze di prima mano, sull’uomo che più ha impressionato e commosso la nostra generazione. La natura di queste esperienze e le “rivelazioni” soprannaturali che egli custodiva spiegano anche i suoi gesti profetici? E illuminano il suo giudizio sul carattere “apocalittico” dei nostri anni? Continua

Carnevale

La regina Elisabetta è andata a inaugurare un edificio della London school of economics e – in mezzo a cotanto ingegno – ha formulato la domanda che alcuni milioni di persone comuni avrebbero voluto porre a quei luminari, ovvero “perché nessuno aveva previsto la crisi”.
Harold James, che insegna a Princeton, riferendo l’episodio (Il Sole 24 ore, 4/1) non spiega quali risposte abbia ricevuto la Regina. Ma ci fa sapere che qualcuno la crisi l’aveva prevista e non erano economisti: “l’anticipazione più chiara era stata fornita da due comici inglesi, John Bird e John Fortune, in uno show televisivo di oltre un anno fa, in un momento in cui i più potenti finanzieri non erano ancora stati smentiti”. Cosa che induce James a paragonare l’attuale momento al Carnevale, durante il quale “i pazzi sono saggi e le persone intelligenti passano per idioti”.
Egli ammonisce che questo “non significa necessariamente che la soluzione di un idiota abbia senso”, ma, finché i boriosi apprendisti stregoni dell’economia mondiale non risponderanno alla domanda della regina Elisabetta, viene da sospettare e da temere che le soluzioni degli “intelligenti” possano essere idiote. Continua

Sant’Agostino, Bakhita, i santi del passato. Ma anche Andrea, Cilla, le testimonianze dell’ultimo Meeting. In modo inaspettato, nelle situazioni più drammatiche, è solo Cristo che può rispondere al cuore dell’uomo. E se diciamo di sì… Continua

Buddha male

“Da quando gli uomini non credono più nel vero Dio non è che non credano a niente: credono a tutto”. La memorabile battuta di Gilbert K. Chesterton diventa sempre più attuale.
Resta per me indimenticabile il titolo della prima pagina della “Repubblica” del 5 dicembre 2007. Sulla vetrina del giornale più laico d’Italia si poteva leggere: “La profezia del Dalai Lama: ‘Potrei rinascere donna’ ”. Occhiello: “Sarebbe la quindicesima reincarnazione del leader tibetano”. Continua

Chi ha fatto l’unità d’Italia, o meglio l’unità culturale e spirituale del popolo italiano? Cavour? Vittorio Emanuele II? La televisione? No. E’ stata fatta ben prima di loro. Per esempio da sant’Alfonso Maria de’ Liguori, autore della prima canzone popolare italiana che è “Tu scendi dalle stelle”. E’ una delle succose “rivelazioni” che riserva quello straordinario, esplosivo geniaccio che risponde al nome di Ambrogio Sparagna fondatore e direttore dell’Orchestra popolare italiana dell’Auditorium di Roma e grande esperto di musica popolare italiana. Continua

Baronio o Galileo?

Giulio Giorello riconosce sul Corriere della sera (22/12) che Galileo Galilei si dichiarava “cattolico, anzi cattolicissimo”. Ma poi aggiunge una frase che il lettore interpreta come il terreno di dissenso con la Chiesa: “Fu Galileo Galilei” asserisce Giorello “a sostenere che il grande Libro della Natura ci insegna come è fatto il cielo, mentre la Bibbia ci dice come noi possiamo conquistare quel cielo, cioè andare in Paradiso”.
In realtà questa affermazione (che è cattolicissima) non è del Galilei, ma è attribuita al cardinal Baronio (suo amico): lo scienziato la riporta, facendola sua, in una lettera a madama Cristina di Lorena.
La frase recitava testualmente: “La Scrittura ci insegna come si va in cielo e non come è fatto il cielo”. Già sant’Agostino metteva in guardia dal considerare la Genesi come un libro di astronomia.
Dunque il Galilei era anche in questo un perfetto cattolico. Oggi si osserva invece che fece degli errori come scienziato, per esempio nella sua teorie delle maree che pretendeva di indicare come prova della rotazione assoluta della terra (sarà Newton, più avanti, che correggerà l’errore). Continua

Rossi

Vincenzo Merlo ha pubblicato un volume, “Politicamente scorretto” (Bietti), nel quale riporta alcune perle tratte dai libri di testo adottati dal sistema formativo italiano (soprattutto alcuni di Diritto ed Economia politica).

La più incredibile è quella riguardante il Muro di Berlino che – com’è noto – fu eretto dal regime comunista il 13 agosto 1961 per impedire la continua fuga di cittadini di Berlino Est, controllata dai sovietici, verso la parte libera della città, controllata dagli americani.
La costruzione di quel Muro della vergogna non solo simbolizza l’epoca della cortina di ferro e della guerra fredda, ma evidenziò agli occhi del mondo intero la mostruosità di un sistema che aveva bisogno di incatenare i suoi cittadini, trasformando tutto il paese in un immenso lager. Continua

Pietro Citati rosica.
Quando il Santo Padre ricevette in udienza privata la Fallaci, lui pubblicò una scomposta invettiva sulla Repubblica dove strapazzava il Pontefice e la scrittrice: “provo una profonda avversione per Oriana Fallaci: questa donna esibizionista che pretende di essere la nuova Giovanna d’Arco dell’Occidente. Qualsiasi cosa scriva, parla soltanto del suo grandioso Ego. E’ una giornalista ignorantissima e bugiardissima”. Continua

Giampaolo Pansa non finisce mai di stupire. E’ appena uscito “Tracce” (il mensile di Comunione e liberazione) dove si trova una sua commovente confessione personale sul Natale. Prende spunto da due citazioni di Benedetto XVI e di don Luigi Giussani, la cui frase, scrive Pansa, “va dritta al cuore, non solo all’intelligenza. Mi ci ritrovo tantissimo, come mio modo di essere”. Continua

Sinistrati

“Come farebbe bene un po’ d’Isola dei famosi a gente come Michele Santoro, Sandro Ruotolo, Piero Sansonetti, Norma Rangeri.
Un po’ d’Isola per grattare via dalla loro dura scorza di combattenti qualche chilo di inutile ipocrisia e malriposta supponenza…
L’ unico modo, come suggerivano Fruttero & Lucentini, perché l’apodittico dubiti, il pontificante scenda dal pulpito, l’agitatore si sieda su una panchina, il gonfiato si sgonfi”.
Queste parole di Aldo Grasso (Corriere della sera 6/12) sembrano una stroncatura della scelta di Santoro, mentre il mondo è sull’orlo del baratro, di dedicare la puntata di giovedì alla vittoria di Vladimir Luxuria all’ “Isola dei famosi”, invocato letteralmente come l’Obama de noantri.
E’ stato detto infatti che Luxuria è l’unico comunista che prende i voti (non quelli religiosi, né quelli delle urne: quelli dei telespettatori dell’Isola dei famosi).
Qualcuno l’ha individuato davvero come il nuovo leader della Sinistra. Continua