“Le scrivo perché anche oggi entrando a scuola abbiamo respirato un’aria di morte”. Comincia così la lettera che mi ha scritto Marco, 19 anni, di Firenze. “Stanotte una ragazza che frequentava il terzo anno è morta dopo una notte di coma irreversibile. La sera prima stava andando in discoteca, era in macchina con altri ragazzi (…) la macchina si è schiantata contro un albero. La nostra scuola era già stata protagonista di grandi fatti di morte: tre anni fa, una ragazza che frequentava l’ultimo anno si è suicidata gettandosi da una finestra del terzo piano.
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Follia finale

Gianni Vattimo da tempo le spara sempre più grosse per tentare di far accendere qualche riflettore su di sé. Ma in questi giorni – come quel velleitario che, scolapasta in testa, dichiarò guerra alla Francia – ha provato a tirare un’atomica di carta su San Pietro.
Nel sito di “Micromega” si legge questa sua dichiarazione: “La tradizione della Chiesa cattolica si basa sul tenere i fedeli sotto minaccia terroristica.
La vicenda di Eluana Englaro dimostra che la Chiesa cattolica come istituzione non è riformabile, merita solo di essere distrutta. Siamo alla follia finale della Chiesa. Io non sono mai stato così consapevole della essenza diabolica della Chiesa cattolica come adesso”. Continua

Che spettacolo. Ogni giorno valanghe di fango, da quei cannoni che sono i mass media e i potenti di questo mondo, contro la Chiesa. Ogni giorno oltraggi, calunnie, dileggi. E lei, bella, dolce, inerme, indifesa che subisce cercando – come una madre premurosa – di proteggere i suoi figli più piccoli dallo scandalo continuo. Come si fa a non amare questa Chiesa, così vulnerabile, indifesa, così umanamente povera da rendere evidentissimo che è sorretta dalla presenza formidabile di un Altro. Altrimenti mai avrebbe potuto arrivare al XX secolo e abbracciare il mondo intero e continuare a far innamorare tanti cuori di quel volto. Del Salvatore. Continua

New age

Contraddittori, dal punto di vista culturale, i primi riferimenti del nuovo presidente Obama.
In una dichiarazione ha indicato Reinhold Neibuhr come uno dei suoi autori preferiti. Un saggio bello e originale di Gianni Dessì su “30 Giorni” (12/2008) ne spiega le sorprendenti implicazioni. Il titolo “Se il realismo di Niebuhr arriva alla Casa Bianca!” già fa intuire il contenuto.
Ma Obama, nel corso della campagna elettorale aveva indicato anche un altro suo riferimento culturale, esattamente opposto al primo: Gioacchino da Fiore.
Stupisce che un giovane americano di oggi conosca questo monaco calabrese del Medio evo. E soprattutto sorprende che abbia definito Gioacchino “Maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”. Continua

Strizzacervelli

Un titolo dell’Espresso (29/1) recita: “Siamo tutti pazzi”. Sottotitolo esplicativo: “Timidezza. Tristezza. Melanconia. Ansia. Il principale manuale di psichiatria Usa uscirà fra due anni. Ma è già polemica sulla trasformazione delle emozioni in altrettante patologie da curare”.
Ci vedono tutti come clienti da impasticcare. Perfino “chi mangia da solo al ristorante” si legge sull’Espresso “è considerato afflitto dalla patologia di ‘fobia sociale’ ”.
Dalle indiscrezioni pare che tutte queste sfumature del temperamento vengano considerate malattie, ciascuna con il suo psicofarmaco. Continua

“Le scrivo perché anche oggi entrando a scuola abbiamo respirato un’aria di morte”. Comincia così la lettera che mi ha scritto Marco, 19 anni, di Firenze. “Stanotte una ragazza che frequentava il terzo anno è morta dopo una notte di coma irreversibile. La sera prima stava andando in discoteca, era in macchina con altri ragazzi (…) la macchina si è schiantata contro un albero. La nostra scuola era già stata protagonista di grandi fatti di morte: tre anni fa, una ragazza che frequentava l’ultimo anno si è suicidata gettandosi da una finestra del terzo piano. Continua

Diavolesse

Sconsiglio l’ultimo libro del cardinal Martini perché preferisco la Luce alle “conversazioni notturne” (dove tutti i gatti sono neri) e perché la prosa di Martini è noiosissima.
Inoltre avevo preso sul serio quella sua intenzione, che proclamò al momento di andare in pensione, di ritirarsi negli ultimi anni a pregare e meditare in silenzio. La considerai un segno di religiosità e timor di Dio. Gli credetti.
Da allora ci alluviona di discorsi, articoli e libri. Sta sempre sotto i riflettori per andare puntualmente – con il chiassoso sostegno dei media – contro ciò che insegnano i poveri Papi, incompresi, che sono sotto l’attacco del mondo, insieme ai cristiani. Continua

1. La posta elettronica del sito è stata ripristinata e quindi ora potete scrivermi e io vi risponderò

2. Il pezzo che segue è uscito su “Libero”, venerdì 16 gennaio con un titolo (“Il caso Medjugorje. I veri miscredenti si trovano in Vaticano”) che ha indotto molti in confusione: ovviamente la titolazione non è dell’autore ma della redazione. Io rispondo solo del contenuto dell’articolo che è diverso. Qui sotto il titolo è mio.
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Tronti

La macchina propagandistica di Obama ha continuato a lavorare nell’interregno: le foto dei suoi pettorali che hanno mandato in sollucchero le signore, la scuola delle bimbe, il pranzo in una popolarissima pizzeria (per rimediare alle vacanze sul Pacifico mentre divampava la guerra a Gaza).
Tutto fa brodo per costruire il mito messianico del presidente che è “uno di noi”. Poi c’è la realtà. E già con il cagnolino da portare alla Casa Bianca, che doveva essere un bastardino preso dal canile (perché “anche io sono meticcio” aveva ricordato con civetteria il presidente eletto), si è avuta la prima smentita dei fatti: sarà infatti un barboncino. Continua

Cari amici, purtroppo la mail del sito è di nuovo fuori uso da alcuni giorni. Per questo motivo quelli di voi che hanno scritto di recente non riceveranno risposta (in quanto io non ho ricevuto le vostre mail). Se credete potete rispedirle appena sarà di nuovo attiva la posta elettronica (spero che i tecnici possano sistemare le cose quanto prima). Mi scuso di questo ennesimo guasto. Continua