La “conversione” di Giuliano Ferrara – che poi, almeno per ora, non risulta essersi convertito – sta suscitando più allarme di quella di Tony Blair o di quella – pur clamorosa – dell’erede di Bertrand Russel, Antony Flew o di quella – su cui i giornali benpensanti sorvolano – di Roberto Benigni. Perché Giuliano si sta divertendo, in questi giorni, a terremotare con baldanzosa pietà la morta gora dell’avvizzita cultura laica. Li strapazza sulla loro macroscopica e tragica contraddizione: l’aborto. Dove è affondato l’umanesimo. Una cultura nata sull’esaltazione dell’uomo e dei diritti umani, che ultimamente ha ottenuto la moratoria dell’Onu sulle esecuzioni capitali, come può cacciarsi – argomenta il Nostro – nell’abisso dell’aborto di massa, teorizzato e legalizzato, uno strazio di vite innocenti (un miliardo negli ultimi 30 anni) che non ha eguali nella storia? Come si può gridare che nessuno tocchi Caino, legalizzando invece l’eliminazione di tanti Abele? E come si può continuare a ignorare e tacere? Continua
I soldi di Lenin e di Mao
Non solo fu una rivoluzione sanguinaria, il “colpo di mano” di una minoranza, quella comunista in Russia, che scatenò i demoni del genocidio su tutto il pianeta. Ma fu anche una “rivoluzione del Kaiser”.
Perché ora – con i documenti pubblicati da “Der Spiegel” – sono finalmente saltate fuori le prove. Si sapeva che la Germania imperiale, in piena Grande guerra, nell’aprile 1917, spedì – col famoso treno – Lenin in Russia per aggredire la neonata democrazia e costringere quel Paese e uscire dal Primo conflitto mondiale (usò il capo comunista come un virus mortale). Continua
Rubrica 12
IL BANAL GRANDE
Sul Corriere della sera (17/12) un articolo di Mark Lilla (estratto da “Micromega”) c’informa fin dal titolo che “La teologia politica minaccia l’Occidente”.
Non si capisce di cosa concretamente parli, né di quale teologia politica, né di quale religione.
Probabilmente l’Islam, ma che c’entrano allora cristiani ed ebrei che vengono perseguitati dai regimi islamici? Quanto al Novecento ci sembra di ricordare che la vera, grande minaccia alla democrazia e alla civiltà, per tutto il secolo, sia venuta non da una religione, ma da due ideologie atee che hanno fatto strage di ebrei e cristiani, macellati a milioni.
Perché non lo si tiene presente? Ebrei e cristiani sono stati le vittime sacrificali di comunismo e nazismo, le ideologie dell’ateismo, i loro nemici sanguinari.
Curiosamente Mark Lilla scrive: “Dopo la prima guerra mondiale ‘uomini nuovi’ ansiosi di abbracciare il futuro presero a produrre giustificazioni teologiche per le più ripugnanti – ed empie – ideologie del tempo, nazismo e comunismo”. Continua
UN MISTERO CHE ALLARMA IL PAPA…
Uno squarcio sul nostro futuro prossimo ? Continua
Rubrica 11
CREDULONI
Sulla prima pagina della “Repubblica” il 5 dicembre si leggeva questo titolo: “La profezia del Dalai Lama: ‘Potrei rinascere donna’ ”.
Occhiello: “Sarebbe la quindicesima reincarnazione del leader tibetano”. Profezia? Reincarnazione? Il tutto scodellato senza virgolette, come se fosse ovvio che il Dalai Lama fa profezie e si reincarna.
E dove sono finiti i Lumi tanto spesso citati da Scalfari quando si tratta di attaccare la Chiesa?
La Chiesa Cattolica – che pure sottopone i miracoli, prima di riconoscerli, al responso della scienza e della medicina – viene fatta passare spesso dai laici per una comitiva di creduloni e superstiziosi.
Invece nulla del genere per le “credenze” su cui davvero sarebbe facile far lavorare la ragione critica (e anche l’ironia).
Del resto sono migliaia quelli che si fanno sedurre da dottrine di ogni tipo. Pare che anche qualche (ex ?) laicone coltivi certe dottrine orientali. Viene in mente una battuta di Chesterton: “Da quando non credono più in Dio non è che non credono a niente: credono a tutto”. Continua
UN IMPRESSIONANTE DETTAGLIO…
Se si legge con attenzione l’enciclica … Continua
Rubrica 10
NANNI COLLATERALI
Confessione fiume di Nanni Moretti alla “Stampa” (3/12/2007).
Un episodio degli esordi: “Il 1981 è l’anno della prima di ‘Sogni d’oro’ a Venezia. Presidente della giuria era Italo Calvino.
Lo incontrai quando aveva già visto il film, e mi disse: ‘Moretti, ne faccia subito un altro’. Poi fece una pausa: ‘Oppure anche no… Faccia come vuole’ ”. Chissà, magari quella volta Calvino ci aveva visto giusto… Continua
COSA SIGNIFICA LA BELLISSIMA ENCICLICA DI BENEDETTO XVI SULLA SPERANZA
Un testo bellissimo da leggere e meditare… Continua
Rubrica 9
LA SORELLA DI CELENTANO
Il titolo scelto da Adriano Celentano per il suo nuovo show televisivo, “La situazione di mia sorella non è buona”, ha divertito tutti.
Ma non la sorella che ha 85 anni e che si è spaventata perché “ha immaginato che i figli e il fratello le nascondessero qualche malattia strana”, come racconta il nipote del Molleggiato, Bruno Perini, a Radio24.
In sostanza la Signora ha temuto di avere qualche malanno, ha pensato che i parenti non sapessero come fare a dirglielo e che Adriano avesse escogitato questo singolare sistema per informarla. Fortunatamente non è così e lui l’ha subito chiamata per rassicurarla, dicendole: “stai benissimo!”.
D’altra parte anche se il grande Celentano si fosse orientato su un titolo alla Woody Allen (“Dio è morto, Marx è morto e io stesso non mi sento molto bene”) qualche parente avrebbe potuto allarmarsi per lui.
Un consiglio per il prossimo titolo: “A casa mia tutti bene, non so voi…”. Così saranno gli spettatori a toccarsi. Continua
A PROPOSITO DI FAME…tre fronti
La Medaglia miracolosa, padre Pio e la Colletta del Banco alimentare… Continua