CONTRADDIZIONI 1

Nel libro, appena uscito, di Lodovico Festa e Giulio Sapelli, “Draghi o il caos. La grande disgregazione: l’Italia ha una via d’uscita?” (Guerini), a un certo punto si legge:

“Nelle scorse settimane Michel Barnier, pur severo negoziatore della Brexit per conto di Bruxelles e rigido accusatore di Londra perché non accettava ‘la giurisprudenza europea’, da candidato tra i gollisti per la presidenza della Repubblica francese, ha messo in discussione le fondamenta della Corte di Giustizia di Lussemburgo (e questo nel momento in cui sono sotto accusa per non voler accettare la supremazia legislativa di Bruxelles, Polonia e Ungheria), e ha chiarito perché un corpo giudiziario a cui non corrisponde un corpo realmente legislativo espressione del popolo non possa essere una soluzione istituzionale accettabile”.

I due autori osservano che “un approccio un po’ schizofrenico di questo tipo fa intendere drammaticamente come il processo di integrazione continentale sia giunto a un punto critico” e si chiedono “quanto può durare un’acrobatica prassi comunitaria che evita di fare i conti con le contraddizioni di fondo dell’ordine europeo, come ad esempio quelle tra i poteri apertamente rivendicati dalla Corte costituzionale tedesca e la già ricordata richiesta di primazia giuridica da parte della Corte di Bruxelles?” Continua