UNICUIQUE SUUM

– E’ un infortunio l’esordio del nuovo direttore dell’Osservatore romano, Giovanni Maria Vian.
Dopo il discorso del Papa che denuncia il degrado di Roma, discorso che è stato “corretto” dalla Sala stampa, Vian si allinea alla Sala stampa dichiarando al Corriere della sera (12/1) che il Papa sarebbe stato strumentalizzato “da politici contro altri politici”.
A dire il vero tutti, anche i media, hanno letto le parole del Papa allo stesso modo. Ma il neodirettore dell’Osservatore lo nega: “Per esempio” dice “non trovo che il Corriere della sera abbia scritto che il Papa attaccava le tre giunte di sinistra e neanche gli altri grandi giornali l’hanno fatto”. Continua

Chi è Gesù? Perché nessuno, dopo duemila anni, si sottrae al suo fascino? Anche i “lontani” non sanno nascondere lo stupore, l’ammirazione e l’incanto per quest’uomo misterioso, potente e buono, unico al mondo, “il più bello fra i figli degli uomini”: da Marx a Renan, da Rousseau a Nietzsche, da Borges a Kafka, da camus a Salvemini, da Kerouac a Pasolini, da un “persecutore” come Napoleone a una personalità come Gandhi, fino al libro dell’islam, il corano.

Come e perché in soli tre anni di vita pubblica egli ha potuto capovolgere la storia umana? Lo affermano anche pensatori laici come Benedetto croce: “il cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuto”. Ha portato nel mondo la libertà, la dignità di ogni persona (a partire dai più derelitti), le nozioni di diritti dell’uomo e di progresso, un oceano di carità. Ha spazzato via la schiavitù, ha salvato la cultura antica, ha dato nobiltà al lavoro ricostruendo un’Europa devastata, inventando la tecnologia, le università, la scienza, gli ospedali, l’economia, l’arte, la musica. Continua

SANREMO

– L’Unità (7/1) ipotizza che Luigi Tenco “nel suo bellissimo brano ‘Ciao amore ciao’ si ispirò, almeno in un passaggio, all’inno della oggi scomparsa Germania Est”.
Dunque “i campi da arare, il grano da crescere” sarebbe ispirato a questo verso dell’inno della Germania comunista: “Lasciateci arare e costruire”.
In effetti quel regime “costruì” qualcosa di storico: il Muro di Berlino.
E’ sorprendente ciò che Aldo Colonna rivela nell’articolo: “Marcello Frezza, suo manager all’Rca, ricordava spesso come la difesa da parte di Tenco dell’Unione Sovietica e dei suoi satelliti fosse precisa e determinata e gli orrori staliniani erano di là dall’essere divulgati nonostante il rapporto Krushev (’56)”.
Cosa? Nel 1967 – anno di “Ciao amore ciao” – gli orrori comunisti sarebbero stati sconosciuti? Continua

A 30 anni esatti (quest’anno) dall’approvazione della legge 194 facciamo luce su ciò che accadde… Nel mio libro “Il genocidio censurato” è ricostruita tutta questa vicenda e altre analoghe, per esempio il caso degli Stati Uniti, con l’esplosiva “confessione” di uno dei protagonisti…
Nel frattempo va segnalata l’intervista di Rosy Bindi alla Stampa (6 gennaio), nella quale il ministro suddetto si oppone a “modifiche” della 194 e invita i cattolici a “farsi un esame di coscienza”. Avete letto bene: non invita i laici a fare un esame di coscienza sull’aborto, ma i cattolici. Le sono attribuite queste testuali parole: “Se la legge 194 è stata applicata solo limitatamente agli articoli sulla interruzione della gravidanza è perché quella legge è stata combattuta e chi lo ha fatto è stato principalmente il mondo cattolico”. Continua

Dilaga e appassiona la diatriba su “Dio e politica”. Ieri (di nuovo) Eugenio Scalfari sulla Repubblica, Barbara Spinelli sulla Stampa, addirittura Sandro Bondi sull’Unità, Piergiorgio Odifreddi sulla Repubblica e il cardinal Bertone dovunque: tutti a cimentarsi con la stessa questione.
Allora vorrei chiedere ai nostri commentatori e ai nostri politici – specialmente a Marco Pannella, ma anche a Eugenio Scalfari – di indovinare chi ha pronunciato le parole che seguono. Sentite che bomba: “Per me non c’è politica che non sia contemporaneamente religione. La politica serve la religione. La politica senza la religione è una trappola per gli esseri umani, perché uccide l’anima. Sono fermamente convinto che oggi l’Europa non stia mettendo in pratica lo spirito di Dio e del cristianesimo, bensì lo spirito di Satana”.
Non si tratta di un prelato, né di un politico cattolico. E’ il Mahatma Gandhi. Sì, proprio quello che i radicali di Pannella hanno trasformato – con incredibile disinvoltura – in loro simbolo. Continua

La “conversione” di Giuliano Ferrara – che poi, almeno per ora, non risulta essersi convertito – sta suscitando più allarme di quella di Tony Blair o di quella – pur clamorosa – dell’erede di Bertrand Russel, Antony Flew o di quella – su cui i giornali benpensanti sorvolano – di Roberto Benigni. Perché Giuliano si sta divertendo, in questi giorni, a terremotare con baldanzosa pietà la morta gora dell’avvizzita cultura laica. Li strapazza sulla loro macroscopica e tragica contraddizione: l’aborto. Dove è affondato l’umanesimo. Una cultura nata sull’esaltazione dell’uomo e dei diritti umani, che ultimamente ha ottenuto la moratoria dell’Onu sulle esecuzioni capitali, come può cacciarsi – argomenta il Nostro – nell’abisso dell’aborto di massa, teorizzato e legalizzato, uno strazio di vite innocenti (un miliardo negli ultimi 30 anni) che non ha eguali nella storia? Come si può gridare che nessuno tocchi Caino, legalizzando invece l’eliminazione di tanti Abele? E come si può continuare a ignorare e tacere? Continua

Non solo fu una rivoluzione sanguinaria, il “colpo di mano” di una minoranza, quella comunista in Russia, che scatenò i demoni del genocidio su tutto il pianeta. Ma fu anche una “rivoluzione del Kaiser”.
Perché ora – con i documenti pubblicati da “Der Spiegel” – sono finalmente saltate fuori le prove. Si sapeva che la Germania imperiale, in piena Grande guerra, nell’aprile 1917, spedì – col famoso treno – Lenin in Russia per aggredire la neonata democrazia e costringere quel Paese e uscire dal Primo conflitto mondiale (usò il capo comunista come un virus mortale). Continua

IL BANAL GRANDE

Sul Corriere della sera (17/12) un articolo di Mark Lilla (estratto da “Micromega”) c’informa fin dal titolo che “La teologia politica minaccia l’Occidente”.
Non si capisce di cosa concretamente parli, né di quale teologia politica, né di quale religione.
Probabilmente l’Islam, ma che c’entrano allora cristiani ed ebrei che vengono perseguitati dai regimi islamici? Quanto al Novecento ci sembra di ricordare che la vera, grande minaccia alla democrazia e alla civiltà, per tutto il secolo, sia venuta non da una religione, ma da due ideologie atee che hanno fatto strage di ebrei e cristiani, macellati a milioni.
Perché non lo si tiene presente? Ebrei e cristiani sono stati le vittime sacrificali di comunismo e nazismo, le ideologie dell’ateismo, i loro nemici sanguinari.
Curiosamente Mark Lilla scrive: “Dopo la prima guerra mondiale ‘uomini nuovi’ ansiosi di abbracciare il futuro presero a produrre giustificazioni teologiche per le più ripugnanti – ed empie – ideologie del tempo, nazismo e comunismo”. Continua

CREDULONI

Sulla prima pagina della “Repubblica” il 5 dicembre si leggeva questo titolo: “La profezia del Dalai Lama: ‘Potrei rinascere donna’ ”.
Occhiello: “Sarebbe la quindicesima reincarnazione del leader tibetano”. Profezia? Reincarnazione? Il tutto scodellato senza virgolette, come se fosse ovvio che il Dalai Lama fa profezie e si reincarna.
E dove sono finiti i Lumi tanto spesso citati da Scalfari quando si tratta di attaccare la Chiesa?
La Chiesa Cattolica – che pure sottopone i miracoli, prima di riconoscerli, al responso della scienza e della medicina – viene fatta passare spesso dai laici per una comitiva di creduloni e superstiziosi.
Invece nulla del genere per le “credenze” su cui davvero sarebbe facile far lavorare la ragione critica (e anche l’ironia).
Del resto sono migliaia quelli che si fanno sedurre da dottrine di ogni tipo. Pare che anche qualche (ex ?) laicone coltivi certe dottrine orientali. Viene in mente una battuta di Chesterton: “Da quando non credono più in Dio non è che non credono a niente: credono a tutto”. Continua