È pressoché impossibile trovare qualche statista che abbia collezionato una serie di gaffe come l’attuale presidente americano Joe Biden.
Gli infortuni sono cominciati fin all’inizio del suo mandato e talvolta hanno avuto aspetti comici (e umanamente comprensibili) come la flatulenza sfuggita – secondo il Daily Mail – davanti al principe Carlo e a Camilla alla Cop26 di Glasgow (dove si discuteva di emissioni nocive nell’atmosfera).
O come quando – durante un discorso in cui fissava palesemente il gobbo– ha letto pure le parole tra parentesi che non doveva leggere. O quando ha detto che “Putin potrà anche circondare Kiev, ma non potrà mai conquistare i cuori e le anime del popolo iraniano”.
Ma con la guerra Russia/Ucraina la questione si è fatta drammatica. Ora ogni volta che Biden apre bocca ci avvicina alla terza guerra mondiale. Mentre tutti cercano di spegnere l’incendio, Biden, parlando a Varsavia, sabato, ha visto bene di alimentarlo con una cascata di benzinadefinendo Putin “un macellaio” (dopo averlo chiamato “assassino” e “criminale di guerra”). Continua