INCREDIBILE! UN FAMOSO E ANTICO SIMBOLO CRISTIANO (CHE RAPPRESENTA LE 5 PIAGHE DI CRISTO) SCAMBIATO DA CERTI MEDIA PER UN SIMBOLO NAZISTA/SUPREMATISTA
Non sapendo più come attaccare Donald Trump ora si polemizza sui tatuaggi. A dar fuoco alle polveri è stata l’Associated press secondo cui “Pete Hegseth, veterano della Guardia nazionale dell’esercito e conduttore di Fox News nominato da Donald Trump a capo del Dipartimento della Difesa, è stato segnalato come possibile ‘minaccia interna’ da un collega militare a causa di un tatuaggio sul bicipite associato a gruppi di suprematisti bianchi”.
Hegseth “ha affermato di essere stato ingiustamente identificato come estremista a causa di un tatuaggio a forma di croce sul petto”. E l’Ap ha ribattuto che c’è anche “un tatuaggio diverso con la scritta ‘Deus Vult’”.
È intervenuto addirittura il vicepresidente eletto JD Vance su Twitter: “Stanno attaccando Pete Hegseth perché ha un motto cristiano tatuato sul braccio. Questa è un disgustoso bigottismo anticristiano da parte dell’AP, che dovrebbe vergognarsi”. Continua
FINKIELKRAUT SU IMMIGRAZIONE, ANTISEMITISMO, ISLAM E IDENTITA’ NAZIONALE
Alain Finkielkraut, uno degli intellettuali più interessanti del nostro tempo, nacque a Parigi (da genitori ebrei polacchi sopravvissuti ad Auschwitz) nel 1949 ed esordì partecipando alla contestazione studentesca del maggio ’68 a Parigi.
Con gli anni prese le distanze dal conformismo progressista. Critico del politicamente corretto, nell’intervista rilasciata alla Stampa (12/11), riflettendo sulle recenti aggressioni di Amsterdam ai tifosi israeliani, fa considerazioni molto pungenti. Continua
DIETRO AL VOTO NEGLI USA C’E’ (ANCHE) IL RINASCIMENTO DELLA CHIESA AMERICANA. ORA E’ IL “MOMENTO” DEI CATTOLICI
Poco prima delle elezioni americane è uscito il libro dello storico francese Emmanuel Todd, La sconfitta dell’Occidente che fa una spietata analisi dell’autodistruzione dell’occidente euroamericano. Vi si trovano alcune ragioni del naufragio elettorale dei Dem (sulla linea Biden-Harris-Obama-Clinton) e della crisi della UE.
Però, il 5 novembre, il voto ha ribaltato quella linea suicida. Il New York Timesha titolato “L’America di Trump: la vittoria cambia il senso che la nazione ha di se stessa”. In effetti gli Stati Uniti hanno chiesto di ritrovare la propria identità. Ma con quali energie culturali e morali si potrà realizzare una svolta forte come quella di Ronald Reagan che chiuse il decennio della contestazione e del Vietnam? Continua
DIETRO LA CACCIA ALL’EBREO AD AMSTERDAM C’E’ L’ISLAMIZZAZIONE DELL’EUROPA. CHE “SE CONTINUA COSI’ ALLA FINE DEL SECOLO AVRA’ UNA MAGGIORANZA MUSULMANA” (BERNARD LEWIS)
La caccia agli ebrei che si è verificata ad Amsterdam deve far riflettere. Non è un caso isolato. Gadi Luzzatto Voghera, direttore della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, dice che “in Olanda dal 7 ottobre i casi di odio verso gli ebrei sono cresciuti dell’800 per cento. Da noi la metà, ma la caccia all’ebreo compiuta da giovani delle comunità arabe l’abbiamo vista anche in Italia, per esempio lo scorso 25 aprile a Milano”.
Certo è orribile che, nel 2024, a ottant’anni dalla shoah, gli ebrei non possano vivere sicuri nei Paesi europei. Ma il problema non riguarda solo loro. Riguarda tutti noi e pure il futuro delle nostre democrazie. Continua
35 ANNI DOPO L’ABBATTIMENTO DEL MURO LA SINISTRA E’ ANCORA SOTTO LE MACERIE DEL COMUNISMO
Oggi è il 35° anniversario dell’abbattimento del Muro di Berlino, evento simbolico che dette il via al crollo dei regimi comunisti dell’Est europeo(segnò di fatto la fine del Novecento). Ma è probabile che sui giornali questo anniversario non trovi grande spazio. E se anche uscirà qualche articolo sarà rievocativo: i partiti, la cultura e i media progressisti continueranno con l’atteggiamento di questi decenni sulla questione “comunismo”. Continua
PERCHE’ NON C’E’ NEANCHE UNA MANIFESTAZIONE CONTRO L’OCCUPAZIONE DEL TIBET DA PARTE DELLA CINA COMUNISTA CHE ORA SI PREPARA A PRENDERSI PURE TAIWAN PORTANDO IL MONDO ALLA SOGLIA DI UN CONFLITTO MONDIALE?
Da mesi vediamo manifestazioni per la Palestina in cui si urla contro la cosiddetta occupazione israeliana (in realtà la Striscia di Gaza da decenni è governata dai palestinesi e così una parte della Cisgiordania).
Non se n’è vista una contro la vera occupazione (dal 1950) del Tibet da parte della Cina comunista la quale nel 1997 ha preso anche il controllo di Hong Kong e annuncia che presto toccherà a Taiwan (l’isola ha una grande importanza strategica per l’egemonia sull’area dell’Indo-Pacifico).
Ma chi manifesta contro la Cina? Nessuno. A quanto pare il regime comunista può occupare impunemente. Si protesta e si urla solo contro Israele, peraltro senza conoscere la storia del conflitto arabo-israeliano, né la situazione di quell’area. E non si protesta per lo Stato veramente occupato: il Tibet. Continua
LE LUCI DEL MEDIOEVO ILLUMINANO L’OSCURA MODERNITA’ PIENA DI PREGIUDIZIO
Il 7 dicembre sarà riaperta la cattedrale di Notre Dame, a Parigi, restaurata dopo l’incendio del 15 aprile 2019. Sarà commovente assistere alla grande celebrazione liturgica (con la riaccensione dell’organo), al canto del Magnificat o del Te Deum e ai Vespri.
L’arcivescovo di Parigi con emozione esprime la gioia “di tutta una città che ritrova qui il suo cuore e che sa che è il luogo dove ognuno può venire a ritrovarsi”. Infatti anche la Francia laica ne gioirà così come si sentì ferita da quell’incendio, perché in quelle pietre ci sono le radici della storia nazionale, l’identità profonda della Francia. Continua
I CRISTIANI SEMPRE PIU’ PERSEGUITATI NELL’INDIFFERENZA GENERALE. MA FORSE ORA C’E’ UNA NOVITA’…
Il nuovo documento di Aiuto alla Chiesa che soffre, che s’intitola Perseguitati più che mai – Rapporto sui cristiani oppressi per la loro fede 2022-2024, è sconsolante. Ne emerge che la guerra ai cristiani, nel mondo, è sempre più pesante. Ma perché? Fino a quando?
Negli anni Novanta scrivevo per Il Giornale e mi capitava spesso di commentarenotizie relative ai cristiani perseguitati e martirizzati in molti paesi. Erano appena crollati i regimi comunisti dell’Est europeo, eppure i cristiani continuavano ad essere vittime di stati o gruppi violenti, come certi islamisti, ma non solo. Continua
IL CUORE DI GESU’ PER RICOSTRUIRE SULLE ROVINE. L’ENCICLICA CHE FA CAPIRE IL PONTIFICATO DI FRANCESCO
Dovunque macerie, tutto grida salvezza. L’umanità ha un gran bisogno della compassione divina. Nasce così la nuova enciclica di papa Francesco, Dilexit nos, che è stata pubblicata ieri ed è dedicata al Sacro Cuore di Gesù. È bellissima perfino sul piano letterario: commuove e fa riflettere.
Il Pontefice spiega che per “Cuore” si intende tutta la persona di Cristo. Ne coglie i battiti, i sussulti e le emozioni negli episodi evangelici: quando Gesù parla con la Samaritana o quando “vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite” o quando perdona l’adultera o pranza con i peccatori e non si scandalizza di loro, quando si commuove per la madre che piange suo figlio a Naim e glielo risuscita o quando “al cieco sulla strada dice con affetto: ‘Che cosa vuoi che io faccia per te?’ (Mc 10,51). Cristo mostra che Dio è vicinanza, compassione e tenerezza”. Continua