Per difendersi dai dittatori spesso rimane, ai dissidenti, solo la satira, quella che mostra il lato grottesco e menzognero della tirannia.

A proposito di Fidel Castro, che è stato cremato (il funerale si celebra oggi a Cuba), circola, negli ambienti di opposizione, questa battuta: “Che ironia! E’ stato allergico alle urne per 58 anni e poi da morto c’è finito dentro (un’urna)”.

In molti casi i dissidenti cubani sono cattolici che hanno sperimentato per anni gli artigli feroci del regime.

Però al tempo di Bergoglio si sono trovati spiazzati. Non solo per il rapporto speciale fra il tiranno comunista e il papa argentino, che durante la visita a Cuba ha omaggiato il despota e ha tenuto a distanza i dissidenti (evitando sempre di parlare di rispetto dei diritti umani), ma anche perché – morto Castro – alla Sinistra comunista e anticapitalista internazionale, che piange la scomparsa di Castro, resta un solo un punto di riferimento politico e morale: proprio Giorgio Mario Bergoglio. Continua

I “no global” ora hanno un leader planetario: papa Bergoglio. Però non si definiscono più “no-global”, ma “alter-mondialisti” perché vogliono la globalizzazione, ma “in una forma diversa”.

Lo ha spiegato ieri, in un’intervista, Vittorio Agnoletto – portavoce della contestazione contro il G8 di Genova del 2001 – indicando appunto in papa Francesco il loro “punto di riferimento etico e morale”.

Soprattutto adesso che – dice Agnoletto – “la sinistra politica si è dissolta” e sulla scena mondiale ha fatto irruzione il Kattivo: Trump.

Cinque giorni fa” racconta ancora Agnoletto “il Papa ha convocato in Vaticano un incontro con 180 personalità, leader o protagonisti dei movimenti sociali. C’ero anch’io. Abbiamo lavorato, al di là del credo religioso dei singoli, su tre temi proposti personalmente da lui: lavoro, casa e terra. A questi si è aggiunta una riflessione comune sulla democrazia partecipativa e sulle migrazioni. Alla fine, davanti a più di tremila persone in sala Paolo VI, il Papa ha parlato e ha riproposto i contenuti del nostro movimento. Ma ci ha anche detto che dobbiamo fare un salto nella politica, perché dobbiamo cambiare un sistema fondato sulle ingiustizie”.

Più che un papa è davvero il loro leader politico. Infatti Agnoletto spiega: “Sul piano politico oggi è una partita a tre: gli alter-mondialisti, vicini a Francesco. In mezzo c’è l’establishment. Poi ci sono le destre nazionaliste e razziste, che sono cresciute dove abbiamo perso noi”. Continua

I migranti morti nel Mediterraneo dal 2000 ad oggi, secondo calcoli approssimativi, sono stati circa 27 mila. E’ un’orribile tragedia e va fermata. Ma da qui a definirla – come ha fatto ieri papa Bergoglio a Lesbo – “la catastrofe umanitaria più grande dopo la Seconda guerra mondiale” ce ne corre.

Debole in teologia l’attuale vescovo di Roma appare debolissimo in storia contemporanea. Basta ricordare una tragedia che Bergoglio dovrebbe conoscere bene: la dittatura militare argentina dal 1976 al 1983 ha fatto circa 40 mila vittime.

TRAGEDIE IGNORATE

Parlando di catastrofi umanitarie dal 1945 ad oggi (ma morti ammazzati, mentre così non è per i migranti), va ricordato il genocidio del Sudan dove, nel 1983, fu imposta la sharia anche a cristiani e animisti: alla fine del 2000, su 30 milioni di abitanti, si contavano quasi 2 milioni di vittime, 4,5 milioni di sfollati, 500 mila profughi all’estero e centinaia di donne e bambini ridotti in schiavitù. Continua

E’ il febbraio 1974. In Francia esce “Arcipelago Gulag”, monumentale atto d’accusa contro il comunismo. Su Aleksandr Solgenitsyn si scatena la tempesta.

Quello di Breznev è un comunismo marcio, ottuso, tirannico e fallimentare che a Praga ha soffocato la “primavera” con i carri armati e in Polonia ha represso gli scioperi del dicembre 1970 facendo sparare sugli operai.

Le mummie comuniste del Cremlino fanno fronte al dissenso interno – oltre che con i lager – inventando i “manicomi politici”.

Ugo Finetti ricostruisce nel suo volume “Botteghe Oscure” (Ares), cosa accade nel Pci – guidato da Enrico Berlinguer – dopo che, il 12 febbraio, Solgenitsyn viene arrestato ed espulso dall’Urss come “diffamatore della patria” e “marionetta al servizio del fascismo e della reazione”. Continua

Non c’è da stupirsi che Bergoglio, a Firenze, abbia manipolato e strumentalizzato anche il don Camillo di Guareschi, dal momento che lo fa pure col Vangelo, facendogli dire l’opposto di quello che c’è scritto (per esempio su Gesù, i farisei e i temi morali).

Ma è comico che Bergoglio, per intimare alla Chiesa italiana di stare alla larga dalla politica (cioè per intimarle di inchinarsi al Potere e non disturbare il manovratore), indichi come esempio don Camillo che faceva l’esatto opposto.

Don Camillo infatti è il simbolo di quelle migliaia di coraggiosi preti italiani che, anche rischiando la vita, prima e dopo il 1948, insieme a Pio XII, nella battaglia epocale contro il comunismo del dopoguerra, hanno letteralmente salvato l’Italia, guidando la propria gente fin dentro la cabina elettorale, per consegnare il Paese alla libertà e all’Occidente. Salvando la cristianità e scongiurando l’arrivo al potere del Pci di Togliatti e di Stalin. Continua

La dottoressa Anca-Maria Cernea, medico presso il Center for Diagnosis and Treatment-Victor Babes e Presidente dell’Associazione dei Medici Cattolici di Bucarest (Romania), ha presentato al sinodo, il 17 ottobre, il seguente appello a papa Francesco e ai padri sinodali :

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Santità, Padri sinodali, fratelli e sorelle,

io rappresento l’Associazione dei Medici Cattolici di Bucarest. Appartengo alla Chiesa greco-cattolica rumena.

Mio padre era un leader politico cristiano che è stato imprigionato dai comunisti per 17 anni. I miei genitori erano fidanzati, stavano per sposarsi, ma il loro matrimonio ha avuto luogo 17 anni dopo.

Mia madre ha aspettato tutti quegli anni mio padre, anche se non sapeva neppure se fosse ancora vivo. Sono stati eroicamente fedeli a Dio e al loro impegno. Continua

Pur prossimo agli ottant’anni, papa Bergoglio è instancabile, un vero ciclone. Ma il suo travolgente viaggio americano ha fatto sorgere in alcuni cattolici una domanda: quali obiettivi persegue? Per chi lavora?

E’ improbabile che lavori per il Dio dei cattolici, dal momento che lui stesso ha dichiarato a Scalfari: “non esiste un Dio cattolico”. Rimanda a un’idea generica di Dio che può trovar posto solo in una vaga religione universale postcristiana.

Il fatto che venga acclamato ed esaltato da tutto l’establishment politico e mediatico che ha sempre avversato la Chiesa Cattolica inquieta molti credenti. Continua

I fratelli Castro – una dinastia comunista – tengono sotto il calcagno il popolo cubano da quasi sessant’anni e hanno tanto pelo sullo stomaco da essere sopravvissuti, con il loro regime, al naufragio dell’Urss.

Pure in questi giorni lo hanno dimostrato. Infatti, con il tacito consenso del Vaticano di Bergoglio, hanno trasformato la messa del papa argentino di domenica scorsa in una manifestazione del Partito comunista cubano. Continua

Immerso nella babele carnevalesca delle piazze e dei regimi sudamericani, papa Bergoglio appare a suo agio e il suo personaggio, calato in quel clima, diventa più decifrabile.

La grottesca divinizzazione che ne hanno fatto in Ecuador, dove si vendevano souvenir che lo raffiguravano al posto di Cristo (ma l’adulazione e la papolatria dei media e delle sacrestie nostrane non è poi molto inferiore) ha fatto da cornice a discorsi che somigliano a comizi peronisti, con poco di soprannaturale.

Ieri poi, arrivato in Bolivia, Evo Morales, presidente socialista della Bolivia, ha accolto il “fratello Papa” dandogli in dono il simbolo della falce e martello su cui era raffigurato Cristo crocifisso.

La stessa blasfema raffigurazione campeggiava pure sulla medaglia che ha messo al collo del papa argentino. Continua