E’ scoppiato il caso di padre Giovanni Cavalcoli, il domenicano che ai microfoni di “Radio Maria” (e poi ad altri microfoni) ha detto, sul terremoto e le unioni civili, delle enormità che sono state comprensibilmente bacchettate dal Vaticano.
Subito “Corriere della sera” e “Repubblica” hanno cercato di incasellare p. Cavalcoli nel fronte “destro”. Il “Corriere” ha scritto che il frate “ha fama di ultrareazionario”. E “Repubblica” ha cercato di farlo passare come un teologo avverso a papa Bergoglio.
Si dà il caso invece che p. Cavalcoli sia un acceso sostenitore di papa Bergoglio. Infatti – nel pieno delle polemiche del Sinodo sulla famiglia – gli fornì un un decisivo supporto teologico.
Il 17 ottobre 2015 fu pure intervistato su “Vatican insider” dal più bergogliano dei vaticanisti, Andrea Tornielli, a sostegno delle tesi del papa e, in quell’occasione, in cui si scagliò contro il “conservatorismo rigorista”, Tornielli lo presentò come un’autorità.
Non parliamo poi di “Radio Maria” il cui tifo bergogliano è sfegatato: da lì piovono fulmini e saette su tutti coloro che avanzano riserve sulle idee di Bergoglio. Continua