Il comunista Nichi Vendola ha capito il fenomeno Berlusconi meglio (a mio parere) di un intellettuale liberaldemocratico (pur acuto e intelligente) come Ernesto Galli della Loggia.
O almeno ne cerca i punti di forza. E non stupisce perché il Pci era un’ottima scuola di analisi della realtà politica. Mentre nelle accademie intellettuali e nei salotti snob – com’è il Corriere della sera – ci si specchia nelle proprie idee, fra i soliti quattro gatti. Così, anche le loro intelligenze migliori, tendono a raccontare un paese che è solo nelle loro teste e nei loro testi. Continua
Rubrica 72
Maccheronico
Ogni domenica Barbara Spinelli tiene la sua omelia sulla prima pagina della Stampa, che il 15 marzo si apriva con il titolo altisonante del suo editoriale: “Habeas vultus”.
Voleva essere l’evocazione colta dell’ “Habeas corpus” medievale.
Solo che – ha fatto notare Gianni Gennari su Avvenire (17/3) – avrebbe dovuto essere “vultum”. L’errore non è del titolista, ma risale alla Spinelli stessa che lo scrive nell’articolo, insieme all’ “Habeas facies” (che sarebbe “faciem”). Continua
MA PERCHE’ ODIANO TANTO LA CHIESA ?
Ecco il messaggio della Madonna (affidato a Mirjana) del 18 marzo 2009: “Cari figli ! Oggi vi invito a guardare in modo sincero e a lungo nei vostri cuori. Che cosa vedete in essi ? Dov’è in essi mio Figlio e il desiderio di seguirmi verso Lui ? Figli miei, questo tempo di rinuncia sia un tempo nel quale domandarvi: che cosa vuole Dio da me personalmente ? Che cosa devo fare ? Pregate, digiunate e abbiate il cuore pieno di misericordia. Continua
Rubrica 71
In nome dell’Asor Rosa
Alfonso Berardinelli sul Domenicale del “Sole 24 ore” (8/3) stronca l’ultima opera di Alberto Asor Rosa, “Storia europea della letteratura italiana”. Eugenio Scalfari a sua volta dall’Espresso (19/3) stronca lo stroncatore Berardinelli, che dalle pagine del Sole (15/3) “ristronca Asor” e pure Scalfari. Mentre Giuliano Ferrara sul Foglio (16/3) annuncia che “godo come un pazzo per le belle, brutali stroncature di Asor Rosa”. Amor Roma… Continua
Rubrica 70
Rosso sangue
Cosa sta accadendo in Italia per l’uscita del capolavoro di Andrzej Wajda, “Katyn”? Riassumiamo prima i fatti. Il polacco Wajda è uno dei più grandi registi viventi (fra i suoi film più famosi “L’uomo di marmo”, “L’uomo di ferro” e “Danton”). Katyn è la località nella quale l’Armata Rossa, per ordine del Politburo di Stalin, nel 1939 massacra a freddo circa 22 mila ufficiali polacchi.
Il contesto storico è quello dell’inizio della Seconda guerra mondiale che vede alleati di fatto, per il Patto Ribbentrop-Molotov, la Germania nazista e la Russia comunista: le due potenze invadono la Polonia da Ovest e da Est e se la spartiscono nel 1939. Già qui c’è la prima grande verità nascosta da 70 anni: il secondo conflitto mondiale scoppia per volontà concorde di Hitler e Stalin che sono di fatto alleati per i primi due anni (finché Hitler deciderà di rompere il patto e dichiarare guerra anche all’Urss). Una verità che ancora oggi una certa sinistra considera una provocazione. Continua
DIVAMPA LA CRISI, AUMENTA LA FAME E… CRESCONO LE SPESE PER ARMAMENTI. LA CHIESA SOLA GRIDA!
Immaginiamo che in una nostra città vi sia un quartiere dove sta accadendo una cosa inaudita.
Imperversa la crisi, chiudono le attività, le famiglie si riempiono di disoccupati e di debiti, le vie di mendicanti, non si arriva alla quarta e neanche alla terza settimana, ma incredibilmente – in questo quartiere – invece di rimboccarsi le maniche e lavorare, d’improvviso tutti si mettono a dar fondo ai risparmi, facendo enormi spese, per comprare fucili, pistole, bombe a mano, sistemi computerizzati di sicurezza, per installare campi minati nei giardini, razzi, cariche di tritolo, ognuno per essere più armato del vicino e poterlo minacciare. Con il risultato infine che si sono svuotati i portafogli, ma la sicurezza di tutti è diminuita e il rischio complessivo è enormemente aumentato perché basterà un piccolo incidente, o un gatto che salta su una mina, per far esplodere tutto demolendo l’intero quartiere. Continua
Indagine su Gesù a Rapallo
Conferenza di presentazione del mio libro organizzata dal Centro culturale J. H. Newman, in collaborazione con il Comune di Rapallo
Venerdì 17 aprile, alle ore 21, presenterò il mio libro “Indagine su Gesù” a Rapallo
presso l’Auditorium delle Clarisse
Rubrica 69
Corriere del tramonto
In un editoriale sul Corriere della sera (15/2), intitolato “Una stagione al tramonto”, Ernesto Galli della Loggia ha tirato le somme, un po’ sconsolatamente, del dialogo fra laici e cattolici.
Lo storico, che ironizza su certi prelati smaniosi di “mettersi in mostra”, segnala invece come interessante e promettente per i laici – ma purtroppo interrotto – il dialogo con alcuni “giovani intellettuali, quasi sempre cresciuti nei movimenti” e con quegli stessi movimenti, specialmente Comunione e liberazione. Continua
Quaresima 2009 – Parla la Madre di Dio
“Cari figli, in questo tempo di rinuncia, preghiera e penitenza vi invito di nuovo: andate a confessare i vostri peccati affinché la grazia possa aprire i vostri cuori e permettete che essa vi cambi. Convertitevi, figlioli, apritevi a Dio e al suo piano per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” Continua |
Rubrica 68
Il Medio Eco
Bisogna essere grati a Umberto Eco che periodicamente torna a ricordarci che nel Medioevo sapevano benissimo che la terra è rotonda.
Lo avevamo già letto anni fa, nella sua rubrica sull’Espresso, “La bustina di Minerva”, dove citava un interessante volume di un autore inglese il quale aveva ridicolizzato l’idea moderna secondo cui i medievali credevano che la Terra fosse piatta.
Sulla Repubblica (23/2) Eco torna a spiegare che questo pregiudizio antimedievale è del tutto infondato. Del resto basta aver sfogliato la Divina Commedia per capire che il suo autore e i suoi lettori sapevano benissimo che la Terra è rotonda.
Casomai bisognerebbe che Eco avesse il coraggio di fare i nomi. Scrive infatti: “si è sostenuto (anche da parte di seri storici della scienza) che il Medioevo aveva dimenticato questa nozione antica, e l’idea si è fatta strada anche presso l’uomo comune”. Ecco, mi chiedo: perché non dire chi sono questi “seri storici della scienza”? Continua