Nella Chiesa molti hanno le mani nei capelli, perché stanno accadendo cose mai viste. Ci sono stati papi di tutti i tipi in duemila anni, ma non era mai capitato un papa che in chiesa, nell’omelia della Messa, pronuncia frasi che – in bocca a chiunque altro – sarebbero considerate bestemmie.

L’altroieri, per esempio, papa Bergoglio, a Santa Marta, se n’è uscito con un’espressione che deve aver raggelato gli ascoltatori (anche se poi nessuno ha il coraggio di dire nulla).

Commentando – in modo totalmente assurdo – il passo biblico del serpente innalzato da Mosè nel deserto (Numeri 21, 4-9), ha affermato che Gesù “si è fatto peccato, si è fatto diavolo, serpente, per noi”. Continua

Da Paese distrutto che aveva pure perso la guerra ed era prevalentemente agricolo, in pochissimi anni l’Italia è diventata la quinta potenza industriale del pianeta. L’espressione “miracolo economico” fu coniata espressamente per noi.

Fu un balzo in avanti strepitoso. Cos’avremmo potuto fare se avessimo avuto anche il petrolio? In effetti, l’inizio dei nostri guai è rappresentato proprio dai due shock petroliferi del 1973 e del 1979.

Ma – pur poveri di materie prime – abbondiamo in materia grigia. Il “genio” è la nostra grande risorsa. E dovremmo ritrovare anche per questo un po’ di sano orgoglio italiano.

Perché poi sono gli altri a riconoscere le nostre eccellenze che noi magari ignoriamo. C’è un caso proprio nel settore cruciale dell’energia. Continua

Pagine e pagine di quotidiani sono state dedicate alla misteriosa “Adorazione dei Magi”, il capolavoro incompiuto di Leonardo tornato agli Uffizi dopo un lungo restauro.

E’ più bello ed enigmatico che mai. Ma qual è il suo mistero? Forse nessuno ha compreso l’opera leonardesca quanto un altro grande artista: Andrej Tarkovskij.

Del regista russo, morto in giovane età, nel 1986, esule, lontano dalla sua patria, che era ancora sotto il comunismo, Ingmar Bergman disse: “Quando scoprii i primi film di Tarkovskij fu per me un miracolo… Tarkovskij per me è il più grande”.

Nei film di Tarkovskij – pieni di spiritualità russa – tornano spesso le opere di Leonardo. Ma in modo speciale ce n’è una che sta al centro del suo ultimo film, “Il Sacrificio”, che vinse a Cannes il Premio speciale della giuria: è, appunto, l’“Adorazione dei Magi” di Leonardo. Continua

“Il mondo costruì, con l’aiuto dei filosofi del giorno, una contro-religione, in parte simile al cristianesimo, ma in realtà sua acerrima nemica (…)

[Essa] ha scelto del Vangelo il suo lato più sereno: l’annuncio della consolazione, i precetti di reciproco amore. Rimangono così relativamente dimenticati gli aspetti più oscuri e più profondi della condizione e delle prospettive dell’uomo.

È la religione naturale in un’epoca civile, e Satana l’ha accortamente ornata e perfezionata fino a farne un idolo della verità.

Via via che la ragione prospera, via via che il gusto si forma e si raffinano gli affetti e i sentimenti, sarà inevitabile che alla superficie della società si diffonda, del tutto indipendentemente dall’influenza della rivelazione, un costume generale di onestà e di benevolenza. Continua

Oggi si celebrano i 60 anni dei Trattati di Roma con cui, nel 1957, sei paesi del vecchio continente istituirono la Comunità Economica Europea e l’Euratom.

Quella scelta storica in Italia fu tutt’altro che pacifica e unanime. Ci fu un grande oppositore nel Parlamento e nel Paese: il Pci.

Nel dibattito parlamentare sulla ratifica dei Trattati, il partito di Togliatti fece esporre le ragioni del proprio voto contrario dall’on. Giuseppe Berti, autorevole dirigente del partito (era fra l’altro il genero di Giuseppe Di Vittorio). Continua

E’ appena uscito, in Spagna, un libro dello scrittore cattolico José Maria Zavala che sta già facendo rumore anche da noi. E’ intitolato “El secreto mejor guardado de Fatima”, il Segreto meglio custodito di Fatima, perché indaga sulla possibilità che il famoso “Terzo segreto di Fatima” non sia stato tutto rivelato nel 2000, quando il Vaticano lo pubblicò.

Per la verità l’autore propone addirittura lo scoop (presunto) del testo autografo di suor Lucia che sarebbe stato nascosto da anni.

Premetto subito, però, che a me, per molti motivi, non sembra un testo autentico della veggente di Fatima.Per questo, pur avendo ricevuto il Pdf del libro dall’autore, diversi giorni fa, non ne avevo scritto. Sennonché ieri il caso mediatico è scoppiato ed allora è necessario chiarire alcune cose. Continua

E’ stata scattata a Praga negli anni bui del comunismo, fra il 1978 e il 1988. Un qualunque passante avrebbe considerato quest’uomo un normale lavavetri, un operaio qualsiai.
Ma quest’uomo in realtà era anche un prete, Miloslaw Vlk, e mentre faceva il lavavetri esercitava di nascosto il suo ministero che non gli era consentito esercitare alla luce del sole: “Confessava per strada, nei vicoli, persino nelle sale d’attesa del tribunale. Celebrava la messa clandestinamente nelle case. «Sono stati gli anni più benedetti della mia vita», ha confidato. In quel periodo ha svolto segretamente la sua attività pastorale con piccoli gruppi di laici” (Osservatore romano).
Crollato il comunismo, nel 1990 fu nominato vescovo da Giovanni Paolo II e nel 1991 arcivescovo di Praga. Continua

Piccolo vademecum del “pensiero unico” liberamente ispirato al “Dizionario dei luoghi comuni” di Gustave Flaubert.

Ecco alcune sintetiche norme di comportamento e di giudizio ad uso dei conformisti per evitare la fatica (e il pericolo) di pensare controcorrente e per essere perfettamente nel mainstream.

PATRIOTI

Il patriottismo? Se è italiano bisogna definirlo deprecabile sovranismo, sospetto di fascismo e di razzismo. Se è Europeo giudicarlo lodevole, segno di apertura mentale. Ritenerlo obbligatorio.

I confini e gli ideali europei sono da difendere, celebrare e proteggere, quelli nazionali italiani vanno bollati come “muri” e barbara xenofobia.

Nel caso in cui i sovranisti prevalgano nella polemica, fingere grande erudizione citando Samuel Johnson (che tanto nessuno sa chi sia): “il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie” (eventualmente ricordare il riciclaggio della battuta in “Orizzonti di gloria” di Stanley Kubrick per mostrarsi pure moderni cinefili).

BREXIT

La scelta del popolo britannico di uscire dal mercato unico europeo va aspramente condannata come sciocco isolazionismo e disastroso nazionalismo. Dire – scuotendo la testa – che hanno votato per la Brexit solo i vecchi e la gente ignorante e rozza. Continua

Ai tanti cattolici che – smarriti – mi hanno chiesto in questi anni come orientarsi nel buio del nostro tempo (accentuato dalle tenebre vaticane), ho sempre risposto ciò che mi è stato insegnato, ovvero che le luci ci sono: la Sacra Scrittura, il magistero di sempre della Chiesa, il Catechismo della Chiesa Cattolica, i sacramenti e la preghiera.

Ma se mi consentite oggi vorrei aggiungere a tutto questo tesoro di luce anche un amichevole e fraterno consiglio: invito sinceramente tutti coloro che leggono la mia pagina facebook o il mio blog, perché hanno a cuore le sorti della Chiesa e la nostra fede cattolica, a prendere decisamente come unici punti di riferimento pastorale quei cardinali che hanno dimostrato con i fatti di avere a cuore il bene del popolo cristiano, il bene delle anime.

Parlo in modo particolare dei “QUATTRO CARDINALI” autori dei Dubia ( VEDI QUI ), che hanno ricordato a tutta la Chiesa con paterna accoratezza il magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Che è il magistero di sempre della Chiesa.

Seguite loro. SEGUIAMO LORO.

Io eviterei di andar dietro a chiunque si agiti, specialmente a chi urla invettive contro papa Bergoglio (gridando più forte per mettersi in mostra e far proseliti), io eviterei di andar dietro a presunti veggenti, a siti (magari anonimi) o a “convertiti” dell’ultima ora all’anti-bergoglismo (che magari fino a ieri la pensavano diversamente e oggi assurgono a guide intellettuali).

Certamente tutti possono essere utili (limitatamente, a certe condizioni e senza protagonismi), ma non tutti sono pastori della Chiesa e non tutti hanno l’autorevolezza, la responsabilità, la sapienza dottrinale, la carità, la prudenza e la storia dei quattro cardinali.

E’ un momento in cui è necessario usare un vero discernimento. Altrimenti si rischia di alimentare la confusione e di finire fuori strada.

Ripeto: seguiamo i pastori. E nessun altro.

Tanto meno dovete seguire me, che sono solo un giornalista e non un pastore. I giornalisti hanno un altro compito e altre responsabilità.

Chi in coscienza – davanti a Dio – serve la verità con il suo lavoro di intellettuale, sa di essere solo un “servo inutile” e non cerca adepti, né cerca la propria gloria.

Si continua a fare opera di informazione e chiarificazione sulla situazione della Chiesa con dolore, per dovere di coscienza, con molta pena quotidiana, sia pure con la pace del cuore e la letizia che è propria dei figli di Dio. Ma senza velleità salvifiche.

Io personalmente guardo con fiducia ai quattro cardinali e voglio vivere una sequela filiale a questi pastori, pregando perché tutti i pastori della Chiesa dimostrino lo stesso amore a Gesù Cristo, alla Chiesa e al bene delle anime.

Quanto alla drammatica situazione che viviamo nel momento attuale, ricordiamo san Paolo:

Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.

Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire,

né potenze, né altezza né profondità,

né alcun’altra creatura

potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore”.

(Rom. 8, 35-39)

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Il giallo dell’enigmatica “rinuncia” di Benedetto XVI, con il tempo, si ingigantisce. Lo conferma il clamore suscitato, nella rete, dall’esplosiva intervista dell’arcivescovo di Ferrara, Monsignor Luigi Negri.

Le sue parole sulle “pressioni enormi” a cui fu sottoposto il papa, fino alla sua “rinuncia”, hanno suscitato un tale interesse oltreoceano da essere ampiamente riprese, commentate e rilanciate dal famoso sito “Breitbart”, vicino a Steve Bannon e al neopresidente Trump.

MISTERO GRAVISSIMO

Ma cos’ha detto precisamente l’arcivescovo? Alla vigilia della pensione, tracciando un quadro della situazione della Chiesa, Mons. Negri, al periodico online “Rimini2.0”, ha ricordato il suo rapporto di “forte amicizia” con Joseph Ratzinger e – dopo varie considerazioni – ha testualmente dichiarato sulla “rinuncia” di papa Benedetto:

Si è trattato di un gesto inaudito. Negli ultimi incontri l’ho visto infragilito fisicamente, ma lucidissimo nel pensiero. Ho poca conoscenza – per fortuna – dei fatti della Curia romana, ma sono certo che un giorno emergeranno gravi responsabilità dentro e fuori il Vaticano. Benedetto XVI ha subito pressioni enormi. Non è un caso che in America, anche sulla base di ciò che è stato pubblicato da Wikileaks, alcuni gruppi di cattolici abbiano chiesto al presidente Trump di aprire una commissione d’inchiesta per indagare se l’amministrazione di Barack Obama abbia esercitato pressioni su Benedetto. Resta per ora un mistero gravissimo, ma sono certo che le responsabilità verranno fuori”. Continua